Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
Lettura del testo

Ricordini di santa Zita (1888-1890)

Considerazione XIV. I caratteri

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Considerazione XIV.
I caratteri
[55]Rappresentati un campo e persone entro per lavorare 95, delle quali altre portano degli strumenti atti al lavoro, ed altre 96 che ne recano degli inetti e pericolosi.
Mi metto alla santa presenza di Dio e dirò: « Padre nostro etc., Ave, Maria... Gloria al Padre etc. ».
1. Considera che il carattere non è altro che la passione 97. Il carattere di una persona può essere buono o reo, superbo o - 223 -mite, furioso o calmo, libero o castigato, indivoto o pio, e simili. Ha dei caratteri sodi e dei caratteri leggeri, degli stabili e dei volubili, dei savii e dei mezzo matti. I caratteri poi si fanno poco a poco. Onde i caratteri cattivi son da correggere e da ­castigare, i caratteri buoni poi sono da incoraggiare. [56] Or tu devi studiare il tuo carattere e per istudiarlo profondamente tu devi di gran cuore pregarne Iddio, perché conoscer sé è un dei più gran doni che Dio ne possa fare 98. Studia parimenti il carattere dei membri della famiglia, specie dei capi della stessa, eppoi concludi.
2. Considera che a tant’uopo tu devi avvertire che il tuo carattere può aver dei difetti ma leggeri, e allora avrai virtù e coraggio per sopportare difetti anche maggiori di qualche membro della famiglia. Ovvero il tuo carattere ha del permaloso, e tu non sai vincertene e ti rodi in cuore di sospetto, ed i padroni non ti possono ammonire perché temono che tu non faccia la matta e mantenga il broncio o ti desoli di tristezza 99, e qualche membro di casa 100 si trova che è come te mancante. [57] Ovvero tu sei altamente irascibile o 101, che è peggio, dai saggio d’aver altro bollore molestissimo in te, e le persone che ti circondano ne risentono delle tue morali infermità. In tal caso tu non 102 sei atta a vincer 103 né il tuo né l’altrui male, ti trovi in un fuoco che non puoi spegnereintorno a te né intorno ad altri: ebbene tu n’esci e raccomandati a Dio e cercati altro luogo 104. In tal caso consigliati con Dio e con chi per te tien le veci di Dio, e poi vieni ad una risoluzione.
3. Ma dovendoti staccar da quella casa, non ti muovere con modi inurbani, con animo irato 105. Parla semplicemente - 224 -così: « Mi pare che in questo luogo io non faccia bene per me, che non ne faccia [58] per i membri di questa famiglia, e però 106 del bene ricevuto qui ne porgo ringraziamenti, di ogni mio male cagionato ne cerco venia ». Intanto semplicemente e di subito, previo l’avviso di un tempo ragionevole, tu parti con la pace di Dio, con la pace della casa tua 107.
Orazione
Oh se io sapessi ben governarmi, quanto farei di bene, quan­to eviterei di male! Porgetemi l’aiuto vostro, o Signore, libera­temi da molteplici assalti di tentazione e datemi la pace vostra.
Vergine prudentissima, pregate per me!
Dopo la meditazione
Prenderò qualche buona risoluzione...
Ringrazierò il Signore dei lumi che mi ha dati nella presente meditazione e lo pregherò a darmi grazia di mettere in pratica le prese risoluzioni.




p. 222
95
Originale: lavorare /le/.


96
Originale: altre /degli strumenti/.


97
Originale: passione /predominante/.


p. 223
98
Dall’originale si rileva la precedente versione: « è il più gran dono che Dio ne faccia ».


99
Originale: tristezza /in Ovvero tu sei/.


100
Originale: casa /è come/.


101
Originale: o /quel/.


102
Originale: non /puoi/.


103
Originale: vincer /col bene/.


104
Originale: luogo. /Non è senza qualche motivo di divina provvidenza che il Signore o permette le cose o le dispone/.


105
Originale: irato: /esponi nettamente/.


p. 224
106
Originale: però /ne chiedo di ogni/.


107
Originale: tua, /con il buon onore del tuo nome/.


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