IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
UN POVERELLO DI CRISTO MEMORIE PER LE FESTE MONDIALI DEL SETTIMO CENTENARIO DALLA NASCITA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI IV. Nella solitudine in discorso con Dio |
IV.
Nella solitudine in discorso con Dio
[14]Il divin Salvatore dimorava da trent'anni nella casa di Nazaret, obbediente a Giuseppe ed a Maria, quando disse: "Il tempo di predicare il regno de' cieli agli uomini è venuto; voglio recarmi nella solitudine per discorrere più familiarmente con il mio celeste Padre". Lasciò dunque Nazaret diletta e venne al deserto. Incominciò dal digiunare e dal pregare, e così solo solo se la intese per lo spazio di quaranta giorni con il celeste suo Padre. Il demonio non lasciò di comparirgli per atterrirlo, ma Gesù gli intimò: "Partiti, ché io devo per mano condurre i miei fratelli alla volta del paradiso". Subitamente poi levossi e si mostrò maestro e salvatore a tutti, là sui campi di Giudea e di Galilea. [15]Francesco intese che egli meschinello doveva riparare la casa del Signore. Venne dunque nella chiesa della Madonna degli Angeli, che è nella solitudine giù nella valle dietro ad Assisi. Si pose ginocchione, allargò le braccia in forma di croce, eresse in alto il volto e disse: "Insegnatemi, o Signore". Ammaestrollo dunque Iddio con amorevoli discorsi e finalmente gli impose: "Esci predicatore e maestro ai popoli, che ti ascolteranno". Francesco obbedì e si trovò in mezzo alla nazione d'Italia ed ai regni della terra.