Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Un poverello di Cristo…
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UN POVERELLO DI CRISTO MEMORIE PER LE FESTE MONDIALI DEL SETTIMO CENTENARIO DALLA NASCITA DI SAN FRANCESCO D'ASSISI

VI. Il secondo Ordine

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VI.

Il secondo Ordine

  [22]Benedetta Maria fra le donne! La potente schiacciò il capo al serpente infernale, la pia divenne la madre del Salvatore e la corredentrice del mondo. Donna forte e regina di patimenti, seguì Gesù fino al Calvario e seco lei condusse altre pietose donne, le quali in profondo duolo assistevano al gran sacrificio di croce. Gesù Cristo dal letto delle sue agonie benedisse a Maria e per essa alle altre donne perché fossero poi sempre devote e pie.

  Francesco ottenne novella benedizione alla donna dal campo della sue apostoliche fatiche. Il vescovo gli aveva imposto di predicare la Quaresima nella cattedrale di Assisi ed egli obbedì. Erano i giorni santi dell'anno 1212. Un santo mostravasi dal pergamo di [23]verità per additare la via del cielo. I fedeli bramosi accorrevano in folla e sclamavano poi: "La parola dei santi come discende soave al cuore!". Molti si trovarono che affrettandosi si posero ai piedi di lui dicendo: "Noi non ci rialzeremo finché non ci abbiate ricevuti per discepoli".

  Il cuore della donna in vedere ed in ascoltare si disfaceva in desiderio. Certa Chiara in Assisi, le sue sorelle Agnese e Beatrice e inoltre la propria madre Ortolana guardarono a Francesco e poi gli si avvicinarono rispettose e fidenti. Apparvero come immagini di pietà e dissero fra molti sospiri: "Noi meschinelle, che faremo anche noi per salvarci". E tanto supplicarono con gemiti pietosi che finalmente Francesco disse: "Ebbene rinuncierete alla vanità che reca in capo la donna, vi cingerete voi stesse di un cilicio. Coprirete il giumento del vostro corpo con una lana di punizione. Il vostro cuore poi fate che arda sempre come una fiamma santa. Con queste condizioni venite e Dio vi benedirà". [24]Era la sera della Domenica delle palme. Francesco e seco i suoi fratelli cantavano le lodi del Signore nella chiesa della Madonna degli Angeli. Intorno al santo altare ardevano lietamente i sacri

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cerei. Quando il salmeggiamento si intese più sommesso e più devoto, Chiara entrò e dopo lei le sorelle e la madre. Si posero con il volto contro al pavimento e attesero che Francesco le benedicesse. Venne egli e disse: "Siete dunque disposte a combattere le battaglie del Signore?...". Risposero: "Iddio ci aiuterà per essere forti e costanti sino alla fine".

Allora Francesco stese la destra e disse: "Ricevete la Regola dei fratelli Minori. Siate esempio nel mondo e luce nella terra". La benedizione di Francesco fu un vaticinio. Chiara, fanciulla diciottenne, fu la prima e la più invitta. Sostenne gli impeti rivolti contro a lei e contro alle sorelle.

  Il parentado si mosse per strapparla di . Uno zio paterno imbrandì la [25]spada per cacciarne la sorella Agnese. Fu un sus<s>urro ed un lamento indescrivibile. Però le generose rimasero costanti. Chiara invitò compagne a seguirla in numero di quindici. Tutte queste gridarono sino al termine: "O la croce sotto la guida di Francesco o la morte". E s'ebbero croci e spine. Tutte raggiunsero il monte della santità, tutte furono poste a sedere sugli altari santi del Signore. Altre figlie assai si aggiunsero a queste, e Chiara le diresse con saggio consiglio per lo spazio di quarantadue anni, finché come casta colomba volò allo Sposo celeste. Intanto Francesco vedeva il moltiplicarsi delle compagne di Chiara e con affetto di giubilo diceva: "Ecco il secondo Ordine che Dio ha suscitato per la salute del mondo".


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