Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Cento lodi in ossequio...
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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA

LII. Andrea sulla tomba di san Benigno

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LII.

Andrea sulla tomba di san Benigno

  [124]Andrea a consolarsi nelle tribolazioni della vita veniva spesso sulla tomba di san Benigno nella chiesa di Monastero.

Un giorno vi si fece più del solito corrucciato, epperò adagiatosi in orazione pia conversò per tutta la notte con Dio e col suo fedel servo, quando al mattino udì che due popoli frementi circondavano la chiesa. Erano i popoli del piano della valle che sclamavano: "San Benigno noi ben l'amiamo, e noi il vogliamo nella terra nostra". E replicavano quei di Monastero: "Non è gente che ami un santo quanto noi sappiamo amar Benigno, ed egli è con noi e noi morremo sulla sua tomba, ma non ci sarà tolto giammai".

  Intanto quei cuori in furore stavano per ferirsi, quando scorsero Andrea che colla pietà di un angelo pregava [125]tuttavia sulla tomba di san Benigno e che colla destra accennava a non disturbarlo. Questo bastò perché i due popoli agguerriti se ne stessero come attoniti. E non levando lo sguardo da Andrea, che il vedevano circondato da un'aureola celeste, eruppero in questa esclamazione: "Miseri di noi, i quali per atto malinteso di affetto ad un santo morto testé, noi rechiamo affanno troppo grave ad un santo che ci è presente, che ci parla e che ci benefica tuttodì!". In dire rimisero le ire e cadendo genuflessi presso alla tomba di Benigno supplicarono di perdono e di pace.

 

 


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