Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
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Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1905

16. Monsignor Valfrè a Pianello.acapo. Anno XII, n. 6, giugno 1905, pp. 90-91

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Mons‹ignor› Valfrè a Pianello
Anno XII, n. 6, giugno 1905, pp. 90-91.
S‹ua› ecc‹ellenza› rev‹erendissima› mons‹ignor› Teodoro Valfrè, eletto dal Santo Padre arcivescovo di Vercelli, prima di lasciarci volle onorarci di una visita. Il suo cuore di padre amoroso, aperto ad ogni opera buona, largo di soccorsi ove è una lagrima da asciugare, un dolore da lenire, si ricordò di questo nostro ospizio e volle visitarlo, per dare un attestato publico di amore e di attaccamento all’opera provvidenziale dal nostro direttore qui eretta.
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Fu in mezzo a noi, in questo lembo di lagoricco di bellezze naturali, a confortarci con l’apostolica sua parola; non disdegnò intrattenersi coi nostri poveri ricoverati, celebrando per loro l’incruento Sacrificio, distribuendo la santa Comunione, rivolgendo loro brevi parole di conforto a sopportare le sventure, i disagi inevitabili dell’età, di rassegnazione ai divini voleri onde poter conseguire il premio eterno.
Sua eccellenza visitò pure gli asili di Musso e Cremia, tenuti con vero spirito di abnegazione dalle nostre suore, ripetendo i soavi quadri del Nazareno in mezzo ai bambini della Galilea. Ebbe parole di lode per le suore incitandole a crescere saviamente quelle tenere pianticelle, sì facili a pendere da una parte piuttosto che dall’altra. Partì da noi lasciandoci cari ricordi che conserveremo sempre nel nostro cuore procurando di metterli ad esecuzione.
La visita del padre e pastore non la dimenticheremo mai, non scorderemo l’affetto che sul partire dalle nostre [91] plaghe ci dimostrò con questa sua visita; noi lo accompagneremo alla nuova greggia da Dio a lui affidata con le nostre preghiere, con quelle delle nostre suore, dei nostri ricoverati. Possa egli in mezzo al nuovo popolo provare tutte quelle consolazioni, avere tutti quei conforti così necessari al suo cuore veramente paterno. In mezzo alle gravi cure della sede di sant’Eusebio si sovvenga degli anni trascorsi in mezzo a noi e pensi che qui molti intercedono per lui da Dio abbondanza di grazie e di aiuti celesti.
Il direttore

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