Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1903

3. La sera dell'ultimo giorno dell'anno 1902.acapo.Anno X, n. 1, gennaio 1903, pp. 3-5

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La sera dell’ultimo giorno dell’anno 1902
Anno X, n. 1, gennaio 1903, pp. 3-5.
Eccoci al san Silvestro del 1902. Non pochi ricoverati delle varie nostre case sono morti e noi siamo ancora in vita. Valiamoci del tempo per fare un po’ di bene.
La divina Provvidenza nel decorso anno ci aiutò nell’acquisto di due grandi case a Roveredo, una pel collegio, l’altra per l’ospizio-ricovero; ci diede di poter riparare la chiesa e la casa di Andeer e di dar principio all’erezione delle chiese a Promontogno, ad Olonio San Salvatore ed a Santa Maria della Provvidenza. Ci diede aiuto per aprire le due nuove case in Ardenno e quelle a Livraga, a [4] Barzio, a San Paolo d’Argon nel Bergamasco, e la nuova casa di San Gaetano a Milano per rifugio di tanti fanciulli ed adulti derelitti nella grande metropoli. Sempre coll’aiuto della divina Provvidenza abbiamo ampliato con nuove costruzioni le case di Como e di Milano.
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Quanta gratitudine dobbiamo al Signore e quanta ai nostri benefattori, dei quali il Signore si serve come di buoni istrumenti a nostro favore!... Le nostre suore, con fatica e con ardore, hanno pellegrinato qua e , come rondinelle che provvedono al proprio nido, raccogliendo la carità dei buoni senza scoraggiarsi delle ripulse, e noi dobbiamo apprezzare il loro sacrificio e la loro umiltà e dobbiamo apprezzare la bontà ed i riguardi loro usati da persone d’ogni ceto. Per tutti preghiamo ogni giorno dell’anno, ma alla chiusura di esso abbiamo indetto nelle nostre case funzioni speciali per rendimento di grazie e per invocare speciali benedizioni sui benefattori.
Ora per impetrare prospero il nuovo anno a noi ed a tutti coloro cui dobbiamo la nostra gratitudine, impegniamoci ad utilizzare santamente ogni momento di tempo, pensando che così si onora Iddio e che ogni azione a lui offerta è preghiera; pensiamo inoltre che in qualunque momento si può essere sorpresi dalla morte, e avremo ben provveduto per noi se essa ci coglierà in buon punto.
Prestiamo la nostra adesione all’offerta che l’opera nostra fa al Signore delle tre nuove chiese, quella di San Salvatore in Olonio, di Santa Maria a Como e l’altra dedicata all’Immacolata a Promontogno. Offrire una casa a Gesù, in cambio del rifiuto a lui dato dai betlemiti, che fortuna grande! Se noi edificheremo case al Signore, il Signore ci preparerà un posto in paradiso. Oh, concorressero tutti a questa nobilissima impresa!
Per la chiesa di Promontogno facciamo appello soprattutto al cuore dei parroci e dei padri di famiglia che vedono partire per la Svizzera i loro figli in cerca di lavoro e di miglior guadagno.
Per la chiesa di San Salvatore Olonio ancora una volta ci rivolgiamo ai comproprietari del Pian di Spagna facendo loro presente che si tratta dell’erezione della casa del Signore, destinata a diventar centro tra le case del nuovo villaggio che sorgerà man mano che i già molti abitatori del Pian di Spagna, incoraggiati, miglioreranno le loro abitazioni e si sistemeranno più civilmente. Allora anche i terreni aumenteranno sensibilmente - 419 -di valore, giacché fin d’adesso la pertica che prima valeva L. 100 adesso può valere da L. 130 a L. 150. Non potranno e non vorranno quei proprietari grandi o piccoli quotarsi, come abbiamo detto altra volta 3, di alcuni centesimi per pertica, per concorrere in proporzione delle loro facoltà ad un’opera che torna non solo di vantaggio spirituale, ma anche di vantaggio pecuniario della loro proprietà istessa?...
Preghiamo tutti con fervore il Cuore di Gesù, e ci penserà lui ad infervorare il cuore di coloro ch’egli invita all’erezione della casa dell’altissimo Iddio. Ne abbiamo già parlato nel periodico dello scorso dicembre e vedrete che quando il nostro buon collega can‹onico› Bellesini d‹on› Prospero, accompagnato fors’anche da me, farà il giro delle borgate cointeressate di Dongo, Gravedona, Domaso, Gera, Sorico, Verceia, Monastero, Dubino, Mantello, Traona, Mello ed anche nei paesi della sponda opposta, sovrattutto Delebio, Piantedo, Colico, vedrete come avremo bisogno di un grosso portamonete per contenere le offerte in danaro e di carri per trasportare le [5] offerte in legnami ed altri elementi da fabbrica e gli oggetti per una buona, ricca, straordinaria fiera di beneficenza a favore dell’erigenda chiesa del Pian di Spagna.
Abbiamo stampato che, oltre ai cointeressati del Pian di Spagna, può concorrere alla costruzione del tempio anche il privato 4. Chi offre 10 centesimi concorre all’acquisto di un mattone e chi offre cent. 25 una volta tanto partecipa ai meriti delle sante Messe che si celebreranno in quella chiesa e di tutte le opere buone che vi si compiranno. Questo contributo è alla portata dei meno abbienti. Osiamo inoltre riprometterci la gratuita o semigratuita cooperazione dei falegnami, muratori, manovali, braccianti.
La fede può essere assopita, ma non vogliamo credere morta nel cuore dei cristiani; in molti, all’appello di concorrere - 420 -all’erezione di una casa del Signore, essa si ridesterà ardente, attiva, vigorosa: non ne dubitiamo.
Una festa solenne, col concorso di s‹ua› e‹ccellenza› mons‹ignor› vescovo di Como, si farà in occasione della posa della pietra fondamentale nel p‹rossimo› v‹enturo› maggio, ed un’altra ben più solenne si celebrerà nell’anno 1904 per l’inaugurazione della chiesa compiuta.
Animo dunque! Rendiamo gloria a Dio e facciamo ch’egli benedica in noi gli uomini di buona volontà.
Don Luigi Guanella




p. 419
3
Cfr. Ai possidenti del Pian di Spagna, pp. 392-393, cui l’A. si riferisce anche nel capoverso successivo.


4
Cfr. Per la nuova chiesa di Olonio San Salvatore, LDP, maggio 1902, pp. 37-38.


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