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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Deposizione Bosatta
Lettura del testo
Deposizione sulla serva di Dio suor Chiara Bosatta (1912)
Temperanza
«
»
[- 686 -]
T
emperanza
LIX
. A quasi tutte queste
domande
credo
d’aver
dato
risposta
39
; qui
aggiungo
che la
Serva
di
Dio
era
solita
fuori di
pasto
di non
prendere
cibo
o
bevanda
di
sorta
, tra i
cibi
e le
frutta
preferiva
le
inferiori
; in
occasione
di
novene
o di
feste
speciali
era
solita
, per
[154r]
quanto le
fosse
consentito
, di
applicarsi
a
digiuni
e
mortificazioni
speciali
; in
generale
essa
rispecchiava
in se medesima lo
spirito
della
mortificazione
del
- 687 -
Signor
nostro
Gesù
Cristo
. La
Serva
di
Dio
era
poi così
astinente
anche dei
ristori
che per
avventura
le fossero
necessari
, che la
sorella
suor
Marcellina
doveva
spesso
avvisare
le
consorelle
dicendo
: « State
attente
alla
Dina
, perché essa è come una
bambina
: di suo
conto
ella
morrebbe
anzi che farsi innanzi a
chiedere
qualunque cosa ».
LX
.
a
) Oltre al già
detto
, qui
ricordo
che per le
strettezze
della
casa
capitava
alle
volte
, per
ospitare
quelli che
sopraggiungevano
, di
dover
cedere
i propri
letti
e le
suore
passare
la
notte
nel
solaio
; la
Serva
di
Dio
in ciò fare si
mostrava
la più
contenta
. Ho
pure
ascoltato
dalle
consorelle
che
suor
Chiara
era
solita
togliersi
per
tempissimo
dal
sonno
, nell’
intento
di
ascoltare
dove
suonasse
la
campana
per la
santa
Messa
, se in
parrocchia
o a
Sant’
Anna
[154v]
o alle Tre
Terre
, onde le
stamente
avvisare
le altre, oltre che per lo
spirito
di sua
mortificazione
.
b
) E quando, lungo la
malattia
, le
accadesse
di
indugiarsi
nel
sonno
,
rammaricandosene
per il
desiderio
di
vegliare
in
preghiera
esclamava
: « Oh che
dormigliona
sono stata! ». E poi
pregava
suor
Agnese
che quando la
vedesse
dormire
sì tanto, l’avesse a
risvegliare
.
p. 686
39
«
Interrogetur
: an
sciat
Servam
Dei
strenue
domasse
gustum
,
abstinendo
a
quovis
cibo
et
potu
extra
refectiones
;
eligendo
in
ferculis
minimam
ac
pejorem
partem
; non
comedendo
, nisi
obedientia
adstricta
,
fructus
,
hisce
vero
in
casibus
secernendo
deteriores
;
jejunando
et
poenitentias
alias
faciendo
occasione
novendialium
festorum
Domini
et
beatae
Virginis
Mariae
;
subtrahendo
industriose
levamina
sibi
infirmae
congruentia
, immo
necessarium
potum
, nisi quando illo
absolute
egisset
;
tolerando
,
tum
graviter
aegrotaret
, per
plures
horas
ardentem
sitim
, ut
jejuna
Communionem
susciperet
;
grato
animo
suscipiendo
quodcumque
Hospitii
paupertas
illi
praebebat
» (
f.
948r-v
).
«
»
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