Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Appunti Casa Provvidenza
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Appunti sulla storia della Casa di Provvidenza. Bozzetti (1910-1911)

BREVI CENNI STORICI INTORNO ALL’ISTITUTO ED ALLE OPERE DEI SERVI DELLA CARITÀ

Bozzetto 19. Lo studentato dei Servi della Carità

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Bozzetto 19.
Lo studentato dei Servi della Carità
[61] Non appena il don Guanella pose mano per radunare sacerdoti e cooperatori in aiuto alle opere sue, ben presto se ne avvide della necessità di scegliere tra i giovanetti orfani e comecchessia dotati di buone qualità, per iniziarli ad un corso di studi ecclesiastici per una parte, e per un’altra parte giovani di età anche matura perché in qualità di religiosi fratelli si applicassero in un probandato in esercizi di virtù e di carità in favore di tanti infelici e delle molteplici necessità degli stessi. Le prove si esperirono in vari modi e in riprove differenti, ma a stento si riusciva ad una regolare istituzione.
- 639 - Finalmente si accrebbe il numero dei sacerdoti Servi della Carità, si accrebbe anche un poco il numero degli studenti per una parte e degli allievi fratelli dall’altra parte. Allora fu che si poté istituire uno studentato regolare, dapprima nella Casa divina Provvidenza in Como, applicandovisi per l’insegnamento i sacerdoti della casa stessa e di altri fuori che si prestarono [62] caritativamente. Nel corrente anno poi, 1910-11, lo zelo di sua eccellenza monsignor Alfonso Archi, vescovo di Como, e la ­carità dei due seminari vescovili raccolsero per lo studio i ­nostri giovani aspiranti, i quali speriamo dalla provvidenza del Signore benedetti 87.
Faranno opera di merito quei sacerdoti parroci, i quali trovando vocazioni fra giovani parrocchiani che non forse per scarsezza di mezzi, per causa di avanzata età, per mancanza di direzione non trovano onde corrispondere alle chiamate del Signore, faranno, dico, opera di carità indirizzandoli alle case dei Servi della Carità, i quali godranno sempre di essere strumento di Provvidenza ai figli che loro manda la Provvidenza. Né sarà carità minore inviare altro personale di adulti fratelli laici per le opere sopra accennate.
Non è a dire quante sono le domande e quanto pressanti per avere un drappello dei nostri Servi in cura dei figli poveri e dei fanciulli che sfuggono [63] alla vigilanza ed alla direzione della Chiesa. Inutile aggiungere che la cura della gioventù è mezzo indispensabile per risaldare la fede del nostro paese, in cui è tanto minacciata dagli avversari nemici.











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p. 639
87Nell’originale segue l’annotazione: « (Notare che il seminario di Como l’anno prima ricevette i nostri teologi studenti) ».

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