Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
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33. Corrispondenza da Roma.acapo. Autografo, 2 f. doppi fascicolati, Archivio Storico Guanelliano, Como (E 2902); anteriore al 17 novembre 1908 (cfr. testo successivo)

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33
Corrispondenza da Roma
Autografo, 2 f. doppi fascicolati, Archivio Storico Guanelliano, Como (E 2902); anteriore al 17 novembre 1908 (cfr. testo successivo).
Caro direttore dell’Eco 137
Il Santo Padre, intesa la gara con cui le varie parrocchie del mandamento attendono alle offerte per la copertura della artistica chiesa di Vicosoprano, loda, applaude e benedice, e vi aggiunge nuovo incoraggiamento con la offerta presentazione di un oggetto grandioso e bello del quale sarà utile e di conforto - 976 -parlarne espressamente più tardi. Intanto le buone popolazioni del mandamento continuino lor nobile gara, e la Immacolata scenderà patrona sulle famiglie e il divino Infante *** [2r] pace e prosperità.
Qui a Roma si prova in tutta sua forza la vita cattolica intorno al Vaticano, che di questa stagione sovrattutto è continuamente visitato da numerosi e divoti pellegrinaggi di tutte le parti della terra. Io ho occasione di portarmivi ben sovente e confesso che il Vaticano ed il San Pietro, a questi periodi del doppio giubileo sacerdotale e pontificale del Santo Padre, appaiono come due porte spalancate alla vista del paradiso beato: sono come una vera anticamera della beatitudine dei santi.
Ella, s‹ignor› direttore, ha detto di voler portarsi a Roma magari in occasione della posa della prima pietra di fondazione della [2v] chiesa 138 commemorativa di san Giuseppe. Venga, venga, venga con molti compagni, venga con uno stuolo di pellegrini chiavennaschi 139; mi parla 140 di Savogno. Dica che da qui e spesso vi guardo con compiacenza.
Le dirò che le fondamenta della chiesa si aprono nel corrente mese: già si lavora a circondare il terreno con mura di cinta. Molto si è innanzi 141 nel tramutamento di un amplissimo locale di stalla e fienile per trarne fuori un locale per asilo, un locale per oratorio festivo, un locale più vasto per uso di chiesa e taluni locali minori per abitazione [3r] ai nostri.
Per il santo Natale l’antica stalla sarà convertita in capanna per celebrarvi il santo Sacrificio e raccogliervi142 figli poveri del popolo, finché la capanna di Betlemme si tramuti presto in 143 costruzione più ampia e più adatta alla maestà di casa di Dio, in 144 soggiorno della carità pietosa.
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Questi di Roma sono alquanto sorpresi in iscorgere in sì breve spazio di tempo una chiesa, un asilo, una scuola dove un mese prima era lo squallore di ben 17 famiglie che vi [3v] abitavano in gran penuria ed in totale abbandono. Ma si risponde loro che quello ‹che› si può fare oggi non si deve aspettare allo indomani, e loro si raccomanda che sieno poi zelanti nello intervenire alla chiesa, premurosi in avviarvi per custodia e per insegnamento i propri figli che vi sono quasi in un formicolaio.
Non è il caso di meravigliarsene. In Roma, come nelle grandi capitali, sono molti ricchi e molti poveri, sono molti i buoni e sono anche parecchi i cattivi. Il mondo è sempre stato mondo, e noi che siamo nel mondo cerchiamo di raggirarci nel mondo come la vista del San Pietro ne addita, come il Vaticano [4r] sacro ne indirizza.
In Domino, caro s‹igno›r direttore.
Aff‹ezionatissi›mo
D‹on› L‹uigi› G‹uanella›




p. 975
137
Riferimento a L’Eco di Val Chiavenna, supplemento del settimanale Corriere della Valtellina; il periodico non è stato reperito.


p. 976
138
Originale: fondazione della della chiesa.


139
Originale: /e valtellinesi/.


140
Probabilmente: parlerà.


141
Originale: /nella/.


142
Originale: /fanciulli/.


143
Originale: /soggiorno/ / locale/.


144
Originale: Dio, al /tempio/.


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