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IN TEMPO SACRO FERVORINI PER OGNI GIORNO DELLA QUARESIMA XXV. Le piaghe del Salvatore sono fonti di ineffabile virtù |
XXV.
Le piaghe del Salvatore sono fonti
di ineffabile virtù
Attingerete acqua in gaudio dalle fonti del Salvatore.
1. [131]Agarre con il figlio Ismaele morivansi di sete raminghi sul deserto, quando l'angelo del Signore li fe' arrivare ad una fonte limpida. Oh come si dissetarono con gaudio i meschinelli! Così la Maddalena peccatrice, ritrovata la fonte di salvezza presso a Gesù, si prostrò con immensa soddisfazione a' piedi di lui. Sai tu come gode l'anima alla fonte della divina grazia? A quei rivi purissimi l'anima si lava se è macchiata da colpa, se è debole ingagliardisce, e intanto si disseta con godimento più lieto che quello del cervo assetato il quale ritrova una fonte.
2. [132]Anzitutto la grazia lava l'anima. Poniti avanti lo sguardo il generale degli assiri Naamano. Era fetido perché una piaga schifosa di lebbra copriva tutto il suo corpo, era
- 876 -debole perché appena si poteva reggere. Ma quando a nome di Dio il profeta Eliseo disse: "Va e lavati nel fiume Giordano", e che questi corse a bagnarsi, subito la scabbia gli cadde d'addosso, le carni del capitano ritornarono bianche e monde e Naamano riprese forza più che prima e ritornò a guidare gli eserciti del suo sovrano.
E cosiffatto è l'effetto della divina grazia nell'anima. Se tu fossi nel cuore appestato da piaghe di gravi colpe più che un lebbroso, la grazia del Signore è lavanda che ti purifica. E se la coscienza tua fosse nera come la pelle di un etiope, subito ella si fa candida più che la neve.
Per ottenere questo miracolo di grazia, basta solo che tu a guisa del prodigo riconosca almen le piaghe che ti ammorbano,[133] e che per guarire ti rechi al direttore dell'anima tua dicendogli con umiltà: "Purificatemi, o medico pietoso!". Il sacerdote in nome di Dio ti porge il bagno di salute nella fonte dei santi Sacramenti e tu ne esci non solo mondo, ma confortato validamente nelle forze.
3. Poi come pianta che è fecondata dalle acque, tu vieni ad operare frutti di opere santissime. Quanti frutti di benedizione non diedero già e Pelagia e Taide e tante peccatrici famose che poi si lavarono alla fonte dei Sacramenti! Hanno riempiuto il mondo di meraviglia con la soavità dei fiori di loro buon esempio e confortarono intere nazioni con frutti delle loro opere sante.
Quanti frutti di benedizione non diedero e Cipriano e Agostino e Girolamo e Ignazio, dopo che si accostarono alle fonti di grazia! Basti sol ricordare che essi soli furono sostegno [134]validissimo della Chiesa del Signore. Ah, non lascia<re> nemmen tu di ammirare la copia di sì bei frutti e di produrne in abbondanza nello stesso cuor tuo!
4. Proverai nel cuor un gaudio salutevolissimo. Perciocché la fonte della divina grazia smorza in te la sete cattiva delle passioni tristi e ti accende un desiderio della giustizia che ti fa beato. Domandalo ai giusti della terra. Questi quanto più bevono alla fonte della grazia, più ancora vogliono berne senza stancarsi mai. A queste fonti corrono veloci come i cerviattoli e guizzano lieti come i pesci sulle chiare onde.
- 877 - Non leggi tu di Luigi Gonzaga che doveva usare uno sforzo molto vivo quando, per obbedire al medico, avesse dovuto anche per poco momento distogliere il pensiero da Dio? Così è vero che i giusti in bere alla fonte della grazia non solo non provano difficoltà, ma ne sentono un godimento purissimo [135]che li attrae con viva forza. Sicché anche per questo fatto tu devi accostarti a quelle fonti sante e là dissetare l'anima tua.
5. Le fonti della divina grazia sgorgano dalle piaghe di Gesù crocefisso. Non vedi come scorrono amorevoli quelle fonti di grazia? Discendono dalla croce e poi percorrono in rivi su tutta la superficie della terra, e con dolce mormorio par che dicano ai miseri mortali: "Bevete a queste nostre acque e sarete non solo salvi ma santi".
Tu non hai dunque che ad inchinarti là. Prostrati a' piedi di Gesù, supplicalo a smorzare in te la sete delle turpi passioni. Accostati alle piaghe delle sue mani e pregalo a raddoppiar in te la sete di ogni opera buona. Finalmente, entra in ispirito nel costato di Gesù e poniti presso al cuore del Salvatore e non ti staccare un sol momento di là, perché trovandoti presso a quella [136]fonte di divina grazia tu sei felicissimo omai.
1. Le fonti della divina grazia hanno molteplice virtù.
3. E le fanno produrre frutti di ogni benedizione.
4. E la dissetano con gaudio purissimo.
5. Per ottenere in te medesimo effetti sì ammirabili, tu non hai che di accostarti alle piaghe del Salvatore.