Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Le glorie del pontificato...
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LE GLORIE DEL PONTIFICATO DA ADAMO AL GIUBILEO SACERDOTALE DI SUA SANTITÀ IL PONTEFICE LEONE XIII

XXV. Il pontificato nel Mille

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[- 1011 -]

XXV.

Il pontificato nel Mille

  [83] I progressisti nostri seguono per insulto <a> chiamare secolo di ferro questo del decimo. Ma qual meraviglia? Dessi che sono o gli amici od i seguaci dell'Enfantin, il quale nel 1841 spacciavasi dio del mondo e l'anima incarnata di tutte le generazioni, proprio come a quest'epoca del Mille il califfo turco Hakem professava che l'anima di Adamo e di tutti i suoi discendenti si era incarnata in Alì e per esso in se medesimo, Hakem, il signore universale.

- 1012 -  Or com'è possibile che un secolo materiale lodi un secolo di fede? Nel Mille era comune in Europa la credenza che un principe non poteva comandare se non era cristiano. Però i popoli movevano incessanti preghiere per il proprio re. I pontefici ed i vescovi curavano sovrat<t>utto che i sovrani addivenissero il buon modello di virtù ai loro popoli. "Salva la tua anima! Salva la tua anima!", gridava san Nilo all'imperatore Ottone. Mercé le preghiere della Chiesa e la cooperazione propria, Enrico imperator di Germania divenne santo. In morire presentò Cunegonda, la propria sposa, ai parenti della stessa dicendo: "Vergine me la deste e vergine ve la riconsegno". E Cunegonda ripassò al monastero e divenne pur santa.

  [84] Stefano re d'Ungheria fu gran santo, e santo divenne Emerico, il figlio che gli succedé nel trono. Nella Inghilterra il re Edoardo raggiunse la santità in amministrare piamente i sudditi ed in aver cura dei più poverelli. I polacchi privi del proprio re domandaronlo con grandi istanze al pontefice e ottennero che Casimiro, lasciato il convento, li amministrasse. Ora Casimiro divenne santo alla sua volta. San Canuto in quest'epoca fu re in Danimarca e assegnò alla Svezia un santo, il re Olao.

  In Italia le città di Genova, di Pavia, di Pisa, di Milano, di Como accadde che invocassero l'aiuto di Guglielmo il duca di Aquitania contro i propri pastori. Ma il duca si rifiutò sclamando: "Mi guardi il cielo! Ché i vescovi sono i ministri di Dio e i giudici del popolo".

  In quest'epoca si determinarono taluni giorni nella settimana e talune epoche nell'anno, dette pace di Dio e tregua di Dio, in cui si cessava da ogni vessazione da tutti. Il pontefice san Leone ix sempre circondato da cilizii pregava e si interponeva per la pace universale.

  Quando legati da Costantinopoli giungono a Roma per impetrare dal pontefice che al proprio vescovo si desse il titolo di patriarca universale, tutta Europa inorridisce e gridano: "Addietro, Satanassi! Addietro! Un sol Dio è ed un sol papa! Santo padre, custodite la vostra autorità!"

  Un monaco, Guido d'Arezzo, s'accosta riverente al pontefice - 1013 -Giovanni xix e gli fa intendere la graduazione di sette note musicali. "Lode a Dio -- rispose[85] il pontefice -- che nel tempio santo echeggieranno armonici gli inni allo Altissimo!"

  Nel Mille furono riconstrutti i templi santi. Le chiese di quest'epoca si innalzano come un'immensa poesia e quale un prodigio di architettura. Nella facciata è descritta la storia dell'Antico e del Nuovo Testamento. Le torri del tetto si elevano al cielo, le campane son come la voce di Dio, le guglie ti rapiscono. L'altezza delle volte è tale che al confronto ti sembrano topaie le case dei grandi. Una selva di colonne da terra ti pare che <a>scendano al cielo e ridiscendano a recarti i beni di lassù. Le finestre colorate ti rappresentano i misteri di Gesù e della Vergine. Nell'altare santo è l'unità di Dio. Gli architetti non vi scolpiscono il proprio nome perché la gloria si deve a Dio solo. I vescovi ed i principi supplicano con alte istanze d'essere poi sepolti sotto al pavimento dei templi per essere calpestati dai piedi delle plebi che cercarono <di> guidare a salute.

  Quanta fede e quanta umiltà! E' la fede di san Gottardo103 che intimava al forte Gontiero104: "Scegli dei due, o il convento ovvero l'inferno..." e di nuovo: "O la sommissione nel convento o l'inferno". E' la fede di sant'Odilone che in tempo di carestia trovando in convento ancora un frustolo di pane gridava: "Ubi est charitas?"  La fede inspirava san Domenico Loricato a non ber vino giammai e non mangiar carnivivande cotte e durarla a piedi scalzi nel rigido inverno, recando sempre una camicia a maglie d'ortiche e flagellandosi quando con verghe e quando con nervi. La fede in quest'epoca del Mille dirigeva migliaia [86] a migliaia in divotissimi pellegrinaggi i fedeli in visita di Terra Santa.

  Eppoi si avrà fronte tuttavia ad insultare al secolo x chiamandolo un secolo di barbarie? Il pontificato di Roma cristiana - 1014 -è sempre faro alle genti, perocché il pontefice romano è il Vicario vero del vero Figliuol di Dio, Gesù Cristo, che è la vera via, la verità e la vita105.





p. 1013
103 In Rohrbacher VII, p. 340: «Godeardo».



104 Originale: Guntiero; cfr. Rohrbacher VII, p. 340.



p. 1014
105 Cfr. Gv 14, 6.



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