Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Le vie della Provvidenza
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Le vie della provvidenza (1913-1914)

Articolo XXVIII. ‹A Fratta Polesine›

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Articolo XXVIII.
A Fratta Polesine
La divina provvidenza si manifestò in modo ben visibile ed efficace nella diocesi di Adria e provincia di Rovigo. Certo Ferdinando Geremia, parroco di Villadose 174 si presentò in una sera di gennaio nella Pia Casa dei Poveri a Milano e perorò per l’accettazione di due pii sacerdoti caduti nella povertà, impotenti a muoversi. Furono ricevuti ed assistiti con rispetto e carità sino alla loro morte, che venne anni di poi. Questo fatto piacque tanto a sua eccellenza il vescovo Antonio Polin, che aprì le porte del suo seminario [223] in Rovigo nel quale poi furono educati e condotti al sacerdozio ben ventiquattro dei nostri chierici della Casa della divina Provvidenza.
Il medesimo parroco Geremia ne pose sottocchio l’acquisto di un grandioso palazzo in mezzo a vasti terreni per una casa di ricovero nel Polesine. Il reverendo arciprete Gian Battista Baroni offerì a tale scopo la somma di 10 mila lire e allora si fece acquisto di detta casa e terreno per il prezzo di forse 40 mila lire.
Il signor arciprete per avanzata età e per acciacchi di salute si fece dimissionario ed entrò nella casa di Fratta e si fece Servo della Carità ed ivi morì dopo alcuni anni assistito dalle suore e sacerdoti ivi in una lunga e penosa malattia. Lasciò testamento in favore della Casa, la quale poi ne tolse porzione per iniziare le fondamenta di San Giuseppe in Roma. Sua santità Leone xiii gli conferì la decorazione di Cameriere segreto che poi gli riconfermò il sommo pontefice papa Pio x.
La casa detta della Sacra Famiglia in Fratta Polesine venne modificata per introdurvi un vasto e devoto oratorio, per formare dei vasti dormitori da un rustico altissimo. E questo fu - 811 -dedicato al ricovero di orfanelle, ma più specialmente di deficienti offerte dai manicomi di Venezia. In alcune dipendenze separate di casa e di rustici coloni, si trassero vasti dormitori e locali varii per una settantina di poveri vecchi uomini presentati dai diversi comuni all’ingiro e da congregazioni di carità o da famiglie private.





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p. 810
174Nell’originale manca l’indicazione del toponimo, sostituita da punti di sospensione; anche per l’integrazione precedente cfr. Inizio e sviluppo della Casa della Divina Provvidenza - A Fratta Polesine, ne La Divina Provvidenza, Milano, gennaio-febbraio 1904, p. 10.

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