Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Ricordini S. Zita
Lettura del testo

Ricordini di santa Zita (1888-1890)

APPENDICE

Quinto giorno

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[- 260 -]
Quinto giorno
1. [125]Ammiro la carità vostra inverso ai poveri quando comparendovi dinanzi li riveriste con fede come i vostri signori e i rappresentanti di Gesù povero e tribulato, onde movendovene a vivissima compassione voi non solo ne sentivate in cuore il peso dei loro bisogni, ma con industriosa attenzione li sollevavate. O buona mia protettrice, perché sì poco io vi imito? Pater, Ave, Gloria.
2. E ammiro altresì la fede con cui voi, o gloriosa santa Zita, nella persona degl’infermi vi rappresentavate Gesù stesso desolato e appassionato. Onde 225 con vena cordiale venivate in loro aiuto a consolarli, porgevate amorevolissima la destra in soccorrere sì che la vostra oblazione, benché modesta ma data con effusion d’affetto, ritornava balsamo salutevole ai corpi ed alle anime loro. [126] Con sì poco io posso giovare al prossimo mio. Oh perché nol faccio, ché un la stessa misericordia sarebbe usata a me medesima! Pater, Ave, Gloria.
- 261 -3. In 226 porgere altrui il più spesso che per voi si poteva soccorso corporale, voi miravate, o gloriosa santa Zita, a presentar loro il soccorso migliore di cui più spesso bisognavano, l’alimento dell’anima. Che fortuna intanto potersi |consacrar a| miserelli più *** e entrare dal cuore e |porgere| germi di vita eterna!... Pater, Ave, Gloria.
Orazione
O gloriosa santa Zita, già me lo vedo che se io non valgo ad operare un po’ di ben spirituale la mia vita è troppo misera quaggiù. Che consolazione giovare al prossimo languente! Che gioia maggiore salvar la loro anima! Oh fatemi meritevole di tanto bene e ve ne loderò coi giusti quaggiù, coi beati in paradiso!




p. 260
225
Originale: Onde /voi/.


p. 261
226
Originale: /Finalmente/.


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