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IN TEMPO SACRO FERVORINI PER OGNI GIORNO DELLA QUARESIMA XXXV. L'uomo paziente è migliore dell'uomo forte |
XXXV.
L'uomo paziente è migliore dell'uomo forte, e colui che domina il suo spirito è espugnatore di città.
Prov<erbi> 1672
1. [185]Poniti dinanzi allo sguardo due quadri di persone che lavorano. Nell'una rappresentazione tu hai un padre attento, un maestro paziente, un parroco vigile, che non si alterano mai, ma sono modelli di pazienza in lavorare in tutti i giorni della loro vita. Nell'altra parte tu hai altri che sono egualmente padri, maestri o pastori, i quali mostrano gagliardia d'animo e provano di voler fare più cose di fortezza. Orbene ambedue questi gruppi di gente saranno lodevoli, ma certo è che i pazienti sono i più forti perché sono assaliti dal [186]leone della forza eppur non rifuggono. Intanto si esercitano in fatica e ingagliardiscono le proprie forze.
La Sapienza prende a lodare altamente la donna che è attenta agli uffici di casa, che sa ben maneggiare il fuso, che sa spender bene le ore di sera, che dirige i figli e i servi, e in tutto che si mostra diligente e operosa. Tal donna si chiama forte e chi l'ha in casa ha per sé un tesoro di inestimabile valore73.
Come scorgi qui, tu medesimo puoi esser forte con essere molto paziente. Su, che tardi a munirti di una virtù che ti rende magnanimo?
2. Dirai che quando la virtù è nello esercitarsi con pazienza negli ufficii del proprio stato, allora quasi più sarà
- 901 -alcuno che voglia lasciar la casa per assumersi le imprese di reggitore, di predicatore, o di missionario, o di apostolo.
Ma ti rispondo subito che anzi il predicatore e l'apostolo che escono in [187]campo, e che innanzi ad entrare in combattimento con altri hanno vinte le passioni proprie, questi sono gloriosi al pari del soldato che entra ricco di palme. Che se intorno avrà altresì qualche fumo di vanagloria, che è come la polvere che si contrae sui campi della vittoria, basta che se ne scuota e così egli è glorioso come il paziente, come lui è vittorioso. Che se costui siede per convertire altrui e poi che trascuri di domare le proprie ree tendenze, allora qual dubbio che egli è le mille miglia lontano dalla fortezza del cristianello semplice, lungi assai dalla pazienza della umil donna di casa? Davide, quando potendo uccidere Saulle che gli tramava di continuo alla vita, eppure che gli perdonò, fu certo più glorioso che nel giorno in cui forte vinse sui campi di Siria.
3. Sicché, come ben scorgi, l'impegno tuo dev'essere di vincere le passioni tue. Un padre è potente quando intorno [188]a sé ha concordi i figli, un sovrano è forte quando sa soggiogare ogni ribelle che osi avanzarsi. E come è difficile che in ogni famiglia ancor ben regolata un membro non abbia poco o tanto a ribellarsi, come nemmen è possibile che un sovrano viva lunghi anni senza esser disgustato dalla disubbidienza di un suddito, così appena è possibile che tu viva un tempo considerevole senza provar in te la guerra più o meno accesa delle passioni. Tu allora rintuzza le avversarie, mortificale e fa che non potendo affatto essere sradicate, almeno sieno castigate sino alla fine. Quest'è il modo di assicurare la vittoria di fortezza di cui si è parlato fin qui.
1. L'uomo paziente è migliore dell'uomo forte.
2. La fortezza tua dev'essere in combattere tuttodì le ree inclinazioni.
3. E non desistere sino alla fine.