Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Cenni intorno alla vita di A. Succetti...
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CENNI INTORNO ALLA VITA DI ANNA SUCCETTI DELLA CONGREGAZIONE DI MARIA AUSILIATRICE

II. La famiglia cristiana

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II.

La famiglia cristiana3

  [11]L'abitazione della famiglia cristiana è casa ed è tempio nello stesso giorno. La fronte del padre e della madre è cinta da un'aureola di autorità. Al fianco è l'angelo del Signore che intima il precetto quarto del decalogo: "Onora il padre e la

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madre tua se vuoi vivere lungamente sulla terra4... Chi obbedisce ai superiori, obbedisce a Dio stesso". Nella famiglia cristiana i figli guardano rispettosi in volto ai genitori e su quella lor fronte leggono: "Propter Deum, per amor di Dio e perché Dio lo comanda conviene obbedire". Intanto è una gara di affetto nei genitori per comandare saviamente e precedere col buon esempio, nei figli per obbedire [12]più lietamente e prevenire i voleri dei parenti e pensare e volere come essi pensano e desiderano. La famiglia cristiana rassomiglia alla famiglia santissima di Gesù, di Maria, di Giuseppe. L'abitazion della famiglia è come la casa di Nazaret, ricovero pio e tempio benedetto.

  Di questa somiglianza è la famiglia di Giovanni Succetti, non altrimenti che molte famiglie nel villaggio di Savogno, che è fervido tuttavia nella pratica della santa religione. Ma nella famiglia di Giovanni era la figlia Anna, fanciulla visposetta e nondimeno di indole così ingenua e pia che già tutti l'ammiravano, e i genitori sovrat<t>utto. Questi nello incontrarla, quando veniva da chiesa dopo aver ricevuta la santissima Comunione, sentivansi balzare il cuore nel petto e nascondendo una lagrima furtiva sclamavano: "Ecco l'angioletto di casa nostra". Quando giovinetta scorgevanla giungere trafelante dalla campagna, [13]ripetevano: "Ecco il buon sostegno della vita nostra".

  Soleva dire la giovinetta Anna: "Il mio dovere è di piacere a Dio e poi ai genitori miei". Per piacere a Dio scrutava diligentemente le ispirazioni del cuore e rappresentavale al direttore della propria coscienza. Per non dispiacere ai parenti esplorava le intenzioni del loro cuore e operava prima di obbligarli a comandare. Che se rara volta fosse avvenuto che il comando dei genitori paresse contrastare al comando di Dio, allora Anna ergevasi in autorità, si faceva ardente nel volto, franca nella parola, e rappresentava che Iddio sovrat<t>utto s'ha d'aver nel cuore. Ma rasserenandosi ben presto faceva intendere che ella voleva amar Dio ed i parenti con tutte le forze dell'animo suo. Le minori sorelle traevansi dolcemente allo

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esempio di Anna ed avevanla in conto di seconda madre. Il timor del Signore guidò costantemente [14]la famiglia di Giovanni Succetti. Quanto cara è la famiglia cristiana! È cara come un'abitazione di giusti diletti al cielo. Il padre si guarda come a chi tien luogo di Dio. Alla madre si obbedisce5 come alla Madonna benedetta. Ed i figli vi sono come angioletti che giocondano la casa cristiana, la quale è tempio di divozione pia.





p. 280
3 Da qui riprende l'originale con la propria numerazione delle pagine. Il testo precedente è quello dell'ed. 1933, pp. 75-78; cfr. p. 278.



p. 281
4 Dt 5, 16.



p. 282
5 Originale: madre ci obbedisce; cfr. ed. 1933, p. 81.



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