Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
Lettura del testo

Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1896

14. Il pellegrinaggio e le feste a Pianello Lario.acapo.Anno IV, n. X, settembre 1896, p. 73

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Il pellegrinaggio e le feste a Pianello Lario 19
Anno IV, n. X, settembre 1896, p. 73. Attribuito.
È nella natura delle cose umane che, per fare il bene, si debbano trovare ostacoli; ma il povero nostro Coppini fu osteggiato fuor di misura. Carità di sacerdote non mi permette di enumerare tutto il male che gli fu fatto, tutte le difficoltà che attraversarono il suo ministero, tutte le minacce lanciate contro di lui che voleva, con scuole serali, catechismi, istruzioni e consigli, guidare al bene le giovanette menti, fuorviate da giornali chiassosi e virulenti e da partiti funesti per funesti intendimenti.
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Anima intelligente e fervida, con prudenza e saggezza seppe resistere alla prepotenza e guardare in faccia i suoi nemici. Intransigente, non deviò di un passo solo dalla meta a cui Dio lo chiamava; anzi, volete che ve lo dica? Lo debbo proprio confessare? I suoi nemici stessi furono quelli che più di tutti cooperarono a farlo santo. Sì, anime devote che mi ascoltate, furono quelli che lo volevano morto che più gli giovarono.
Sentitemi bene. Le anime fiacche quando si vedono avversate si smarriscono; ma i forti, oh i forti vedono nei loro nemici uno strumento di grandezza morale e intellettuale, uno strumento di perfezione! Se il Coppini non fosse stato spiato, calunniato, bersagliato in mille maniere, forse non avrebbe fatto il tanto bene che noi gli riconosciamo. La lotta fu per lui il trionfo. Stimolato con la maldicenza e la persecuzione, studiò e migliorò se stesso, accrebbe la diligenza nell’adempimento de’ suoi doveri, si fece più sollecito, più operoso, più preveggente, più oculato, più pio e più mortificato.






















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Il testo è ripreso dal secondo dei due articoli con la cronaca del 12 luglio, quando si tenne un pellegrinaggio a chiusura del venticinquesimo anniversario della fondazione dell’ospizio di Pianello del Lario, cui parteciparono anche alcune associazioni cattoliche milanesi; cfr. LDP, agosto 1896, pp. 65-68; settembre 1896, pp. 73-79. Le parole dell’A. sono così introdotte: « In chiesa, finite le sacre funzioni, ché ci fu Messa cantata con grande solennità, il m‹olto› r‹everendo› don Luigi Guanella parlò di Carlo Coppini con vero entusiasmo. Ne espose la vita (che i lettori conoscono già da quanto ne scrisse il nostro operoso e valente collaboratore don Luigi D’Antuono) mettendo in luce il gran bene che aveva fatto a Colico, a Montemezzo e soprattutto a Pianello, fondando quell’ospizio che fu la culla della Piccola Casa della divina Providenza in Como. Non si possono qui riprodurre, per ragioni di spazio, tutti gli ammaestramenti che per i devoti uditori egli seppe cavare dalla vita d’un prete operosissimo che passò beneficando e perdonando, ma un passo efficacissimo vuole essere riportato a comune edificazione ». Presentazione e programma della giornata erano stati comunicati in Feste e pellegrinaggio a Pianello Lario, LDP, luglio 1896, p. 64; per l’anno di fondazione dell’ospizio di Pianello del Lario cfr. nota 1 a p. 3.


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