Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Cenni intorno alla vita di A. Succetti...
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CENNI INTORNO ALLA VITA DI ANNA SUCCETTI DELLA CONGREGAZIONE DI MARIA AUSILIATRICE

V. La cerva assetata

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V.

La cerva assetata

  [23]La cerva assetata vuol la sua fonte. Ell'è irrequieta e salta su per balze o s'avvolge giù per dirupi, finché ha trovata la fonte e, scopertala, vi attinge il muso entro. Se intanto il pastore scaglia suoi sassi od il cacciatore le sue freccie, la cerva si lascia conficcare, ma non si stacca dalla corrente sospirata. La fonte di acqua viva è per l'anima fedele Gesù nel Santissimo Sacramento.

  Anna Succetti, stando ancor giovinetta, sentivasi bruciare in petto e dolevasi in cuor suo: "Gesù, che è l'amante degli uomini, perché non si alle anime che lo bramano? Io mi sento struggere di viva fiamma...". Ma non osava esternarsi.

Non si costumava comunicarsi frequentemente nella settimana

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ed ella vi s'accostava [24]il più spesso che poteva nelle domeniche e nelle feste dell'anno. Quando il Signore esaudì i desideri del cuore di lei, Anna7 fu invitata <ad> accostarsi alla Mensa degli angeli in ogni mattino, purché non fosse impedita dalle occupazioni del proprio stato. Ma per non perdere la consolazione di comunicarsi in ogni , sapeva essere industriosa con protrarre fino ad ora tarda di sera i lavori e levarsi8 per tempissimo al mattino. O quando altro espediente non le rimaneva che di star digiuna fin quasi al mezzodì, finalmente quasi la Maddalena che sospirava al suo Gesù intorno al sepolcro, Anna facevasi alla chiesa con tanta brama che ad accontentarla solo ed appieno bastava il diletto dell'anima sua, Gesù che è via, verità e vita9 ai viatori meschini quaggiù. E dimorando nella religione, Anna adoperava con singolar attenzione perché tutte le ore della vita sua [25]scorressero come in un apparecchio ed in un ringraziamento continuo alla santissima Comunione. Il cuore e la mente di lei erano in una azione perenne di lode allo Altissimo.

  Il divin Salvatore, amando i suoi, amolli maggiormente verso al<la> fine di sua carriera mortale10. Allora pregò: "Fate, o Padre santo, che i miei seguaci si amino fra loro come io amo voi e come voi amate me. Pegno di amor celeste infra gli uomini, lascio me stesso vero Dio e vero uomo nel Santissimo Sacramento... Chi mangia il mio Corpo e beve il Sangue mio avrà la vita eterna. Io vivo in colui che vive in me"11. Pio ix morendo scrisse al mondo cristiano questo testamento: "Lascio che tutti i fedeli, i quali hanno almeno un poco di buona volontà, si comunichino pure frequentemente. Il mondo sarà salvo quando molti fra' cristiani, congiungendosi a Gesù nel gran Sacramento,[26] pregheranno con viva fede Iddio buono che assiste alla sua Chiesa. Egli vi provvede in ogni tempo; in questo secolo nostro par che <la> sorregga a mezzo della

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piccola santità. Sia lode al cielo che, mentre oggidì sono scarsi i sacerdoti del Signore, pure moltiplicano le Comunioni frequenti tra i fedeli!".





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7 Originale: di lei, ed Anna.



8 Originale: lavarsi; cfr. ed. 1933, p. 90.



9 Cfr. Gv 14, 6.



10 Cfr. Gv 13, 1.



11 Cfr. Gv 17, 21.23; cfr. Gv 6, 54; cfr. Gv 14, 20.



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