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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA XXX. Il bel firmamento |
XXX.
Il bel firmamento
Quando nel piano di Valtellina entra una colonna di nebbia che si fa nera e densa e che tutto occupa allo intorno, allora uno strano senso di noia occupa gli uomini e gli animali. Gli animali si muovono erranti. Gli uomini poi ricordano il chiaro firmamento che fu ieri e sclamano: "O cielo, tu sei sì bello che se per brev'ora ti nascondi a noi, già ne sembra di non poter vivere". [85]Il bel firmamento rappresenta al vivo la purezza del vivere cristiano. Buoni e cattivi pretendonla questa virtù eletta specialmente nelle persone di grado che sono chiamate96 ad uno stato verginale. Se il lustro di questa virtù si appanni, è un lutto nei buoni fedeli, è una
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noia crescente negli stessi tristi che di continuo gavazzano in tripudio feccioso.
Scorgevalo assai bene Andrea questo bisogno della società, e però ripetevalo a sé e ridicevalo a tutti: "Il mostro fetido del manicheismo noi lo vinceremo, ma al patto assoluto di contrapporgli la presenza di un angelo puro, il casto costume". O santo apostolo, come ben vi guida la celeste ispirazione! E voi ci ricantate tuttodì lo stesso ammonimento, perché le condizioni di tempi e di persone del manicheismo nel 1400 sono le stesse condizioni di tempi e di persone del massonismo nel 1800 nostro. Tocca a noi rischiarare l'orizzonte [86]col buon esempio di una virtù senza macchie.