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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA LV. Ricorso celeste |
LV.
"Quando un flagello pubblico pesa sopra un popolo -- diceva il b<eato> Andrea -- l'unico riparo è un ricorso celeste". Or venne stagione nella quale il sole aveva disseccato i frutti e le erbe, ristagnate le fonti, e gli uomini e gli animali egualmente assetati stavano in gran patimento. Quando il beato Andrea parlò con voce ferma: "In alto i cuori nostri! Doliamoci dei nostri falli e moviamo in supplicazione al sepolcro di Benigno. Solo un ricorso celeste ci può salvare", i popoli della provincia aderirono volonterosi e si incamminarono
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con [129]fede. Di subito il cielo si intenerì, cadde una pioggia ristoratrice. I nostri buoni fratelli chinando le fronti al sepolcro di un santo pregarono con più viva fede: "Sia lode a Dio ne' suoi santi. Beato Benigno, intercedi per noi sempre!".
Oggidì stesso, allorché siamo stretti da angustia pubblica o privata, noi facciamo ricorso al sepolcro di un santo ovvero ad un santuario della Vergine. Che v'importa a voi, gente del progresso? Noi facciamo male a nessuno, lasciateci pregare.