Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Le glorie del pontificato...
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LE GLORIE DEL PONTIFICATO DA ADAMO AL GIUBILEO SACERDOTALE DI SUA SANTITÀ IL PONTEFICE LEONE XIII

XXVIII. La Chiesa di Gesù Cristo sta

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XXVIII.

La Chiesa di Gesù Cristo sta

  Nel 1500, in cui i governi d'Europa erano più turchi che cristiani e Francesco i di Francia che manifestamente aveva invocato l'intervento dei musulmani, credevano allora i potenti del mondo di farla finita con la Chiesa di Gesù Cristo. Illusi! Illusi! Ignoraste tuttavia che la Chiesa di Gesù Cristo sta?

  Giulio ii pontefice sommo, adunato il Concilio Laterano, rassicura il mondo cristiano con dire: "Il Signore è il mio aiuto, io non temo ciò che mi farà l'uomo"121. In dire regola l'elezione del pontefice e la persona degli ufficii della Santa Sede.

  Leone x gli tien dietro con studio accuratissimo e trova altresì il tempo per adunare in copia codici preziosissimi da tutte le parti del mondo per arric<c>hire la Biblioteca vaticana. Leone x è pontefice [94] sommo e patrocinatore insigne dei letterati e degli artisti. Nicasio di Voerd a Malines e Carlo Fernand122, c<i>echi ambedue, mercé dell'esercizio raggiungono eglino stessi la sapienza di Didimo d'Alessandria.

  "La moltitudine dei sapienti è salute del mondo"123, dice il Signore. In Europa ciascun sovrano di popolo come un Maometto si pretendeva con dire: "Lo Stato sono io, l'Europa sono io, il mondo sono io, il tutto sono io. Il mio interesse è legge suprema, per giungere al mio intento tutti i mezzi sono buoni".

  E la Chiesa a confondere le voci dei superbi parlò nel sacrosanto Concilio di Trento che, apertosi ai 13 dicembre del 1545, fu conchiuso addì 4 dicembre 1563124, piangendone di - 1021 -consolazione quei padri venerandi. I pontefici sommi Paolo iii, Giulio iii, Marcello ii, Paolo iv e Pio iv, colla preghiera e coll'opera condussero a santo termine le discussioni del generale concilio, che alla sua volta gettò sprazzi di vivissima luce e scintille di divina carità in cuore ai cristiani del mondo tutto.

  Sorgono in copia i santi della Chiesa, personaggi eroici di sapienza e di virtù.

  Un uomo zoppo, Ignazio, giunge da Palestina e istituisce l'ordine religioso che si chiama dei padri della Compagnia di Gesù, ai quali porge queste buone regole a ben discernere: "Buon pensante in materia di religione è chi rinuncia al proprio giudizio, chi loda la Confessione, la Comunione, lo stato religioso, la continenza, le astinenze, i decreti pontifici. E' a creder bene parimenti di quei che lodano l'amor figliale, che parla<no> poco della predestinazione".

  I discepoli di sant'Ignazio percorrono l'Alemagna [95] predicando col rosario al collo e ottengono strepitose conversioni. Il beato Canisio è salutato come la gioia di quei popoli settentrionali.

  Sant'Ignazio in aiuto dei popoli del Nord istituisce in Roma il Collegio germanico, che poi dona alla Chiesa in breve un pontefice sommo, Gregorio xv, sei elettori del santo romano impero, 24 cardinali, 21 arcivescovi, 221 vescovi, 11 martiri e confessori insigni della fede in copia. Né contento a ciò, Ignazio fonda il Collegio romano od universale che aduna almeno tremila scolari, e si parte da questo mondo dicendo: "Io sono un servo inutile"125.

  Di questo tempo santa Teresa edifica la Spagna e il mondo cristiano con la riforma dei carmelitani e con la sapienza dei suoi libri. Il Gersone scrive l'ammirando suo libro della Imitazione di Gesù Cristo, mentre san Girolamo Emiliani, san Giovanni di Dio, sant'Angela Merici126 arric<c>hiscono di fervide istituzioni religiose la Chiesa del divino Salvatore.

- 1022 -  Sono ascritti di quest'epoca nell'albo di santità la beata Giovanna Scopello, il beato Antonio d'Amandola, il beato Gonzalvo, la beata Catterina da Pallanza, il ven<erabile> Andrea di Monreale, san Giovanni di Saagun, la ven<erabile> Veronica di Milano, santa Catterina da Genova, crocefissa alla croce del Salvator suo.

  San Gaetano da Tiene, san Pietro d'Alcantara, la beata Luigia Albertone127, la beata Catterina Mattei, la beata Stefania128 da Orzinovi e san Tomaso da Villanova risplendono come modelli di virtù santa.

  [96] San Francesco Saverio, implorata la benedizione del suo patriarca Ignazio, si rivolge all'oriente e in 10 anni di tempo percorre in cammino in circonferenza di cinque volte intorno alla terra e battezza di sua mano dugentomila infedeli.

  San Filippo Neri vorrebbe raggiungerlo, ma si sente rispondere: "La tua India è Roma". Or qui si rimane e istituisce gli oratori festivi per educarvi i giovanetti, fonda l'Ospedale e la Confraternita della santissima Trinità, che nel giubileo del 1600 raccolse poco meno che centomila pellegrini. A Roma si incontra con san Felice da Cantalice e col beato Raineri129.

  In Olanda 19 discepoli di san Francesco raccolgono la palma del martire. Il beato Simone, il ven<erabile> Nicola, san Pasquale Baylon, san Sebastiano, il beato Serafino, san Francesco Caracciolo si affrettano come avidi in guadagno di umiltà e di patimenti.

  San Carlo Borromeo a Milano lavora come un apostolo e scrive libri come un dottore di santa Chiesa. Ei porge la prima Comunione al Gonzaga che poi morendo a 21 anni è salutato protettore della gioventù.

  San Giovan della Croce, il beato Giovan d'Avila, il beato Bartolomeo dei Martiri, santa Maria Maddalena dei Pazzi, santa Catterina Ricci, sant'Andrea Avellino, il beato Giovan - 1023 -Marinone, il beato Paolo d'Arezzo, il beato Alessandro Sauli130 accrescono l'armata del Signore come san Francesco Borgia, san Stanislao, che precedendo innanzi ai grandi come ai piccoli incoraggiano tutti al combattimento glorioso.

  Era il giorno 8 settembre 1571. Il santo pontefice [97] Pio v improvvisamente levasi dall'orazione e sclama: "Lode a Dio ed alla Vergine ché i cristiani hanno vinto!" In quella memorabile giornata, e per le preghiere del pontefice santo, i cristiani a Lepanto avevano ottenuta prodigiosa vittoria sopra le navi poderose dei turchi.

  In quest'epoca il cardinal Gallio, il Rusticucci, il Santorio <e il> Sirleto si rendono emuli di Carlo e di Federico Borromeo. Il cardinal Tosco131 fu rifiutato al pontificato sol perché in discorrere trascorreva in qualche lombardismo.

  In nome della religione e della patria Fernando Cortez si fa padron del Messico sommettendo il Montezuma132 che comandava a 300 cacicchi o piccoli re. Misconosciuto da Carlo v, risponde: "Io sono il vincitor delle Indie che ha dato a voi più provincie che i vostri avi non vi hanno lasciato città". Pizzarro133 Francesco da custode di maiali si fa capitan di soldati e conquista il Perù e pone fondamenta alla città di Lima.

  Di questo tempo in America si contano 5 arcivescovadi, 27 vescovadi con 400 conventi. Il sacerdote Ricci da Modena dopo infiniti stenti penetra fino a Pekino e vi predica il Vangelo di Gesù Cristo. Eppoi gli avversari perché alla Chiesa hanno strappato un diritto, credono <di> averla vinta omai. Ma la Chiesa sta.





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121 Sal 118(117), 6.



122 Originale: Nicosio Voerd a Malines e Carlo Fernando; cfr. Rohrbacher XII, p. 83.



123 Sap 6, 24.



124 Originale: 2 ottobre 1558; cfr. Rohrbacher XII, p. 883 e p. 895.



p. 1021
125 Cfr. Lc 17, 10.



126 Originale: Mericci; cfr. Rohrbacher XII, p. 270.



p. 1022
127 Originale: Albertoni; cfr. Rohrbacher XII, p. 272.



128 Originale: Stefana; cfr. Rohrbacher XII, p. 273.



129 Originale: Ranieri; cfr. Rohrbacher XIII, p. 47.



p. 1023
130 Originale: Santi; cfr. Rohrbacher XIII, p. 104.



131 Originale: Fosca; cfr. Rohrbacher XIII, p. 250.



132 Originale: Mantezuma; cfr. Rohrbacher XII, p. 669.



133 Originale: Pizzardo; cfr. Rohrbacher XII, p. 678.



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