Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Le glorie del pontificato...
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LE GLORIE DEL PONTIFICATO DA ADAMO AL GIUBILEO SACERDOTALE DI SUA SANTITÀ IL PONTEFICE LEONE XIII

XL. Il consiglio dei savi è la salvezza del mondo

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XL.

Il consiglio dei savi è la salvezza del mondo

  [144] Il cardinal Mastai Ferretti243, quando morendo il pontefice Gregorio xvi vide che nel conclave per voto e per applauso era eletto successore al solio pontificio, isvenne per alto timore di sé. Ma riavuto e confortato pensò: "Il consiglio dei savi è la salvezza del mondo, dice il Signore244. Io mi darò tutto a tutti e pregherò incessantemente che il buono spirito del Signore mi guidi tuttodì".

  Or il novello pontefice assunse il nome di Pio ix e nel 1854, circondato da molte centinaia di sapienti, proferì il dogma della immacolata Concezione. In più altre riprese e per negozi prestantissimi della fede mostrò desiderio che i vescovi del mondo il venissero <a> confortare, e questi accorrendo sclamavano: "Tu es Petrus"245 e cadevano genuflessi a' suoi piedi e conferivano con lui come figli al padre, come minori fratelli al maggiore. Onde Pio ix si rincorava in ripetere: "Il consiglio dei savi è la salvezza del mondo".

- 1061 -  Quando più e più scorgeva246 l'allagare delle umane perversità, Pio ix dolendosi quasi in agonia di tormento vivo volse al cielo questa prece: "L'avete detto, [145] o Signore, che nel consiglio dei savi è la salvezza del mondo. Or non ritardate a convocare intorno al vostro <servo> che vi parla, servo dei servi del Signore, i vescovi ed i sapienti dell'universo, perché conferendo ottengano la salvezza della società nella fede in Gesù salvatore, la salute del mondo nel costume del Vangelo santo". Pregò il pontefice sommo, e un lume celestiale rifulse agli occhi del massimo Pio e una voce chiara parlò al cuore di lui: "La preghiera del Vicario di Cristo non può non essere udita all'alto". Pio ix tripudiò di gioia, ne porse di subito avviso lieto a tutti i vescovi dell'orbe dicendo: "In virtù della carità che ci lega tutti al Cuore di Gesù Cristo, intervenite tutti e ciascuno ad un'adunanza ecumenica in Roma. In virtù della obbedienza che salva, non ritardate oltre il giorno 8 dicembre 1869247, perché in quel solenne alla immacolata Concezione si farà apertura solenne del concilio generale in Vaticano. Il sacrosanto Concilio di Trento operò il ristoramento della fede e del costume tre secoli addietro. Or noi godiamo fiducia che il Concilio santo Vaticano ci rifarà dei gravi danni che alla fede ed al costume apportarono gli errori ed i vizii del panteismo, del razionalismo, del liberalismo di questo secolo nostro, eresia massima la quale grida superba: Saliamo all'alto, rovesciamo il trono di Dio, noi ci faremo simili allo Altissimo".

  Pio ix con immenso affetto porse invito ai figli prodighi248 dell'oriente ai quali parlò: "Venite... Venite!... Da sì lunga pezza io prego e gemo per voi... Potessi [146]io abbracciarvi al mio seno e poi morire!... Io vi sono padre e voi mi siete figliuoli!...249". Rispose a nome di molti il vescovo di Trebisonda, replicando con sospiro: "O Roma! O Roma! O Pietro! O Pietro!" E baciando la lettera pontificia ponevansela - 1062 -in sulla fronte per alto rispetto. Ma Costantinopoli levò alto il grido: "Sono io la prima e non è altra sede pari a me!... Meglio il turbante turco che la tiara pontificia!.... Orsù, tripudiamo pure in gioie di godimento, perché la libertà è nostra e Dio ci ha fatti possenti!"

  L'angelico Pio ix con soavissimo accento parlò pure ai figli erranti dell'occidente: "Ritornate... Ritornate... Figli miei, in che vi ho io contristati?250... O contro a che protestate voi dunque?...". E questi in molto numero, più infelici e più colpevoli che gli orientali, risposero con disdegno: "Che importa a noi delle vostre parole, ed a voi che cale di noi?... Non vi riconosciamo... Non vi riconosciamo...".

  Pio ix volse lo sguardo con sospensione e con fiducia ai potenti del mondo, ai quali fece intendere: "Se voi il bramate, io vi ricevo come uditori al generale concilio". Per tutta risposta partì allora una voce da Francia che sobillando all'orecchio delle potenze d'Europa diceva: "Il papa che pretende egli dunque?... Non dovremmo noi accordarci e impedire l'adunanza del concilio?... O permetteremo che il vecchio di Roma si circondi di altra pretesa autorità di papa infallibile che, come in tempo di ignoranza e di barbarie, il costituisce moderatore supremo e onnipotente nelle sorti degli imperi e della società universa?... Le nostre fatiche secolari per incamminare [147]i popoli nelle via del progresso come sarebbero gettate omai!... Dunque gli imperatori ed i re saranno i servi, nulla più che servi e schiavi del papa di Roma?...".

  Una turma di rettili interessati a sostenere questi lagni dei grandi sorsero a dire ed a scrivere che sì, che sì, le pretese di Roma crescevano in tirannia e conveniva frenarle. Il Döllinger scrisse il Janus251. Il Gratry meritò che il patriarca di Gerusalemme lo investisse dicendo: "I principii gallicani del Gratry sono detestabili. Infelice Gratry, che osò scagliare contro la nostra e sua madre, la Chiesa romana, gli errori, le odiose insinuazioni, le calunnie manifeste!...".

- 1063 -  I liberali minacciarono <di> fare un sobbisso nei loro anticoncilii di Napoli, di Palermo, di Firenze. Garibaldi aggiungeva legne al fuoco, e i potenti delle nazioni europee insinuavano che, se il papa lo si dichiarasse infallibile, il più dei cristiani si separerebbe da lui. Sorse guidata da Döllinger una piccola setta chiamata dei Vecchi cattolici.

  Or furono alcuni vescovi che, capitanati dal Dupanloup, protestavano non essere opportuno proferire il dogma della infallibilità pontificia. Pio ix pregò, conferì e poi sorse a dire: "Come quel volume dei dieci Comandamenti di Dio disprezzati, veduto da Zaccaria in visione, entrò nelle case e le bruciò, così consumasi la famiglia cristiana... Poniamo riparo... Il demonio s'arrabbia... ma Dio è con la sua Chiesa... Non perdino tempo i Padri a conferire nelle adunanze private... Iddio ci accompagnerà nelle sessioni conciliari... Orsù, la maggioranza [148]dei vescovi il confermano che l'autorità è da rassodare...".

  Questo discorrere del pontefice infiammò i congregati. Alcuni di questi per eccesso di affetto e di fatica morirono. Il cardinal di Napoli addì 30 dic<embre> 1869 annunziò il transito del vescovo di Foggia Bernardino Maria Frascolla, che "dum viveret, carceres et multas tribulationes pro Dei gloria passus est".

  Fu pur annunziata la morte del vescovo di Tarbes, il testimone e vindice dell'apparizione di Lourdes, e quella del vescovo Grant252, salutato il suo piccolo santo da Pio ix. Il vescovo di Virzburgo253 e quello di Barcellona, gravemente infermi, durarono tuttavia costanti alla fatica, finché venuto il giorno 18 luglio 1870, solennità della definizione del dogma della infallibilità, sclamarono con immensa gioia: "Placet! Placet!"Indi chinarono il capo al sonno dei confessori intrepidi.

  La parola dell'angelico Pio infiammava i cuori dei cattolici del mondo, i quali si adunavano in preparazione di studio, di - 1064 -preghiera, di offerta. Sclamavano con santo entusiasmo: "L'intelletto, il cuore, il sangue nostro è per il pontefice infallibile".

  Il presidente della repubblica dell'Equatore si associò all'accademia degli studenti universitari e inviò in dono a Pio ix la medaglia del presidente della repubblica. Il vescovo di Lima, d'anni 94, non potendo venire in persona mandò un bastone pastorale d'oro massiccio.

  I Padri del concilio erano adunati in numero di quasi ottocento. Tolsero ad esaminare in massa e [149] uno ad uno e poi a condannarli gli errori che ammorbano la società presente. Additarono al mondo cristiano lo splendore della verità cattolica e conchiusero: "Benedite al Signore, che ora infallibile splende dinanzi a voi, in cammino del deserto della vita, la colonna splendida di luce fiammante".

  A motivo dei calori estivi e per malattia e per urgenza di negozii, 200 vescovi erano partiti, ma nella sessione ultima erano tuttavia presenti i più in numero di 535. Onde Pio ix biancovestito al pari di angelica figura levossi e pronunciò:".I canoni che si contengono nella costituzione ora letta piacquero a tutti i Padri, eccettuati due, e noi coll'approvazione del sacro concilio definiamo e confermiamo coll'apostolica autorità gli uni e gli altri come furono letti".

  Un giubilo vivo si sparse in cuore a tutti i credenti. I vescovi partendo in maggior numero riportarono ai propri diocesani le decisioni del sacro concilio.

  I vescovi di Germania si erano adunati in Fulda sul sepolcro del santo loro apostolo Bonifacio avanti partire, e qui ritornano testé scambiandosi allegramenti spirituali, e di qui con un cuor solo partecipano ai fedeli le consolazioni della verità apparsa. I popoli guidati dai loro sacerdoti muovevano allo incontro dei vescovi con applausi ineffabili. Molti vescovi per debito di gratitudine descrivevano al sommo pontefice le feste ricevute.

  Ma un'immagine vivissima di dolore si descrisse in volto al Vicario di Gesù Cristo, la guerra imminente di Germania colla Francia. Pio ix si adoperò con [150] tutta possa per iscongiurare il terribile flagello, ma non ottenendo, si dispose a sostenere - 1065 -in persona quegli altri guai che ben prevedeva sarebbero venuti sul capo alla Santa Sede. Pio ix in data del 20 ottobre sospese il Concilio Vaticano "fino ad altro tempo più opportuno e comodo da dichiararsi dalla medesima Santa Sede, pregando Dio, autore e vindice della sua Chiesa, che rimossi alfine tutti gli impedimenti presto restituisca alla sua sposa la libertà e la pace".

  E per quello di bene che il concilio poté concludere, Pio ix porse al Signore vivissime azioni di grazie ripetendo: "Nel consiglio dei sapienti è la salute del mondo".





p. 1060
243 Originale: Ferreti; cfr. Balan I, p. 21.



244 Cfr. Sap 6, 24.



245 Mt 16, 18.



p. 1061
246 Originale: scorgendo.



247 Originale: 1879; cfr. Errata corrige.



248 Originale: prodigi; cfr. Errata corrige.



249 Cfr. Eb 1, 5.



p. 1062
250 Cfr. Mi 6, 3.



251 Originale: Ianus; cfr. Ballerini, p. 232.



p. 1063
252 Originale: Grand; cfr. Ballerini, p. 291.



253 Originale: I vescovi di Virzburg; cfr. Ballerini, p. 309.



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