Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Un saluto alla Immacolata di Lourdes...
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UN SALUTO ALLA IMMACOLATA DI LOURDES IN OGNI GIORNO DEL MESE MARIANO

Vigesimoterzo giorno Intorno al nostro paradiso in terra

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Vigesimoterzo giorno

Intorno al nostro paradiso in terra

  [146]"La Vergine immacolata è apparsa , sopra quella roccia e dentro in quella grotta. Che godimento! Io Bernardina, la meschinella figlia di Soubirous Francesco, mi pareva ad ogni fiata di sentirne una giocondità di paradiso... e le turme di popolo esultavano parimenti di gioia inenarrabile... Oh, se quella roccia sarà coperta di un tempio santo! E se quella grotta sarà inclusa entro alle pareti di un santuario divoto!... Oh, se Gesù nel suo Sacramento augustissimo <si> degnerà di abitare costantemente qua!... Io appena posso in qualche modo e da lungi scorgere le moltitudini che per sempre si succederanno per provvedersi da questo luogo santo il pane della vita, la guida del paradiso beato. O tempio, o paradiso mio, quando ti vedrò, quando ti godrò?...".

  [147]E come Bernardina, il parroco Peyramale colla sua gran fede squarciava le nubi, vedeva entro il paradiso dei santi. Quel cuore sacerdotale del parroco di Lourdes conversava confidenzialmente colla Vergine immacolata e le ripeteva: "Nevvero, o Madre santa, nevvero che voi siete la mamma nostra, e noi i vostri figli meschinelli che desiderano di erigere a voi un santuario nel luogo dell'apparizione vostra? Voi siete benigna e potente. Or non è dubbio che come vi degnaste comparire in persona, tanto più vi degnerete inviarne i mezzi per l'erezione del tempio di benedizione. Noi non ne dubitiamo punto punto".

  Intanto monsig<nor> Peyramale venne sopra <il> luogo della grotta. Una commissione di ingegneri gli porsero un discreto modello di un tempio che avrebbe costato da cento a dugento mila lire. Al che rispose il parroco di Lourdes: "Io ve ne ringrazio di questa vostra attenzione, ma non centomila lire solamente, ma dieci volte centomila, e [148]poi dieci volte ancora centomila franchi noi disponiamo per il tempio dell'apparizione. Non dubitiamone. La Immacolata di Lourdes è la Vergine di tutta Europa... Che dico di tutta Europa? Ell'è di già

 - 1117 -l'Immacolata del mondo universo e lei, la Vergine santa, seguirà <ad> impartire tante grazie che i suoi favoriti, per riconoscenza, porteranno a manate l'oro e l'argento per la costruzione del santuario benedetto". Disse il Peyramale, e tosto diè opera alla poderosa impresa.

  Era il 4 aprile 1864 e monsignor Laurence, il vescovo di Tarbes, accompagnato da quattrocento sacerdoti e da turbe innumerevoli di fedeli, si fecero riverenti entro alla grotta ed ivi inaugurarono il tempio santo collocando l'im<m>agine della Vergine immacolata scolpita in marmo bianco di Carrara. Pregò poi il vescovo illustrissimo: "Vergine immacolata, siatela voi la buona guardiana di questo luogo santo. Da questa spelonca, quasi [149]da una Betlemme novella, deh voi benedite a tutta la terra! Il Signore nel suo santo Vangelo l'ha protestato che quando molti si uniscono a pregare d'un cuore e di un'anima sola Gesù Cristo viene a stare in mezzo a quelli per esaudirli12. Benedetto sia il Signore per sempre!".

  La preghiera del vescovo, del parroco, della figlia Soubirous, commista alle supplicazioni dei sacerdoti e dei fedeli, ottenne, come vedremo, l'erezione di un tempio maestoso, che elevando fino all'alto le sue maestose cupole è per dire a tutti: "Accorrete pure da tutte <le> parti della terra, che il luogo delle misericordie di Maria è questo santuario fortunato... Accorrete tutti, ché questa è divenuta chiesa santa, abitazione del padre nostro Gesù Cristo salvatore. Eccolo il padre!... E il paradiso in terra nostra eccolo omai! Il tempio della Immacolata di Lourdes è il sacrosanto tabernacolo del Signore".

esempio

  [150]Francesca Puilhès, giovine Figlia di Maria, ascoltiamola come ci narra una grazia di guarigione ottenuta in suo favore.

 - 1118 -  "Sono meschinella... vivo dell'arte mia... ma fui inferma, ahi lassa!, da lunga pezza. Paros<s>ismi frequenti, dolorosi, spesso convulsivi, mi tennero già crocifissa da quattro mesi... Son Figlia di Maria, quest'è il mio più caro conforto... Ma intanto la Vergine desolata mi volle a parte de' suoi dolori. Io non ne poteva più. Pregava così:

  -- Se più a lungo devo patire, e voi, Vergine immacolata, aggiungetemi della grazia vostra... Ma è meglio che io me ne muoia per essere alfin con Dio... I miei genitori pure sarebbero sollevati dai disagi che io loro accagiono... Una delle due: o la guarigione o la morte, ché io non ne posso più.

  Ed ecco due suore di Carcassona che in passare odono questi lamenti. [151]Quasi angeli di conforto rassicurarono con dirmi:

  -- Noi vi manderemo una boccetta dell'acqua di Lourdes, voi ne berrete e sarete guarita.

  Intanto io sollecitava con dire:

  -- Riferite a suor Teresa che affretti il rimedio della Madonna.

  Questo mi giunse poco stante, ed io assunsi di quell'acqua e parmi peggiorassi... mi provai <ad> inghiottirne altro sorso, ma pareami morirmi omai... Allora accostai la boccetta alle labbra e me la strinsi alle guancie sospirando:

  -- Eccolo il rimedio mio, ei mi guarirà!...

  In gemere così entrai in sopore... Ma svegliatami poscia, tosto ho gridato:

  -- Oh, chi mi acqua a bere? Sono riarsa!... Datemi l'acqua di Lourdes!

  Bevetti a gran sorsi e indi sclamai:

  -- Son guarita, o mamma, son guarita!

  E risalutava tutti <quelli> che venivano <a> visitarmi con dire:

  -- Son guarita, son guarita! Or ditelo ad ognuno che mi aiuti a ringraziarne la Vergine benedetta.

  Il medico mio crollava il capo, ma io gli soggiunsi:

  -- Se più non ricadrò, [152]voi crederete alla grazia?

  Ed ei mi rispose che sì. Or volge un lungo spazio di tempo, né più ho sofferto male di sorta. Io sono, perché tutti

 - 1119 -il sappiano, Figlia di Maria nella parrocchia di Maquens, figlia riconoscente alla Vergine immacolata".

orazione

  Vergine immacolata, che tutti vi lodino e vi benedicano! Perocché disponendo mercé l'intercessione vostra i cuori dei fedeli ad erigere un santuario a vostro nome, voi ivi fissate la sede più speciale delle vostre benedizioni. Oh quanti gemiti di suppliche, di ringraziamento, di affetto dal santuario di un tempio santo! Quante lagrime di dolore e di consolazione! Sono il linguaggio dei pellegrini in questa valle di lagrime, i quali da un'anticamera terrestre di paradiso gemono di brama per giungere allo ingresso del paradiso celeste.

ossequio

  [153]In compagnia della Vergine immacolata farò una santa Comunione in ispirito alla grotta di Lourdes.

giaculatoria

  Santa Maria, soccorrete ai miseri!





p. 1117
12 Cfr. Mt 18, 20.



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