Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Scritti pubblicistici
Lettura del testo

Parte prima Articoli de La Divina Provvidenza

1911

1. Augurando.acapo. Anno XVIII, n. 1, gennaio 1911, p. 17

«»

[- 765 -]
1
Augurando
Anno XVIII, n. 1, gennaio 1911, p. 17.
Si è incominciato l’anno nuovo ed io lo auguro felice, prospero e ricco di ogni benedizione di Dio a quanti cooperano al bene degli sventurati che nelle mie umili case trovano pane, ricovero e timore santo di Dio.
L’anno che è appena trascorso, ed è andato ad aumentare la somma di quelli che recheremo al giudizio di Dio per il rendiconto finale, segna per verità un progresso consolante nelle nostre modeste opere di carità. Grazie al concorso di tanti buoni e generosi benefattori, si sono introdotte sensibili migliorie nelle varie case; ad alcune si è anche potuto dare uno sviluppo più largo, come alle case di Roveredo, alla colonia di Trenno, alla missione cattolica della Bregaglia; soprattutto si sono gettate le fondamenta della nuova opera di Roma e se ne continua la costruzione con sollecita alacrità. Quest’ultima opera specialmente non mi stanco d’additare alla considerazione di tutti perché, sorta per impulso del sommo pontefice, è una garanzia di indiscutibile valore per l’avvenire delle opere nostre, che vengono ad essere così sorrette dalla approvazione del Vicario di Gesù Cristo.
Ho ferma fiducia che il nuovo anno sia ancor esso ricco di bene. Certo che longa restat via 1... Lungo è il cammino che resta a percorrere e grande è il lavoro che rimane da compiere.
Continuo fidente in quella dolce ed inesauribile Provvidenza che ha sorretto sin qui i miei poveri passi, chiamando intorno a - 766 -me tanti cooperatori e benefattori generosi. Il Signore, padre dei miseri, moltiplichi i benefattori dei suoi poveri e li ricolmi del suo spirito di carità. Sono più migliaia i miei cari ricoverati che domandano il pane quotidiano, e fuori per le vie, per le piazze, negli stambugi, tra i cenci, tra le lagrime e la fame, quanti altri tapini hanno bisogno d’essere raccolti sotto le ali della carità! Ebbene si diffonda lo spirito di carità in tutti i cuori, perché nessuno sia che non cooperi alla salvezza dei poveri.
D‹on› Bosco, negli ultimi anni della sua vita santa e preziosa, in quei colloqui che porto ancora nel cuore come ricordi incancellabili, più volte mi disse: « Volete contribuire alla salvezza della società? Diffondete le idee cattoliche, diffondetele e fate che penetrino in tutte le menti, in tutti i cuori... ». Oh sì! Si diffondano le idee cattoliche e sopra tutto si diffonda l’idea santa e fervida della carità, che è l’essenza più intima e più dolce della nostra divina religione.
È l’augurio più ardente che porgo a voi, cari cooperatori e benefattori; a voi ed a quelli che, scossi dal vostro esempio, cercati dalle vostre sante industrie, svegliati dalle vostre parole buone, si uniranno con voi a beneficare, a salvare. Allora questo nuovo anno che spunta coi mesti auspici della sventura, fra i terremoti ed i disastri, avrà dal cielo anche un grande raggio di sole, il raggio benefico della carità.
D‹on› Luigi Guanella




p. 765
1
Cfr. 1 Re 19, 7.


«»

IntraText® (VA2) Copyright 2015-2025 EuloTech SRL
Copyright 2015 Nuove Frontiere Editrice - Vicolo Clementi 41 - 00148 Roma