Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1899

5. Pel faro elettrico.acapo.Anno VII, n. 5, maggio 1899, pp. 34-35

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Pel faro elettrico
Anno VII, n. 5, maggio 1899, pp. 34-35. Attribuito.
Riceviamo dal Comitato generale per l’erezione di un faro elettrico sul culmine del ricovero femminile di Santa Maria in Como la seguente circolare che ci compiacciamo di riprodurre, lietissimi nella speranza di veder presto tradotto in atto il nobile pensiero.
Vicino alla gentile città del Lario, su collina amenissima sorge il ricovero femminile di Santa Maria, che accoglie oltre trecento derelitte. Sul culmine dell’edifizio venne, nel giugno 1898, eretto un gigantesco simulacro del sacro Cuore di Gesù, dono di un benefattore. Fu allora che in molti nacque il nobile pensiero di vedere allogato dinanzi alla statua un faro elettrico che nella notte, a guisa di stella illuminando il sacro monumento, rifulgesse sulla terra natale e sulla tomba del grande Alessandro Volta, le cui ossa riposano nella valle sottostante al ricovero.
Il m‹olto› r‹everendo› d‹on› Callisto Grandi con dottissimi articoli pubblicati nel periodico La Divina Providenza caldamente favoreggiò l’idea del faro e la sua voce non fu vana 1. La solenne cerimonia, onde sua eccellenza il vescovo di Como si degnò inaugurare e benedire la statua, ‹e› l’apparecchio delle feste centenarie ad onore dell’inclito scienziato comasco accesero sempre più nei cittadini il desiderio del faro. - 259 -Nell’adunanza ‹del› 9 marzo delle dame del Consorzio della Pia Casa dei Poveri di Sant’Ambrogio ad Nemus in Milano, presieduta dal cardinal Ferrari, la proposta del faro elettrico venne approvata a voto unanime dalla intera assemblea e fu benedetta da sua eminenza.
I vescovi di Como e di Pavia promisero il loro aiuto, costituendosi presidenti onorarii d’un comitato, e i giornali cattolici fecero plauso al nobile disegno. Molti circoli cattolici, tra’ quali ci piace nominare quelli di Milano, di Como [35] e di Pavia, prestarono la loro adesione ed insieme col Comitato generale si adoperano a riuscire nell’intento.
Or si fa appello con fiducia a tutti coloro che sentono in cuore affetto per la religione e per la scienza. Il faro elettrico e il simulacro del Cuore di Gesù sono un omaggio alla fede e al grande uomo, che forte nella fede rigenerava colla pila la civiltà. Religione e scienza: ecco il vessillo che deve splendere su tutto l’orbe a beneficio dell’umana gente.
Il Comitato generale si compone dei seguenti:
Sac‹erdote› Luigi Guanella di Como, fondatore e direttore delle opere della Casa della divina Providenza;
Rag‹ioniere› Giuseppe Molteni;
Dott‹ore› Lodovico Necchi, presidente del Circolo cattolico san Severino Boezio di Pavia;
Sac‹erdote› Torquato Geronimi, rag‹ioniere› Galleani Angelo, segretarii;
Ing‹egnere› Ferrari Pietro, avv‹ocato› Paolo Arcari, avv‹ocato› Michele Moro, consiglieri.
Aggiungiamo a questa circolare le parole che si leggono nel giornale Il Popolo Italiano dell’8 aprile: « L’ottimo sacerdote Luigi Guanella, direttore della Pia Casa dei Poveri a Milano e della Casa della divina Providenza a Como, coll’approvazione dell’amatissimo nostro arcivescovo e coll’appoggio dei vescovi di Pavia e di Como e del Circolo universitario san Severino Boezio sta attuando il progetto dell’erezione d’un grande faro elettrico a Como, a perpetua memoria del centenario della scoperta della pila. È una idea notabile e grandiosa, e degna dell’immortale Volta ».




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Cfr. Il Cuore di Gesù sull’alto di Santa Maria della Providenza e la salvezza della società, LDP, luglio 1898, pp. 61-62; Il Cuore di Gesù salvezza della società. Ragioni, LDP, agosto 1898, pp. 67-70; Il Cuor di Gesù predilige l’Italia. Pensieri, in tre parti, LDP, settembre 1898, pp. 75-77; LDP, ottobre 1898, pp. 83-85; LDP, novembre 1898, pp. 93-96 (con il titolo Il sacro Cuore di Gesù predilige l’Italia). Gli articoli, firmati da Callisto Grandi, offrono un’ampia trattazione in chiave storico-apologetica sulla devozione al sacro Cuore ma non menzionano il proposito di erigere il faro elettrico, che compare poi nell’articolo non firmato Ad Alessandro Volta, LDP, febbraio 1899, pp. 9-11.


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