Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1903

6. Ai piedi di Leone XIII.acapo. Anno X, n. 3, marzo 1903, pp. 18-19

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Ai piedi di Leone XIII
Anno X, n. 3, marzo 1903, pp. 18-19. Presentato al processo.
Anche le Case della Provvidenza, rappresentate dal loro direttore sacerdote Guanella, hanno reso omaggio al Vicario di Cristo nel venticinquesimo del suo pontificato. Andando a Roma si sente l’impero della fede, conquistato col sangue di milioni di martiri che dettero giocondamente la vita per confessare Gesù Cristo.
Con alla testa l’eminentissimo nostro arcivescovo e padre, anima e vita del drappello che ebbe la fortuna di seguirlo, la sera di lunedì 16 febbraio il pellegrinaggio mosse da Milano alla volta della Città santa e, giunto il mattino seguente alle 5 alla bella Firenze, fu un correre nelle chiese chi per celebrare, chi per ascoltare la santa Messa, poi dopo le 7 ognuno tornò in treno, per giungere a Roma alle 16. Come si è soliti nei pellegrinaggi, in treno si prega anche in comune, si mangia, si dorme, si ride, si sbadiglia, ma quando si vede spuntare la gran cupola di San Pietro tutti, anche chi l’ha veduta cento volte, si alza, si addossa al finestrino per respirare in certo modo l’aria santa che viene dalla città dove « siede il maggior Piero » 5.
La mattina del mercoledì i pellegrini si radunano alla chiesa del Gesù e la sera a San Carlo al Corso. Nel giovedì si visitano le maggiori basiliche, un poco per curiosità, un poco per acquistar le indulgenze, e la mattina del venerdì si raccolgono in San Pietro per la Messa solenne celebrata dal cardinal Rampolla. Alle 11, confusi coi pellegrini di tutti i paesi, i milanesi si trovano gremiti, pigiati, anelanti nella vastissima Sala delle Benedizioni 6, in aspettazione del Vicario di Cristo.
Un silenzio, un panico, un’effusione di gioia, un applauso irrefrenabile quando il papa-miracolo, il sommo Leone XIII, comparisce ed entra, portato sulla sedia gestatoria. Quella figura diafana, bianca, veneranda, solenne, quasi apparizione celeste, - 423 -procede lenta lenta benedicendo, sorridendo a tutti, quasi colla sua benedizione affettuosa intendesse stringere a sé tutta quanta la Cristianità. Chi come il nostro direttore ebbe la buona sorte di vedere il Santo Padre in settembre, quando s’incamminava per la Palestina, lo trovò ora quasi ringiovanito, da lasciare la speranza che raggiunga i cento anni.
Il Santo Padre, benedicendo i presenti, benediceva pure tutte le loro famiglie e i loro interessi sicché, benedicendo il direttore delle Opere della Provvidenza, l’apostolica benedizione scendeva pure sui suoi ricoverati, sui suoi collaboratori e benefattori che don Guanella portava e porta sempre nel cuore.
Durante il viaggio e la sua permanenza a Roma, don Guanella trovò che le vie della Provvidenza furono molteplici ed insperate per aiutarlo nel suo difficile compito di assodare le case esistenti ed aprirne delle nuove. Certo la Provvidenza agisce assai diversamente di quanto insegnano l’umana prudenza e previdenza.
Finita l’udienza i pellegrini, sentendosi ancora nell’orecchio e più [19] assai nel cuore la voce chiara e serena del pontefice, sfollarono lentamente. Indi taluni andarono a salutare la Vergine a Pompei, altri tornarono a casa e i più fortunati rimasero nell’eterna Città per assistere alla festa dell’incoronazione del 3 marzo.
Un personaggio di colore ambiguo diceva: « Quale autorità il papa di Roma! Che manca a lui? ». Ed il direttore tosto gli rispose: « Tutto gli manca, perché i tristi lo vorrebbero avvilito e morto. Gli manca nulla, perché i suoi figli di tutto il mondo lo soccorrono e perché il Signore è con lui ».




p. 422
5
Cfr. Dante Alighieri, Divina commedia, Inferno, II, 24.


6
Originale: Beatificazioni.


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