Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1904

14. Al Pian di Spagna.acapo. Anno XI, n. 5, maggio 1904, pp. 55-59

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Al Pian di Spagna
Anno XI, n. 5, maggio 1904, pp. 55-59. Presentato al processo.
Monsignor Antonio Polin vescovo di Adria, nella bontà del suo cuore benché vecchio e cagionevole, aderì all’invito di d‹on› Guanella reduce da Roma e con esso visitò le Case della Provvidenza di Milano, di Como, gli asili di San Bartolomeo, Camerlata, Maccio, Civello ed Olgiate, indi sostò ai ricoveri di Capolago, di Stimianico e di Menaggio, per recarsi poi alla colonia di Olonio in Pian di [56] Spagna per la solenne benedizione ed inaugurazione, il 15 maggio, della nuova chiesa dedicata al divin Salvatore.
Riguardo alla festa solenne e campestre, rallegrata da una copiosa pesca di beneficenza benissimo riuscita, riportiamo l’articolo dell’Osservatore Cattolico e della Lega Lombarda, che ringraziamo di loro benevolenza, ed insieme ringraziamo gli altri giornali che si compiacquero fare buon viso all’opera, superata con immani difficoltà dalla Casa della Provvidenza in una plaga creduta fino a poco fa refrattaria ad ogni miglioramento di suolo e di aria.
Nelle nostre case fu una festa l’arrivo del vescovo, cui sono legate da vincoli indissolubili di gratitudine, e fu una gara di preparare in suo onore accademiole e recite. La filarmonica della casa di Como raggiunse a Menaggio il venerando presule e lo accompagnò fino ad Olonio, dove rese più solenne co’ suoi suoni la festa inaugurale della bella chiesa che un dotto e fine ingegno battezzò « una ripetizione in piccolo del nostro Sant’Abbondio di Como » 19.
Dettagli - L’eminentissimo cardinal Ferrari volle aver ospite il vescovo Polin, e monsignor Valfrè, vescovo di Como, si - 516 -compiacque visitarlo nella nostra casa di Como ed offrirgli i propri uffici per la buona riuscita della festa al divin Salvatore.
Nella nuova bella chiesina, cui sia detto tra parentesi manca ancora il pavimento e si affonda nella sabbia, predicò con unzione e con enfasi il magno protettore della colonia don Prospero Bellesini, canonico di Domaso, sul testo scritturale: « Gloria et divitiae in domo eius » 20. Indi il chiarissimo autore teologo dott‹ore› d‹on› Clino Crosta predicò sul debito di preghiera e di riconoscenza cui lega l’inaugurazione d’un nuovo tempio all’Altissimo, e nel pomeriggio lo stesso professore improvvisò una splendida commemorazione dell’enciclica Rerum novarum con forza e chiarezza. Ci duole non poter riprodurre il discorso del Bellesini e i due del Crosta, perché la loro modestia ce lo vieta. E d’altronde come insistere, se li hanno improvvisati e lo stenderli costerebbe loro nuova fatica?
Il direttore don Guanella disse in poche parole l’origine e lo sviluppo della colonia e, appoggiato ai voti di monsignor vescovo ed a quelli del proprio cuore, presagì alla colonia stessa la fondazione d’un villaggio e di una parrocchia che varrebbero a trattenere dall’emigrazione molti uomini baldi e molte famiglie, le quali al di dell’oceano smarrirebbero forse la fede, l’onestà e il costume.
Siamo riconoscenti a monsignor Polin ed ai reverendi arcipreti, prevosti e parroci che fecero più decorosa la solennità col loro intervento, e grazie speciali rendiamo al seminario di Domaso che prestò la sua valorosa schola cantorum.
[59] Dispiacque a molti che il nobile architetto d‹on› Giovanni Sartirana, il quale disegnò e diresse poi i lavori della chiesa con vero buon gusto e col massimo disinteresse, sia mancato alla festa, anche perché tutti desideravano porgergli rallegramenti per la decorazione Pro Ecclesia et Pontifice, di cui fu onorato dal regnante pontefice Pio X per le sue intelligenti e generose prestazioni alla Casa della divina Provvidenza.
La chiesa ora è benedetta ed è anche regolarmente funzionata. Vi mancano però tuttavia, come s’è detto, il pavimento, - 517 -gli altari laterali e il corredo necessario, perché il poco che c’è è davvero pochissimo e insufficiente. Ma vorrà la divina Provvidenza rifiutare il suo aiuto a questa che è opera sua? Oh, no! Confidiamo che la Provvidenza divina susciterà anime generose che aiutino la povera colonia a liberarsi dai debiti contratti ed a provvedere la sua chiesa dell’indispensabile.




p. 515
19
Nell’originale, fino a p. 58, segue la trascrizione di due articoli, uno de L’Osservatore Cattolico, non reperito, e l’altro de La Lega Lombarda, anno XIX, n. 119, 19 maggio 1904, p. 3.


p. 516
20
Sal 112(111), 3.


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