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CENTO LODI IN OSSEQUIO AL IV CENTENARIO DAL TRANSITO DEL BEATO ANDREA DA PESCHIERA APOSTOLO DELLA VALTELLINA LXIV. L'uomo del miracolo |
LXIV.
Nelle memorie scritte e depositate nello archivio del convento di sant'Antonio in Morbegno e negli atti che per ordine di monsignor Carafini si raccolsero nello archivio vescovile di Como si ha che il Signore di tempo in tempo accompagnava
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con la potenza di un prodigio le predicazioni di Andrea. Per questo le turbe il salutavano l'uomo del miracolo e tenevangli dietro con vivo affetto. I capi del popolo vedevano di mal occhio ciò e proferivano il più sfavorevole giudizio sulla persona e sulle opere di Andrea. Ma le plebi udendo sclamavano: "Come non può essere da Dio colui alle preci del quale il Signore compié manifestamente più di un prodigio?". Ed in dirlo aderivano [145]più intimamente ai discorsi ed agli affetti del beato apostolo nostro.
Buon servo del Signore e predicator santo, noi ci rallegriamo che Dio sia con te. O buono e santo apostolo, su, che tardi ad impetrare in nostro pro una grazia insigne? Fa che tutti noi ci lasciamo trarre dalla bontà e dalla grazia del comune Signore e Padre Iddio nostro.