Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
O Padre! O Madre! (I corso)
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O PADRE! O MADRE! PRIMO CORSO DI FERVORINI NELLE FESTE DEL SIGNORE E DELLA BEATA VERGINE

<FESTE DEL SIGNORE>

I. Il santo Natale Esulti il cuor tuo perché in Betlemme è nato il Salvatore

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<FESTE DEL SIGNORE>

I.

Il santo Natale

Esulti il cuor tuo perché in Betlemme è nato il Salvatore

Apparve la grazia di Dio salvator nostro a tutti gli uomini, ammaestrandoci a rinnegar l'empietà ed i secolari desideri per vivere sobriamente, con giustizia e con pietà in questo secolo, aspettando la speranza beata e l'arrivo della gloria di Dio grande e del salvator nostro Gesù Cristo.

San Paolo a Tito 21

  1. [3]Tutto il popolo degli ebrei, condannati già alla morte da Assuero, erano presso all'ultimo e perciò stavano trepidantissimi, quando una voce si fa udire: "Assuero ha perdonato, il re ha perdonato!". Tutto l'uman genere era stato condannato dalla giustizia di Dio alla morte dello inferno e tutti stavano in sommo terrore, quando si fa intendere la voce: "Iddio ha perdonato, Iddio ha perdonato!". Il segnale del perdono è la grazia del Signore, è Gesù stesso, vero figlio dello Eterno, che è apparso in Betlemme a visitare i suoi per benedirli.

  2. [4]Betlemme è diventata la città santa, la città illustre. Da quella, come da un centro di sole vivissimo, partono raggi di luce splendida. Guarda pur e rischiara gli occhi della tua

- 4 -mente! Lo so che non tutti gli uomini badano a luce per altro sì viva, ma perché un gufo sdegna la luce del giorno, lasciano forse tutti gli altri, uomini ed animali, di ammirarne la bellezza? Betlemme è diventata la vera casa del pane, perché Gesù apparendo in quella è venuto salvatore per saziare con il cibo della verità le anime di tutti. A Betlemme adunque, accorriamo tutti al Salvatore che dona la vita! Lo so benissimo che altri non muovono i passi alla volta di quella, ma se un pazzo per non mangiare vuol morire, compatiscilo, e tu attendi a nutrirti.

  3. Nutriti pure sostanziosamente, perché possa adempire agli obblighi tuoi. Tu sei figliuolo il quale per piacere a Dio Padre sei tenuto di frenare le ree voglie che sono in te; devi sovrat<t>utto con i tuoi fratelli essere non solo benevolo, ma giusto. Verso a Dio poi devi rivolgere affetti continui di tenerezza. Possano i santi del cielo e i giusti della terra guardare con giubilo verso a te come guardarono con ammirazione [5]a Giuseppe ed a Maria! Possa tu apparire in questo mondo con quella modestia di portamento che è propria dell'angelo il quale loda Iddio!

  4. A tale scopo tu come i pastori vieni collo spirito al presepio di Gesù e adora il tuo Salvatore. Se vedi che curiosi betlemiti entrano e non credono ai misteri di Gesù povero, di Gesù umile, tu non li osserva<re>. Se scorgi che capi del popolo medesimi entrano e abborrono la purezza che circonda la culla del divino infante, tu compatiscili in fondo al cuor tuo e prega per gli sciagurati. Questi amano gli onori che pur sono un fumo vanissimo, vogliono le ricchezze che sono un fango vile. Questi sospirano ai godimenti della terra. Ma che sono tutti i piaceri del mondo? Sono vanità che si incalzano come le onde del mare, sono soddisfazioni che sfuggono come il vento, sono tuttalpiù sciocchezze che passano nel periodo di un secolo. Ed or ben scorgi tu se, dovendo stare in un mondo tristo, non convenga rimanere amico fedele a Gesù.

  5. Verrà tempo, e forse non è molto lungi, quando Gesù non più bambino povero, ma giudice benevolo e padre amoroso [6]verrà ad incontrarti. Qual gioia allora! Sclamerai in quel punto: "Ho aspettato il mio Dio ed ora mi è presente!

- 5 -Attesi la gloria del mio Salvatore ed ora sono io stesso circondato dallo splendore della sua beatitudine! Sono con Dio e sono beato per sempre". Oh che estasi di godimento sarà quella, che giubilo, che tripudio altissimo!

  Fortunato te se non perdi tempo a seguire Gesù umile nel presepio. Se non ti vergogni di stargli accanto nella umiltà di Betlemme, godrai un giorno di essergli vicino nella gloria del paradiso.

Riflessi

  1. Esulti il cuor tuo perché in Betlemme è nato il Salvatore. 2. Da Betlemme è la luce che illumina il mondo, il pane che sostenta la vita degli uomini.

  3. Segui or tu gli esempi di Gesù con vivere sobriamente, con giustizia e con pietà.

  4. Non guarda<re> alle tenebre ed ai vizii degli uomini increduli e cattivi.

  5. E intanto confortati con attendere la gloria di Dio altissimo, quando verrà per introdurti nella beatitudine del suo paradiso.





p. 3
1 Tt 2, 11-13.



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