Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Cenni biografici C. Bosatta
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Cenni biografici di suor Chiara Bosatta (1907-1908)

XXII. La morte di suor Chiara Bosatta

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XXII.
La morte di suor Chiara Bosatta
[IV-11]Grado a grado mortificandosi, suor Chiara era giun­ta all’eroismo di tanta pazienza e di tanti patimenti, come si è detto. Confortavala a 205 tanto la santa Comunione. E nel corso della malattia la santa Comunione medesima le era occasione e causa di altri patimenti.
Allora non ancora la mitezza e la bontà di Pio x aveva emanato decreti dicendo: « Quelle persone che da qualche tempo sono ammalate e non possono star digiune, potranno comunicarsi come ne hanno desiderio anche più volte nella settimana » 206. Suor Chiara non voleva non comunicarsi in ogni mattina e tanto meno avrebbe osato mancare di rispetto al gran Sacramento, epperò sforzavasi a star a digiuno 207 sino al momento della santa Comunione. Vero è che si aveva cura a soddisfarla 208 sullo scoccar della mezzanotte, vero è che il sacerdote sollecitava il suo arrivo, vero è altresì che in ultimo periodo di malattia la si comunicava anche non digiuna, per Viatico, ma intanto e molte volte soffriva di sete materiale, mentre tanto più soffriva di sete spirituale. [IV-13] Negli ultimi giorni, come era in pericolo prossimo in ogni , in ogni si comunicava per obbedienza anche non digiuna. Eccolo il pane dei forti, ecco il compagno nel viaggio a suor Chiara nella sua eternità.
Verso sera del giorno ... 209 peggiorò assai assai. Si chia­marono le consorelle e vennero pie persone e si espose il ­Santissimo Sacramento tenendo aperto con quattro candele il santo tabernacolo, e intanto si pregava perché il transito - 503 -­pareva imminente. Parve a taluno che un gruppo delle sue ­orfanelle venissero a ­salutarla per l’ultima volta e riceverne la benedizione, ma suor Chiara fece cenno che si partissero... che si partissero ben ­presto... Voleva essere sola con Dio nella tribulazione estre­ma. Le pareva troppo che cuori teneri e ­innocenti assistessero ad una lotta da gigante... potevano rimanerne intimidite...
Erano i frescori serali e suor Agnese alimentava un focherello nel caminetto accosto. « Via quel fuoco... via quel fuo­co » 210, sclamava suor Chiara con voce quasi morente. E suor Agnese [IV-15] d’un subito spense quella fiammella. Che era questo? Parve senza dubbio al sacerdote assistente le sue agonie che suor Chiara ricordasse le fiamme del purgatorio e che dicesse: « Non le voglio... non le voglio... Io mi sono offerta tutta al Signore, tutta nell’anima e nel corpo, e voglio volarmene al cielo ». Così parve al sacerdote assistente e così è da credere che fosse, dacché suor Chiara poteva ben dire con fiducia il Consummatum est 211... Aveva fatta in tutto e sempre la volontà del Signore... aveva fatto del bene e aveva pur patito tanto. Che temer pertanto?
Suor Chiara continuò per brevi istanti l’agonia sua e spirò placidamente nel Signore. In volto le rimase impressa la compostezza e per poco non dico l’aureola propria di persona santa, vergine e martire. Si compose la salma benedetta e si diede il permesso di visitarla e di pregare, come è in costume nel paese.
Le persone si succedevano drappello a drappello, volgevano guardo pietoso alla salma di lei [IV-17] e sclamavano: « Quanta bellezza! », « Non è morta, ma dorme! » 212, « Fortunata lei! », « Oh quante benedizioni la bell’anima di suor Chiara attirerà dal cielo sopra l’ospizio e sopra il paese tutto! ».
Venne il momento di 213 riporne il corpo nel suo feretro. Fu chi osservò a suor Marcellina: « La suor Chiara in tempo - 504 -di malattia e quando nelle sue pene interiori pativa tanto, ­metteva la mano al cuore e si contorceva e pareva che quel suo cuore le si scopppiasse in seno... Oh che mistero di quel cuore benedetto! Non si 214 potrebbe aprir sezione e vedere? ». Suor Marcellina si tacque, aveva gli occhi rossi di lagrime e rispose: « No, che mi parrebbe di farle male... La suor Chiara è un’a­ni­ma bella e Dio se lo sa. Quello che dessa è al cospetto di Dio, quello il sarà per sempre ». E si dispose al seppellimento. Coperse di un bianco velo quel volto sempre candido e sclamò per ultimo: « Il tuo sacrificio è compiuto, prega per tutti noi ».
I funerali riuscirono divoti ed edificanti. Tutto il paese affluì 215 e taluni anche dei paesi vicini; [IV-19] era in voce di anima molto elevata ed i paroci vicini vollero prendere parte ai funerali. Il molto reverendo arciprete don Carlo Dell’Oro di Dongo cantò la Messa funebre, la chiesa era affollata di popolo 216 pieno di fede e di santa commozione. Il feretro 217 attraversò un percorso maggiore dell’ordinario finché entrò nel luogo della sua dormizione. Il corpo benedetto del fondatore don Carlo Coppini venne per caso o per divina provvidenza tumulato in capo al viale del cimitero e la prima figlia spirituale dell’ospizio, il corpo della buona suor Chiara, venne seppellito ai piedi e in seguito allo stesso. Si erano fatti servi altrui in vita e furono seppelliti dove si sarebbe calcato in passaggio col piede. Ma è scritto che « exultabunt ossa humiliata »: esulteranno le ossa così umiliate 218. La tomba del compianto paroco e fondatore 219 fu sempre venerata dai fedeli di Pianello Lario: i suoi resti mortali vennero esumati con solennità speciale e deposti entro [IV-21] cripta in luogo degno 220. In tale funzione - 505 -pietosa il sacerdote incaricato 221 credeva dire parole di pietosa commemorazione, ma trovatosi in pergamo e dinanzi alle ossa aride del sacerdote venerando 222 disse parole di fede e di pietà, e insieme tuonò uno scroscio di allusione allo indirizzo poco cristiano, per rompere il quale il venerando paroco tanto aveva amato e tanto aveva patito.
I resti di suor Chiara furono pure esumati nello scorso anno 223 a mano della diletta sorella suor Marcellina e di 224 altra compagna, e racchiusi e suggellati, con relativa pergamena inclusa, furono riposti 225 nella cella mortuaria della famiglia Mazzucchi 226 nel comune cimitero. Parvero così esultare quelle ossa benedette 227, ma esulteranno ben gloriose nella risurrezione finale, perché è scritto che saranno conglorificati con ­Cristo quelli che avranno patito con Gesù Cristo 228.
Nel cimitero di Pianello Lario è una piramide alla memoria del [IV-23] sacerdote Carlo Coppini con la seguente iscrizio­ne: « A Carlo Coppini parroco e fondatore nel 1870 dell’ospizio in Camlago - Pianello / La Piccola Casa della divina Provvidenza in Como riconoscente - 1896 » 229, ed al fianco è pure altra piramide al ricordo dei seguenti nomi: ... 230. Sono i nomi delle suore - 506 -che hanno seguito il cammino di suor Chiara. Che bello stuolo di vergini caste, di martiri pazienti dispose l’eredità di virtù e di esempio di suor Chiara! Se ne potrebbe descrivere pagine edificantissime per 231 il maggior numero di quelle che tratte all’odo­re delle virtù di castità e di patimento sonosi affrettate dietro i passi di suor Chiara. Piaccia al cielo che a comune edificazione sorga chi susciti dall’oblio memorie care! Piaccia al cielo che questo avvenga anzitutto in merito e a lode del sacerdote del ­Signore che ha saputo e voluto incamminare in luogo sicuro le anime, ai pascoli della perfezione cristiana.
[IV-25]Preghiamo le anime elette che tanto hanno amato in terra, preghiamo che dal cielo ci guardino con 232 pietà crescente e ne ottengano il poterle raggiungere nella beata visione del Signore.

Rimane a descrivere articolo suor Chiara e suor Agnese Morelli dopo aver interrogata quest’ultima 233.
Son pure da riempire lacune di data e simili.












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p. 502
205
Originale: a /ciò/.


206
Riferimento al decreto Post editum sulla comunione ai malati non digiuni (7 dicembre 1906).


207
Originale: digiuno /e non/.


208
Originale: soddisfarla /avanti sul far/.


209
In Maddalena Albini Crosta, Fiore di cielo, p. 113, l’episodio che segue è riferito al 20 aprile 1887, giorno della morte.


p. 503
210
Originale: fuoco, /gridava/.


211
Gv 19, 30.


212
Mt 9, 24.


213
Originale: /Si/ Venne il momento di /riporla nel/.


p. 504
214
Originale: si /apr.../.


215
Originale: edificanti. /Tutti/ Tutto il paese affluirono.


216
Originale: popolo /sul volto/.


217
Originale: feretro /oltre il percorso/.


218
Sal 51(50), 10.


219
Originale: umiliate. /I resti/ La tomba del compianto paroco e fondatore /ed i resti/.


220
Originale: degno. /In tale circostanza/.


p. 505
221
È l’A. stesso; cfr. Il pellegrinaggio e le feste a Pianello Lario, ne La Divina Providenza, Como, settembre 1896, pp. 73-74.


222
Originale: venerando /tuonò/.


223
L’esumazione di suor Chiara Bosatta avvenne il 13 agosto 1907 e i ­resti mortali furono custoditi nella casa di Pianello del Lario fino alla ripo­sizione del successivo 9 settembre; cfr. Chiara Bosatta. Scritti e documenti, p. 196, p. 204.


224
Originale: di /altre/.


225
Originale: riposte.


226
Originale: Mazzucchi /in/.


227
Cfr. Sal 51(50), 10.


228
Cfr. Rm 8, 17.


229
Nell’originale è omessa la citazione. Il monumento è tuttora esistente e il testo dell’iscrizione è riportato anche nell’articolo Il pellegrinaggio e le feste a Pianello Lario, ne La Divina Providenza, Como, settembre 1896, p. 74.


230
L’A. si riferisce ad un altro monumento pure menzionato nell’articolo di cui alla nota precedente, sul quale era l’iscrizione: « A perenne ricordo dei primi fiori nell’Ospizio Coppini dal celeste giardiniere raccolti / La Piccola Casa della divina Provvidenza in Como l’anno 1896 pose »; l’articolo riferisce inoltre che « Sur una delle facce della piramide posta in onore delle suore era scolpito il nome di quelle prime, in tutto quattordici, alla cui pietà, operosità e divozione era in gran parte dovuto lo sviluppo che prese poi la Piccola Casa della Divina Provvidenza ». Nel cimitero di Pianello del Lario questo cippo è tuttora esistente, ma è stato dedicato all’A.; i nomi delle suore si ­trovano invece su una stele successivamente posta presso il monumento al Coppini: « A perenne ricordo dei primi fiori raccolti dal celeste giardiniere. Sr. Chiara Dina Bosatta - Sr. Ombellina Calvi - Sr. Maddalena Granzella - Sr. Assunta Granzella - Sr. Erminia Bosatta - Sr. Mariangela Tarabini - Sr. Caterina Signorelli - Sr. Anna Cornalba - Sr. Maria Roncoroni - Sr. Paolina Gianni - Sr. Luigia Dell’Acqua - Sr. Adelaide Gamberini - Caterina Guanella sorella del Fondatore - Martina Galperti cooperatrice ».


p. 506
231
Originale: per /un/.


232
Originale: con /un/.


233Cfr. i capitoli Deposizioni di Suor Agnese e Parla ancora Suor Agnese, in Maddalena Albini Crosta, Fiore di cielo, pp. 108-111, pp. 124-139.

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