Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1901

25. Fiera di beneficenza per la Pia Casa dei Poveri a Sant'Ambrogio ad Nemus.acapo. Anno VIII, n. 12, dicembre 1901, pp. 92-93

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Fiera di beneficenza per la Pia Casa dei Poveri a Sant’Ambrogio ad Nemus
Anno VIII, n. 12, dicembre 1901, pp. 92-93.
Per fare più solenni le feste centenarie del glorioso nostro patrono sant’Ambrogio, la Casa della d‹ivina› Provvidenza restituiva al culto, ristaurata e ingrandita, la chiesa monumentale di sant’Ambrogio ad Nemus ed apriva un ospizio-ricovero nell’attiguo fabbricato, dove vuole la tradizione che si rifugiasse il santo in cerca di nascondimento e di pace.
Un comitato di dame, denominate del Pio Consorzio, fece conoscere meglio l’opera e ponendola in giusta luce le guadagnò le simpatie del pubblico, molti sussidi e l’aiuto dei buoni. All’antico fabbricato si poterono quindi aggiungere due ale, - 351 -la seconda delle quali si sta compiendo. Sia lode a Dio che ha benedetto gli sforzi di chi ha lavorato e lavora per amor suo, ricordando quanto sta scritto: « Beato colui che avrà ospitato, vestito, nutrito, uno di questi piccoli » 35.
Ma... Eccoci sempre ad un « Ma... »!
Ma per compire l’opera ricordativa del nostro grande sant’Ambrogio, per compire l’opera umanitaria che ci siamo proposta, mancano ancora tre importanti fattori: acqua, calore e luce. Le necessità igieniche riconosciute universalmente di dare acqua abbondante e sana, calore e luce sufficiente, non sono forse necessità assolute anche per i nostri poveri e per i nostri ammalati?
A questo scopo appunto le dame del Pio Consorzio, d’accordo col direttore della Pia Casa dei Poveri di Sant’Ambrogio ad Nemus, hanno deliberato di tenere una fiera di beneficenza negli ultimi giorni del prossimo carnevale, nelle sale dell’arcivescovado. Se — come non ne dubitiamo — gli sforzi delle pie dame sortiranno buon esito, noi potremo col frutto della fiera fornire l’ospizio-ricovero di acqua potabile, di caloriferi e di luce costante, ed avremo migliorata sensibilmente la condizione di poco meno che seicento ricoverati, i quali non cesseranno di impetrare ai loro benefattori le benedizioni celesti.
Ogni dama del Pio Consorzio, vera missionaria di carità, si adopera per raccogliere offerte in denari ed in oggetti dai parenti e dagli amici: non sia mai che taluno le rifiuti la propria cooperazione. Saranno gradite non meno delle offerte vistose anche le piccole offerte di chi quello che può. [93] Gli ambrosiani, buoni e benefici, cedano volonterosi all’appello delle dame e procurino amici ed offerte alla casa, per metterla in condizione di dare ai suoi poveri e ai suoi malati acqua buona, luce chiara e un po’ di calore nella cruda stagione, tanto più cruda per chi vive poveramente.
Pie dame, generosi milanesi, fate ricca la nostra fiera e fate che la Pia Casa dei Poveri, che già tanto deve alla carità ambrosiana, le deva ancor questo: acqua, calore e luce. I poveri - 352 -nostri, prostrati davanti a Gesù sacramentato, non cesseranno mai di implorare salute, prosperità e pace alle persone e alle famiglie dei loro benefattori.
Il direttore d‹on› Luigi Guanella
La presidente cont‹essa› Carlotta Parravicini 36




p. 351
35
Cfr. Mt 25, 34-36.


p. 352
36
Nell’originale seguono nominativi e indirizzi di alcune dame del Pio Consorzio cui recapitare gli oggetti per la fiera di beneficenza.


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