IntraText Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA XLVI. A Morbegno nel 1400 e nel 1800 |
XLVI.
A Morbegno nel 1400 e nel 1800
In Morbegno nel 1457 il religioso di san Domenico Andrea da Peschiera parlava della sua madre santa Chiesa come un estatico così: "Oh, la mamma [114]nostra com'è grande, com'è potente, quanto è pia la mamma nostra! Preghiamo il cielo che si scelga al lato settentrionale della nostra borgata una abitazione propria e sia con noi sempre!". I morbegnesi, da figliuoli amanti, risposero tosto: "Si faccia così, si faccia così". Or Andrea non pose tempo in mezzo e nello spazio di un anno eresse il tempio che dedicò a sant'Antonio.
Adornollo in apparato di festività grande, il vescovo recossi con giubilo a consacrare quella chiesa ed Andrea additandola al popolo accorso diceva con giubilo vivissimo: "Eccola la madre nostra! Tiene in grembo un figlio santo, Gesù nel Santissimo Sacramento, il vero Figlio di Dio e della Vergine immacolata". In dire Andrea eruppe in pianto di gioia e il popolo di Morbegno con lui.
Ma quattrocento anni di poi si fece intendere la voce di un Faraone in abito di cristiano il quale disse: "Non voglio punto la chiesa di sant'Antonio; [115]sia spogliata testé... Non sarà più madre di un popolo ma serva di me, sovrano che impero.
Il figlio che stringe al seno le sia divelto e mandato esule". Il popolo di Morbegno fremette, ma si contenne. Ci pensi cui tocca per tanta ingiuria e sì atroce ad una madre pia. La madre illustre, tramutata in serva vile, è costretta fino ad oggi a mostrarsi in abito di donna da lavoro, serva dello arbitrio comune. Quale mutamento! Ci pensi cui tocca. Noi compatiamo alla desolata genitrice e preghiamo: "Beato Andrea, voi che dal cielo scorgete ogni cosa, intercedete per noi tutti".