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Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Le vie della Provvidenza
Lettura del testo
Le vie della provvidenza (1913-1914)
Articolo XXV. Mezzi di Provvidenza
«
»
[- 805 -]
Articolo
XXV
.
M
ezzi di
P
rovvidenza
[216]
La
massima
fondamentale
delle
opere
di
provviden
za
è di
accertarsi
che la
divina
provvidenza
voglia
da noi un’
opera
. Il
modo
di
accertarsi
è il
seguente
:
concepire
l’
idea
dell’
opera
,
seguirla
man
mano
finché l’
idea
si
chiarisca
in noi nelle sue
parti
, nella sua
formazione
, e
apparisca
agli
occhi
dell’
intelletto
ed agli
affetti
del
cuore
come
opera
compiuta
. Né
contenti
a ciò, nel
porre
mano
all’
opera
bisogna
essere
guar
dinghi
nel
cominciare
e farne un
esperimento
in
proporzio
ne che
persuada
l’
effettuazione
secondo
i
mezzi
che si possono
- 806 -
disporre
all’
atto
del
momento
. Si
disponga
l’
opera
così che da cosa
nasca
cosa e il
Signore
che vi
provveda
mano
ma
no.
Bisogna che in qualche
modo
almeno si
preveda
che i
superiori
si
diporteranno
almeno
passivamente
. Così
passo
a
passo
‹
ci
›
s’
incammina
. Si
aggiunge
pietra
a
pietra
all’
edifi
cio
finché
compiutolo
omai i
superiori
ne abbiano qualche
soddisfazione
.
Bisogna
riflettere
che i
superiori
devono
rispondere
dei loro
sudditi
, che hanno
dovere
e
diritto
di
vigilarne
i
passi
.
[217]
Bisogna avere la
virtù
od almeno la
persuasione
che non bisogna mai
dir
male
dei
superiori
, perché l’
autorità
bisogna
sostenerla
, e sarebbe
difetto
ed anche
colpa
diportarsi
per
mezzo
di
infiniti
lai
. Quando il
superiore
comandasse
decisamente
di
desistere
, allora si
sospenda
e si
preghi
sempre e si
faccia
pregare
perché il
Signore
illumini
il
superiore
intorno
ad un’
opera
che si
crede
di sua
volontà
.
I
mezzi
delle
persone
ed i
mezzi
materiali
.
Quanto ai
mezzi
materiali
bisogna
appoggiarsi
alla
promessa
del
Signore
: «
Cercate
prima di tutto il
regno
di
Dio
e la sua
giustizia
, e tutto il
resto
vi sarà
dato
come per
giunta
»
167
.
Ricordare
altresì la
parabola
del
granello
di
senapa
.
Parimenti
quanto alle
persone
bisogna
ricordare
il
conforto
che il
divin
Salvatore
dava
ai suoi
apostoli
: « Siete un
piccolo
gregge
, ma non vogliate
temere
, perché il vostro
Padre
celeste
si è
compiaciuto
di
darvi
un
regno
»
168
. E quale è questo
regno
? È il
regno
dei
cuori
. Quando
‹
c’
è
›
un
[218]
meschinello
che agli
occhi
del
mondo
è
privo
di
mezzi
ma
confidente
nel
Signore
, la
grazia
di
Dio
toccherà
i
cuori
e li
invierà
all’
aiuto
vostro.
Né in questo bisogna
prendere
le
misure
dal
giudizio
degli
uomini
, ma dalla
provvidenza
di
Dio
la quale è
padrona
di
scegliere
lei le
persone
, i
mezzi
ed i
modi
che
meglio
le saranno per
piacere
. Che
importa
a te che a
coltivare
il tuo
campo
il
Signore
ti
mandi
strumento
di
ferro
piuttosto
che uno d’
argento
o d’
oro
! Mentre
sai
che gli
strumenti
di
ferro
- 807 -
sono
perlopiù
i
meglio
adatti
. Il
Signore
,
dice
san
Paolo
che
sceglie
di
preferenza
infirma
mundi
169
, ossia le
persone
umi
li per
sapienza
, per
età
, per
vigoria
di
corpo
e di
spirito
, e
preferisce
infirma
mundi
di molta
povertà
ed anche di di
sistima
comune
;
infirma
mundi
, perché abbiamo a
persuaderci
che chi
opera
non siamo noi da noi, ma la
grazia
di
Dio
che per
somma
bontà
‹
si
›
degna
di
operare
nell’
uomo
, nell’
uomo
nel quale la
base
di ogni ben fare è
persuaso
che sia
Iddio
e lui il niente,
Dio
perfettissimo
e l’
uomo
pieno
di
difetti
.
[219]
Ne verranno
critiche
senza
misura
, ma il
Gersone
ne
avvisa
che le
parole
degli
uomini
sono
parole
d’una
piuma
che
vola
per l’
aere
e non d’una
pietra
che
cade
d’
alto
per
schiacciare
. Le
parole
né
feriscono
né
spaccano
le
pietre
.
p. 806
167
Mt
6, 33.
168
Lc
12, 32.
p. 807
169
1
Cor
1, 27,
ripetuto
nel
periodo
.
«
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