Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
Lettura del testo

Ricordini di santa Zita (1888-1890)

APPENDICE

Secondo giorno

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[- 257 -]
Secondo giorno
1. [119]Ammiro, o gloriosa santa Zita mia protettrice, la pietà vostra 208 con cui fanciulletta pendeste dal labbro dei buo­ni genitori e profittaste dello esempio di uno zio e di una sorella che pur passarono di qui in odore di santità. Oh se anch’io potrò valermene al bene dei molti esempi che la Provvidenza mi 209 ha porto e dei molti che mi porge tuttodì! Guardate a me, santa Zita, che vi son seguace e figlia. Pater, Ave, Gloria.
2. Ammiro altresì i vostri passi con cui, stando voi ai 12 anni, dalla campagna veniste 210 alla città di Lucca e qui vi poneste al servizio dell’illustre famiglia dei Fatinelli. Allora voi sclamaste: « Eccola la casa del mio ufficio, eccola la famiglia - 258 -che mi aiuterà a santificarmi ». Oh come son cari quei vostri passi, come 211 santi quei vostri sentimenti! Guardate a me pure, o verginella santa. Pater, Ave, Gloria.
3. Ammiro poi tanto più la costanza [120] con cui per 50 anni voi continuaste sempre più fedelmente il servizio vostro in pro 212 di quella famiglia con mirabile perseveranza. Ed io instabile cotanto! Ed io malcontenta sempre... Ed io vaga cotanto di mutamento e di vanità... Son proprio infelice perché cattiva e insofferente. Oh guardate a me che vi vo’ essere seguace e figlia, o gloriosa santa Zita! Pater, Ave, Gloria.




p. 257
208
Nell’originale la parola è ripetuta e la prima occorrenza cancellata.


209
Originale: mi /porge/.


210
Originale: veniste /accompagnata/.


p. 258
211
Originale: come /diletti/.


212
Originale: pro /della/.


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