Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Cenni intorno alla vita di A. Succetti...
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CENNI INTORNO ALLA VITA DI ANNA SUCCETTI DELLA CONGREGAZIONE DI MARIA AUSILIATRICE

XI. Suor Anna Succetti

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XI.

Suor Anna Succetti

  [51]Fu un giorno nel quale in Mornese una Figlia di Maria Ausiliatrice si levò molle di lagrime dal santo altare, si affrettò a sfogarsi nella propria cella, e ritornata nell'oratorio e trovatasi tutta sola dinanzi a Gesù sclamò: "Or io sono con voi, o mio Dio!". In dirlo baciò il velo che le scendeva sugli occhi e, vedutasi circondata dall'abito religioso, tolse a sospirare più vivamente verso a Gesù e stendevagli28 incontro le braccia e mormorava dolcemente: "Scemate, o Signore, la contentezza mia, perché io non merito tanto bene e sentomi morire". Di poi sclamò: "Fortunata me che or mi circondano tre angeli benedetti, il voto di castità, di povertà, di obbedienza. Io sono sicura omai. Spero che, morendo, Dio mi abbia pietà. Oh, [52]se potessi dalla cella volarmene al paradiso!". Intanto s'infocava in desiderio vivo di struggersi per Iddio, intanto bramava patire per porgere al Signore un attestato della sua riconoscenza. E inabissandosi nella considerazione del proprio nulla, lodava Dio dicendo: "Qual misericordia, o Signore, che in questo sacro ricinto abbiate chiamato ancor me meschina cotanto!".

  "Son del Signor mio -- sclamava Anna Succetti -- Addio mondo!". Ella pensava ai parenti, ma solo per raccomandarli a Dio. Scriveva loro di tempo in tempo, ma solo per dire poche parole e rassicurarli. Manifestava a tutti la sua viva contentezza. Gli affetti del cuor suo, dopo Dio e la Vergine, erano i superiori, era in ispecie don Bosco per il quale nutriva viva venerazione, erano le superiore29 le compagne, la casa di Maria Ausiliatrice in Mornese.

  Il cuore di Anna aspirava per fare [53]cose immense di gloria a Dio, ma poi riflettendo intorno alla propria indegnità, meravigliava che Dio l'avesse degnata della grazia della religione - 298 -e tendeva a nascondersi e reputarsi vile in tutto e spregevole. Ambiva l'ultimo posto alla mensa, al riposo, il posto più umile e faticoso al lavoro ed alle mansioni. Suor Anna Succetti udiva ripetersi continuo all'orecchio l'invito del divin Salvatore: "Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, tolga la croce e mi segua"30. Primo passo nella perfezione è rinnegare le inclinazioni del senso, secondo grado è portar il peso delle contraddizioni, terzo grado è incamminarsi lieto al sacrificio in croce. Oh quante volte Anna desiderava morire per essere con Dio! Dicevalo spesso: "L'unica cosa che consola e nobilita la suora di Maria Ausiliatrice è il martirio colla Vergine appiè della croce". Ed altra volta soggiungeva: "Quello che conforta a vivere quaggiù [54]è la carità fraterna.

Gesù prima di morire pregò: Fate, o Padre, che i miei seguaci s'amino come io amo voi e come voi amate me"31.

E conchiudeva: "S'altro bene migliore fosse stato, Gesù ce l'avrebbe donato! Ma non si trovando consolazione più efficace, noi amiamoci, o sorelle. Amiamoci e lodiamo il Signore".





p. 297
28 Originale: stendevale.



29 Originale: superiori; cfr. ed. 1933, p. 114.



p. 298
30 Mt 16, 24.



31 Cfr. Gv 17, 21.23.



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