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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Deposizione Bosatta
Lettura del testo
Deposizione sulla serva di Dio suor Chiara Bosatta (1912)
Fama di santità dopo la morte
«
»
[- 698 -]
F
ama di
santità
dopo
la
morte
LXXIV
.
a
)
So
che
dopo
la
morte
della
Serva
di
Dio
a
frotte
conveniva
la
gente
da
diversi
luoghi
nella
casa
parrocchiale
per
vegliare
la
salma
, e mi
ricordo
che le
persone
si
chiedevano
: «
Dobbiamo
dire
il
Requiem
o il
Gloria
? ». Fra le
persone
intervenute
in quella
circostanza
ne ho
sentito
io stesso alcune
dichiarare
che
ritenendo
elleno
la
Serva
di
Dio
già
beata
in
cielo
, la
supplicavano
perché a loro
intercedesse
le
grazie
che
desideravano
, alle quali io
rispondevo
: « Possiamo
ritenere
che essa sia già
salva
in
cielo
, ma non
dobbiamo
e non possiamo
prevenire
il
giudizio
della
Chiesa
».
b
) Ho già
risposto
testé.
c
) Ho già altra
volta
risposto
a tutto ciò.
d
) Ho
parimenti
risposto
58
.
LXXV
.
a
)
[166v]
Sì, per tutte e
singole
le
cose
che qui mi si
richiedono
59
. Oltre a ciò che ebbi a
dichiarare
in
passato
,
depongo
- 699 -
che la
fama
di
santità
della
Serva
di
Dio
venne sempre
crescendo
nell’
istituto
e fuori, e
cresce
tutt’
ora
: è
continuo
il
proporre
alle
suore
e
ricoverate
nella
casa
le
virtù
di lei in
esempio
, ancora
attualmente
sulla
tomba
della
Serva
di
Dio
si
svolgono
preghiere
dirette
ad
interceder
grazie
, a quando a quando
pervengono
alla
casa
offerte
in
denaro
perché si
preghi
la
Serva
di
Dio
a
intercedere
celesti
favori
. Quanto al
desiderio
e ai
voti
succrescenti
dei
fedeli
per la
beatificazione
della
Serva
di
Dio
,
depongo
che fui io stesso
indotto
dalla
fama
in cui
sapevo
tenuta
la
Serva
di
Dio
a
comporre
una
vita
di lei per la
comune
edificazione
, che fu
riveduta
e
pubblicata
col
concorso
del
sacerdote
D’
Antuono
di
Angri
, la quale poi ebbe un’altra
veste
ed
ampliamento
per
opera
della
signora
Maddalena
Albini
Crosta
.
Dappoi
io
presentai
una
copia
di queste due
vite
nelle
mani
del
padre
Claudio
[167r]
Benedetti
,
consultore
della
Sacra
Congregazione
dei
Riti
, in
occasione
della
approvazione
delle
Regole
dell’
istituto
‹
delle
Figlie
›
di
santa
Maria
della
Provvidenza
, e da quel
consultore
fui
spontaneamente
consigliato
a
promuovere
la
causa
di
beatificazione
; l’istesso
eminentissimo
cardinale
Ferrata
incoraggiò
questo
movimento
e si
offerì
per
essere
il
ponente
della
causa
di
beatificazione
. Ebbi eziandio a
conseguire
una
speciale
benedizione
del
sommo
pontefice
per
proseguire
la
detta
causa
.
b
)
Dichiaro
che a
suscitare
questa
fama
di
santità
della
Serva
di
Dio
non furono fatte né
conferenze
né altre
particolari
mosse
, né per
parte
mia né per
parte
di altri; essa fu ed è
unicamente
il
frutto
della
ampia
cognizione
che si ha delle
virtù
eroiche
della
Serva
di
Dio
.
LXXVI
. Non ho nulla da
togliere
né da
correggere
a quanto ho
fin
qui
dichiarato
,
rispondendo
con tutta
fedeltà
e
sincerità
. Solo voglio
aggiungere
, a sempre
meglio
confermare
la
fama
di
santità
della
Serva
di
Dio
di cui
feci
[167v]
ampia
deposizione
, che
so
e sono certo di
speciali
grazie
ottenute
in
straordinarie
guarigioni
, di alcuna delle quali io stesso fui
testimonio
.
Cito
il
fatto
della
guarigione
dell’
inferma
Giulia
Ferrari
,
ricoverata
nel nostro
Ospizio
Pio
x
in
Roma
, da una
enorme
ernia
ventrale
, che potrei all’
uopo
documentare
colle
dichiarazioni
originali
e della
guarita
e del suo
medico
curante
Sabatini
,
- 700 -
e di certa
Teresa
Proverbio
di
Ardenno
Masino
,
guarita
da una
grave
periostite
ad una
gamba
. Tutte queste
dichiarano
di aver
conseguita
la loro
insperata
guarigione
per
preghiere
fatte
espressamente
alla
Serva
di
Dio
suor
Chiara
.
p. 698
58
«
Interrogetur
: an
sciat
: [...]
b
)
cujus
loci
fuerint
concurrentes
in hac
occasione
ad
Hospitium
;
c
)
propositum
tunc
fuisse
ut e
corpore
Servae
Dei
extraheretur
cor
eius ad illud
asservandum
donec S.
Ecclesia
judicium
suum
pronuntiaverit
;
d)
a quo
propositio
praedicta
manaverit
» (
f.
952r
).
59
«
Interrogetur
: an
sciat
:
a)
supradictam
famam
sanctitatis
Servae
Dei in
instituto
et extra illud
permansisse
ac
crevisse
usque in
praesens
tempus
, ita ut
exhibeatur
Serva
Dei tamquam
exemplar
perfectionis
in
piis
Domibus
a
Divina
Providentia
vocatis
, et tamquam
sanctam
tenent
Servam
Dei
sorores
Divinae
Providentiae
, necnon ii omnes qui eam
noverunt
,
eamque
deprecantur
super
tumulum
suum ac
cupiunt
ut ad
gloriam
Dei et
aedificationem
fidelium
causa
introducatur
beatificationis
et
canonizationis
Servae
Dei
» (
f.
952r
).
«
»
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