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CENNI INTORNO ALLA VITA DI ANNA SUCCETTI DELLA CONGREGAZIONE DI MARIA AUSILIATRICE VII. La semplicità |
VII.
La semplicità
[31]Diceva il divin Salvatore: "Se non vi fate semplici come questi fanciulli ingenui, voi non entrerete nel regno de' cieli"14. Il fanciullo dice sì quello che è sì, no quello che è
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no15 senza un'astuzia di sorta, ed è perciò carissimo a tutti.
Dice il Signore ne' suoi Libri santi: "Tu passerai sopra l'aspide e sopra il basilisco e non ti noceranno, calcherai con il piè tuo sul collo del leone e del drago"16. Quest'è gloria massima, insegna san Francesco di Sales, che il cristiano semplice e mite come l'agnello sappia trionfare dell'astuzia della volpe e del furore di un lupo. Pio ix volgeva la sua maestosa fronte al cielo e diceva: "Se i grandi del mondo hanno la loro politica, anch'io [32]ho la mia. Eccola la politica mia: Padre nostro che se' nei cieli…"17, e conchiudeva: "Statevi sicuri che questa trionferà".
Anna Succetti, di cuor retto e semplice, camminava al cospetto di Dio sempre. Nella famiglia con i genitori stessi e con le sorelle parlava con franchezza. Ripeteva sovente: "È impossibile dire allo incontro della verità. Mentire non bisogna giammai". Intanto ella confessava la verità in tutto ed a tutti.
Si faceva presso ai piccoli come presso agli adulti, e se era cosa o da lodare ovvero da biasimare, ella esponeva a tutti sinceramente nel nome del Signore. E chi ascoltavane o le lodi od i rimproveri, ne provava in cuor suo un sentimento di ammirazione e diceva: "La bocca di Anna è come una voce di verità, la si ode volontieri come un discorso del Signore".
Con questa virtù di semplicità Anna accingevasi ad ogni impresa di bene [33]e vi approdava fortunatamente. Diceva alle compagne per incoraggiarle: "Tre cose voglionsi ad operare saggiamente. Anzitutto il Signore inspira nel cuore il da farsi, noi esponiamo al superiore le intenzioni nostre, e se egli accorda, subito poniamo mano all'opera come ad un esperimento. Se scorgasi poi che lo spirito di Dio assecondi, allora non è più dubbio che Dio non voglia per nostro mezzo quell'impresa di bene". Con questi principii fondamentali Anna regolava sé e le azioni proprie. Intanto scorgevasi quest'ammirabile fatto, che una giovane contadina la quale appena sapeva
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leggere il libro della santa Messa, dessa aveva un criterio pratico e un lume di ragione attissimo per rischiarare anche nei dubbii più tenebrosi del vivere umano.
Gesù Cristo diede questo avviso: "Siate semplici come la colomba e prudenti [34]come il serpente"18. San Francesco di Sales interpretando queste parole dice: "Io non darei una colomba per cento serpenti". Pure oggidì da pochi si intende di una virtù che è tanto cara agli angeli ed agli uomini. E poi ce ne dogliamo dicendo: la semplicità dei nostri vecchi dove se ne è ita oggidì! E poiché nel mondo vediamo soverchi i raggiri e le doppiezze, per questo da molti omai si desidera uscire da questa terra.