Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Leonardo Mazzucchi
L. Mazzucchi, Fragmenta
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Leonardo Mazzucchi FRAGMENTA VITAE ET DICTORUM SACERDOTIS ALOYSII GUANELLA (1912-1915)

XL 25 giugno 1915

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XL
25 giugno 1915
1. (Riferendosi alla festa di san Giovanni Battista).
a) Era la vigilia di san Giovanni Battista: verso sera, ­ragazzo di pochi anni, mi trovavo con la sorella Caterina sopra la mia casa di Fraciscio e mi divertivo con lei a riempire certi cavi o tazze nel masso con terra e acqua facendone una poltiglia e poi mi figuravo di distribuirla ai poveri dicendo: « Grandi, faremo così... ». [42] Ora che ho dei poveri... penso sempre a quel caso, che mi sta dinanzi chiaro chiaro...
b) A Campodolcino la festa di san Giovanni Battista è festum magnum: io avevo 5 o 6 o 7 anni, venni giù a Campodolcino per la Messa e trovai il cognato Guglielmo Sterlocchi che conversava sulla tristezza dei tempi con il pa’ Lorenzo. Guglielmo mi disse: « Luigi, vuoi i diavolotti? (specie di mentoni) ». C’erano attorno i banchi dei venditori di dolci e frutta. Me ne riempì un cartoccio. Mi trovai imbarazzato perché bisognava entrare in chiesa e avrei creduto irriverente nascondermeli in saccoccia ed entrare in chiesa così; sotto la casetta del cappellano c’era un ammasso di legna, mi mossi per nasconderveli quando sentii un battere secco e forte di mani: alzai gli occhi e vidi in alto, dove c’era l’ufficio comunale [43] (casino del parroco), ben distinto, un vecchietto che potrei dipingerlo o descrivere se fossi pittore o scrittore: statura mingherlina, capelli bianchi, faccia bruna, calzoni corti, calze di lana non tinta, faccia amorevole quasi in atto di domandarmi l’elemosina di quei confetti; io rimasi confuso e nascosi i dolci, rialzai gli occhi e il poveretto era scomparso. Lo riconosco, la cosa non mi fa onore, ma ero tanto piccolo e poi fui sorpreso: avrei dovuto darli. Ogni anno al ricorrere il giorno di san Giovanni Battista mi vien sempre in mente il fatto e vi penso e lo espongo volentieri così com’è. Visione? Io ne dichiaro la verità, voi dategli quel valore che credete. L’ho sempre distinto davanti alla mente.
- 1001 - 2. Osserva: « I preti compatrioti e quei di Como non mi hanno appoggiato [44] nelle mie opere ». Soggiunge tuttavia: « Mah! È Dio che ha permesso così, è volontà della Provvidenza; poi si sa: Nemo judex in causa propria ».
3. A proposito di incagli avuti a Roma e di prevenzioni e debolezze incontrate in persone di autorità, anche cardinali: « Si dice questo per la verità; del resto, tutto è provvidenziale ». Continua inculcando tutto il rispetto.

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