Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Deposizione C. Guanella
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Deposizione sulla serva di Dio Caterina Guanella (1910)

Giustizia

Sessione XVI - 9 dicembre 1910

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Sessione XVI - 9 dicembre 1910
XCIII. [XVI-2]So che il carattere impetuoso del padre intimidiva la Serva di Dio. Io non ricordo una parola sola di risentimento. Ricordo che, assentandosi il padre, si sfogava in canti ed in allegrie straordinarie, lei e le sorelle. Mettevano la guardia al suo prossimo arrivo ed allora cominciava un silenzio profondo. Adulta, la sentiva ripetere alle amiche ed a noi fratelli: « Guardate che provvidenza di Dio: il padre tutto rigore, la madre tutta dolcezza. Così la dolcezza della madre tempera il rigore del padre ». E qui terminava 23 ogni dire. Negli alterchi famigliari, sempre rari e leggeri, la Serva di Dio esprimeva il suo parere e poi conchiudeva: « Ora pensate come volete e fate come volete ». E tutto era finito.
XCIV. So che si sarebbe detta la Serva di Dio un po’ trascurata negli interessi materiali per accudire agli spirituali, ma operava così col permesso della madre e perché credeva che dopo tutto un po’ di preghiera l’avrebbe supplita.
XCV. [XVI-3]So che la Serva di Dio aveva amiche quelle giovani che si distinguevano nella pietà, che aderiva loro tanto quanto fosse tornato giovevole all’anima; mostrava particolare attenzione alle giovani buone e che di preferenza fossero inferme e povere. Passioni di simpatia o di antipatia non ne scorsi giammai. Talvolta diceva: « Il modo di fare di quella tale persona, a dire il vero, poco mi garba; ma lei non lo farà con senso di male. Preghiamo, perché tutti siamo miserabili ». ­L’amicizia della Serva di Dio era tenuta in alto pregio a Fraciscio e molto più a Savogno. Avversarie non ne ebbe mai.
XCVI. So che il governo della Serva di Dio come vicedirettrice a Fraciscio delle Figlie di Maria fu ben accetto, tantoché - 558 -le varie frazioni della parrocchia la domandarono direttrice, benché la Serva di Dio si trovasse fuori dal centro della parrocchia. Ancora nello scorso agosto 1910, trovandomi a Fraciscio e Campodolcino, sentivami ripetere: « Oh quando la Caterina era direttrice delle Figlie di Maria, allora sì che le cose andavano bene! Quanti buoni esempi allora e quanta pietà! ».
XCVII. So che la Serva di Dio era tenuta in concetto di giovane oltre l’ordinario esemplare ed edificante, come già dissi. In Savogno ogni ceto di [XVI-4] persone ne aveva una vera venerazione. Contradizioni gravissime non ricordo, ma so che le sapeva eludere colla sua condotta tanto umile e prudente.




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Originale: terminavano.


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