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NEL MESE DEL FERVORE UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DEL SACRO CUORE Trigesimo giorno Il Cuore di Gesù alla destra dell'eterno Padre |
Non dimentica<re> il beneficio del pagatore, perché egli per te diede l'anima sua.
1. [217]Vincenzo di Paoli venuto alle carceri di Caienna trovò un povero uomo il quale testé era stato condannato a tre anni di carcere duro. Il pio sacerdote ne fu sì commosso che subito si presentò al giudice e disse: "Siate contento che io in persona compia la prigionia di costui che tanto mi strazia il cuore di pietà". Intanto Vincenzo fu esaudito e rimase là per tutto lo spazio di anni tre e pose in libertà il detenuto.
- 1273 - Ricorda ora che tu per le tue vere iniquità ti meritasti forse più che una volta la carcere d'inferno, ma Gesù Cristo per lo spazio di trentatré lunghissimi anni sostenne per te. Ora Gesù è in cielo ed è glorioso, ma ancora continua <a> presentare a Dio il merito di tante sue piaghe, la soddisfazione di tanto sangue sparso e intanto dice: "Padre, perdonate, Padre, perdonate agli uomini i loro falli". Che ti sembra?[218] Sulla terra hai trovato a tuo favore un mallevadore cotanto generoso? Sia tu dunque riconoscente al Redentore divino che ha soddisfatto per le colpe tue.
2. Figurati che tu medesimo vecchio o infermo cronico, impotente a guadagnarti mai più un soldo, giaccia omai in una segreta a scontare con la prigionia la pena di tanti debiti contratti. Se allora un amico verace viene a pagar per te e ti dica: "Sorgi, che tu sei sicuro omai!", io credo che tu saluteresti questo benefattore con affetto, come fece Pietro apostolo quando dall'angelo fu liberato dalla carcere di Gerusalemme.
Ma questa vera grazia, che il più delle volte è vano sperare dagli uomini in terra, è grazia che Gesù ti ha elargito con misericordia purissima dal cielo. Dimmelo tu, che cosa avrebbe potuto aspettarsi Gesù Cristo da te dopo aver pagato a prò tuo un prezzo sì enorme? Ma se sei uomo e non fiera, riconosci il tuo Salvatore e protestagli almeno il buon affetto del cuor tuo.
Intanto che Gesù in cielo offre allo Eterno il prezzo del sangue suo, il Padre ne esulta e lo Spirito ne gode e [219]tutto il paradiso de' santi ne tripudia. Ed or che sarebbe se tu solo restassi indifferente? Sclama che la carità del Cuore di Gesù è pietà altissima che ti induce a gemere.
3. Si trova talora ancor fra gli uomini uno il quale, potendo con una lira redimere uno schiavo misero, pure dona subito senza numerare una manata62 d'oro. Questo indica che la liberazione di quel servo gli è carissima.
Gesù con l'offerta di una lagrima poteva redimere tutti gli
- 1274 -uomini, chi ne dubita? Eppur ne diede tante. Con una goccia del suo sangue divino poteva già generosamente offrire il prezzo della salute di tutte le anime, nessuno è che l'ignora. Eppure Gesù Cristo donò tutto il sangue suo. Lo diede per la gioia che avrebbe provato quando, sedendo alla destra del Padre, avrebbe potuto dire: "Ecco, o Padre, voi comandaste ed io ho obbedito. L'avete desiderato che io le ritornassi a voi le anime de' vostri figli, ed io ve le riconduco adesso con il sacrificio di tutto il sangue mio".
E tu ancor non trasecoli a tanta prova di amore? Meravigliati, meravigliati che Gesù Cristo fino a sì alto punto abbia amata l'anima tua.
4. [220]Maddalena63, mentre si faceva a considerare a<i> piè del crocefisso tanto amore del suo Redentore, diceva: "Gesù, che io possa parimenti patire ovvero morire per amor vostro". Più volte si faceva con una torcia accesa nella destra e con una secchia d'acqua nella sinistra a percorrere i corridoi del suo convento gridando: "Vorrei con questa fiamma accendere il cuor di tutti ad amare Gesù, e con questo vaso d'acqua vorrei estinguere il fuoco delle ire e delle vendette, vorrei smorzare tutte le fiamme di impurità".
Altra volta si affrettava Maddalena a suonare la campana del suo convento e intanto come un'estatica sclamava: "Possibile è veder Gesù che è sì poco amato e poi starsi tranquilli? Io voglio che tutti vengano per amare Gesù. Non ha egli per eccesso di dilezione dato il sangue suo per la salute delle anime?".
Chi ha cuor dabbene conserva riconoscenza. Chi ha cuore tristo risponde con ingratitudini e fugge la persona del benefattore per non esser costretto a dirgli almeno per una volta: "Voi mi avete salvato ed io vi ringrazio". Tu che cuore hai? [221]Hai cuore di cristiano affettuoso ovvero di cristiano crudo?
- 1275 - 5. Il mondo dopo tanto tempo rimane ancora adesso attonito allo affetto di Damone, il quale vedendo l'amico suo Pitia condannato già a morte, egli si affrettò in sudore e fu in tempo per morire lui e salvare la vita allo amico. Tu hai veduto Gesù Cristo affrettarsi al Calvario a morire per te. Lo riguardi adesso da questa bassa terra lassù nel paradiso, che a favor tuo ancora in oggi offre al Padre i meriti della sua passione, e tu non ti commuovi?
Francesco d'Assisi in riflettervi piangeva lui e faceva piangere gli stessi macigni. E tu avrai occhi per commuoverti a vista della pietà di un uomo, e non <ne> avrai tanto per ammirare la pietà di Gesù, Dio Uomo? Leva lo sguardo in alto e supplica con sospiro gemente: "O Gesù che mi avete salvato con sì alto prezzo, abbiate pietà di me. Dolce Cuore del mio Gesù, fa che io ti ami sempre più". In dirlo ama il tuo Salvatore come sollecitamente sono per dirti.
Pietro apostolo aveva già pellegrinato [222]per evangelizzare la terra ed ora trovavasi a Roma, quando alto si fe' udire il terrore della persecuzione di Nerone. Parve a Pietro che fuggendo da Roma avrebbe ancor salvata la vita per adoperarla in prò di più altri. Ma nella prossima notte gli comparve il divin Redentore, il quale strascinando il tronco di croce mostrava di ascendere ancora al Calvario. "Dove andate, o divin Maestro?", sclamò attonito Pietro. E Gesù a lui: "Vado al monte Golgota io stesso altra volta, perché sfuggi di salirvi tu". Pietro soggiunse allora con forza di affetto: "Croce santa del mio Signore e Salvatore, vieni che io t'abbraccio. Sia tu pure l'altare sul quale sacrifichi per il mio Dio la vita mia". Allo indomani il principe degli apostoli saliva il monte Gianicolo e offeriva con giubilo le sue mani ed i suoi piedi per essere affisso ad un legno di croce.
- 1276 -orazione
O Gesù, le colpe di superbia le ho commesse io. Io ho consumate le iniquità del senso. A me si dovevano le carceri, a me gli schiaffi, a me tante battiture. [223]Le flagellazioni e la croce si dovevano tutte per i miei peccati. E voi, o Gesù, mi avete usata misericordia. Come <non> poteva io pagar il debito di tanta malizia, e voi, o Gesù, siete entrato mallevadore e avete soddisfatto con sovrabbondanza. Gesù mio, voi mi avete ricomperato ed io voglio esser tutta creatura vostra. Abbiate pietà di me pietà, dico, di me che voi, o Gesù, avete redento con il sangue vostro.
1. Ricorda, o fratello, che Gesù diede il prezzo per la salute dell'anima tua.
2. Se Gesù non veniva, chi ti avrebbe liberato mai?
3. Ricorda che Gesù potendo redimerti con una lagrima diede il sangue suo.
4. E tu non ti struggi a tante prove di affetto?
5. Ricorda che Gesù è morto per te e poi tienti se puoi da scoppiare in pianto dirotto.
6. Désolati anche tu come Pietro apostolo.