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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA XXI. Giglio fra le spine |
XXI.
Quel giglio bianchissimo là, perché è in quella terra arida, da scoglio, ed è circondato da bronchi e di spine? Ma non iscorgete come ei trionfa? Lasciatelo, che egli è in terra propria. [69]Quel giovine Andrea de' Greghi in Peschiera, perché spesso è solo e mesto là su quegli spicchi di monte? Bellissimo di volto, spigliato nel portamento, reca magrezza di muscoli, mangia poco e rado, e in appressare un pane alle labbra par che tema come chi è costretto <ad> introdurre in casa un avversario che può nuocere. Andrea digiuna il più spesso e veglia in orazione assidua e sfugge i clamori del mondo.
Andrea meschinello, chi nol compatisce? Mai no, giammai.
Lasciatelo, che Andrea è come giglio in terra propria ed ei sa circondarsi perché non l'accostino serpi velenose e spande odore acuto per tener lungi perfino il tatto delle mosche vane.
Ah, siamolo tutti giglio fra le spine. Andrea mi intenerisce fino alle lagrime. Fiore bellissimo, giglio dei puri, io non ti vo' perdere di vista un istante.