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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA XXV. Un agnello vittorioso fra' lupi |
XXV.
Un agnello vittorioso fra' lupi
Accade talvolta questo fatto commovente. Un agnello raggiunto da due lupi si sta in mezzo ai due che si contendono la preda, ed esso intanto fissa lo sguardo timido, muove tremante l'un dei piedi e stassi in [75]atto pietosissimo di supplica. Le belve furiose mirano, e quasi vergognando del furore che le prese si ritraggono. L'agnellino mira addietro come per ringraziare e si incammina poi frettoloso alla madre a rallegrarsene per sempre.
L'agnello mansueto fu sorpreso presso alle rive del lago di Garda ed è desso Andrea de' Greghi, inseguito dai fratelli e minacciato nella vita in sì atroce guisa che, lasciata la casa paterna, gli tocca ad Andrea di ricoverare fra le rupi del monte. E là il rinvengono furibondi i fratelli, ma il trovano in atto di agnello mite che supplica, lo scorgono intriso del proprio sangue e innondato di lagrime. A tal vista i fratelli si commuovono e riferiscono alla madre, la quale di subito intima <che> se ne parta pure Andrea: "Iddio lo chiama. Chi oserebbe contrastargli omai? Se ne parta, od il Signore per la ostinatezza nostra ci punirà". Andrea con sorriso benevolente mira ai fratelli ed alla [76]genitrice e sclama: "Il cielo vi benedica... Io pregherò per voi senza interruzione. Beneditemi ch'io parta". E la madre solleva la destra e benedice.