Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Nel mese dei fiori...
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NEL MESE DEI FIORI UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DELLA BEATA VERGINE

Terzo giorno Nell'esempio di Maria che offre se stessa al tempio convien che il cristiano offerisca ancor egli il suo cuore a Dio

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Terzo giorno

Nell'esempio di Maria che offre se stessa

al tempio convien che il cristiano offerisca

ancor egli il suo cuore a Dio

Lo confesso a te, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché queste cose tu le hai nascoste ai sapienti ed ai prudenti e le hai rivelate ai pargoli.

San Luca 106

  1. [18]Scorgila Maria benedetta. È fanciulla tenera, eppure ha mente sapientissima. Conta pochi anni di vita, eppure si incammina al tempio sollecita che ti pare abbia l'ali ai piedi.

Conosce la fortunata di aver bisogno dello Altissimo, epperciò si affretta.

  Il Signore con privilegio inaudito l'ha preservata dalla colpa. L'ha fatta Iddio creatura santa ed ha bisogno l'umile fanciulla che l'Altissimo continui <a> benedirla. Per questo se ne viene alla casa sua che è la casa dell'orazione. Pervenuta , al cospetto dei santi altari, supplica: "Lo confesso, o Signore, che voi siete l'Altissimo, il Padre degli uomini, il Creatore del cielo e della terra". [19]Con questo discorso Maria diede in parte a Dio quella gloria che intiera gli diè poi Gesù Cristo, quando con eguali sensi lodava e ringraziava l'eterno Padre.

  E tu che hai sì grande obbligo di adorare Iddio, di chiedergli scuse, di supplicarlo delle sue grazie, tu che hai sì alto dovere di ringraziarlo per tanti benefici ricevuti, che farai tu adesso?... Anche tu, ma con cuore fervido, esci in questa esclamazione amorevole: "Confesso che voi, o Signore, siete l'Altissimo". E con ciò gli darai quella gloria che da te si deve.

- 926 -  2. Maria benedetta, oh come bene si trovava nel tempio santo! le persone che detestavano le loro colpe, quelli che proponevano ogni sorta di ben fare. Nel tempio anime pie che consecravano a Dio il meglio delle loro sostanze, il più caro della propria vita, il cuore proprio. E Maria in mezzo a tutti, io non te lo so dire quanto fosse ammirata dagli stessi angeli celesti. Ben altro è dei peccatori superbi.

  Quando venne Gesù Cristo e vide che i poveri ascoltavano la sua dottrina celeste, che gli umili la seguivano costantemente, Gesù consolavasi in cuor suo. [20]In vedere poi che i superbi per non voler guardare si stavano a mo' di c<i>echi, che i prudenti del secolo per non mettere in pratica i suoi suggerimenti immiserivano, Gesù sclamava: "Vi ringrazio, o Padre, che i misteri sublimi della vostra fede li abbiate nascosti ai superbi e rivelati agli umili".

  E tu qual sei adesso? Ti pare di essere umile al divino cospetto? Se lo sei, pregherai di poter benedire a Dio ne' suoi templi santi. Godrai poi anche più quando scorga che altri assai vengono con te a lodare l'Altissimo.

  3. Considera ancora qui qual gloria ne ridondò a Dio altissimo e qual merito ne ebbe Maria santissima per questa sua umiliazione profonda. Maria nel tempio attende per piacere a Dio solo, e intanto il Signore riempie di sua luce la mente a lei, infiamma di affetto sempre più crescente il cuor suo. Maria benedetta è come aquila che sorvola a tutti, benché si stia ritirata a mo' di colomba nelle fessure della sua rupe.

  Vengano adesso i grandi del mondo, vengano i filosofi vantatori, vengano i legislatori superbi, si avanzino i giudici del [21]mondo, i ministri di divinità falsa. Ed or che cosa valgono tutti questi al confronto di Maria? Sono poveri pigmei, sono anzi c<i>echi miserabili e conduttori di c<i>echi colpevoli7. Essi sono vanagloriosi tanto di sé, epperciò Iddio li lascia nel loro naturale. E dessi, i meschini, son come talpe

- 927 -che orbe viaggiano sotterra. Il Signore non apre i lor occhi per vedere fino alla luce del paradiso, perché non se lo meritano punto. Ed or va tu e confronta i superbi e gli umili del tuo secolo.

  Anche adesso trovi che cento mila si stimano come iddii su questa terra, eppure che non vedono una spanna al di sopra della umana ragione. Lasciali i meschini e prega che si umilino e che perciò Iddio pietoso possa usar a tutti il beneficio di guardare in alto e di scorgere fino a lui.

  4. Intanto chi avesse scorta Maria nel tempio, allora sovrat<t>utto che pregava dinanzi al santuario, credi tu che avrebbe potuto discernere se a supplicare era una creatura terrena <o> non tutt'affatto celeste? Certamente che il supplicare di Maria superava in ardore o le lodi o le preghiere di tutti gli angeli insieme uniti. Ma se è così, oh quanto devi piacere anche tu allo [22]Altissimo, se a somiglianza di Maria porgi a Dio umili e fervide le tue preci!

  Anima diletta, volgendo il tuo sguardo a Dio supplicalo come signore dicendo: "O voi che mi avete creato, abbiate di me pietà". Supplicalo con più caro affetto come padre dicendo: "Padre nostro che siete nei cieli, aiutatemi voi". Chiamalo pure più facilmente con il dolce nome di padre che con quello più maestoso di signore del cielo e della terra.

  Quando poi vieni a supplicare l'Altissimo, incomincia da raccomandarti a Maria benedetta. E per non aspettar tanto8, incomincia da rendertela propizia con salutarla e dire: "Dolce Cuore di Maria, siate voi la salvezza mia". Cammina poi sollecito alla chiesa della tua parroc<c>hia e dimora almen quel momento di tempo che ti è concesso a pregare il tuo Signore, come già faceva Maria con tanto fervore nel tempio di Gerusalemme. Dal conversare con Dio apprendi poi a valerti della mediazione di Maria, come sono per dire.

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esempio

  Carlo Borromeo, che a 22 anni fu nunzio apostolico e cardinale e due anni di poi [23]arcivescovo della Chiesa milanese, Carlo sentì premergli sulle spalle un peso formidabile.

Ma non si atterrì punto. Ricorse per tempo a Maria e le disse: "Voi sarete l'aiuto mio presso il Signore". Ed esperimentò che valevole è pregar Dio per intercessione della Vergine.

  In quella che Carlo restava genuflesso nella cappella del suo palazzo <recitando> il rosario alla Vergine, uno sciagurato sparò per uccidere il santo arcivescovo, ma la palla di archibugio, toccata appena la veste di lui, cadde spenta ai suoi piedi. E questa custodia pietosa esperimentò poi in tanti giorni disastrosi, quando o si recava fra gli eretici in visita de' suoi, ovvero che dimorando in diocesi gli toccava in tempo di peste di affrettarsi in mezzo a cumuli di cadaveri. Onde Carlo, come per tempo consecrò sé alla Vergine, volle che fosse a lei consecrata la sua diocesi in più circostanze di pubbliche calamità. Volle poi che allo ingresso di ogni chiesa fosse collocata una effigie di Maria benedetta, perché tutti apparassero quanto importa tenersi in tutto raccomandati alla Vergine.

orazione

  [24]O Vergine benedetta, quando io vi rimiro sollecita affrettarvi al tempio del Signore, non so che mi dica. Quando vi scorgo supplichevole presso al santuario dello Altissimo, il mio cuore si discioglie in tenerezza. Oh come sono c<i>echi i superbi del mondo! Quanti credono saperne più che tutti e non conoscono ciò che è del paradiso e di Dio. Sono c<i>echi perché sono superbi.

  Vergine benedetta, ottenete che lo sia illuminato io. Ottenete che lo siamo illuminati tutti.

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Riflessi

  1. Supplica con dire: "L'onnipotente siete voi, o Signore", e Dio te ne premierà.

  2. Ti farà scorgere con lume celeste fino a Dio.

  3. E lascerà gli avversari tuoi nel naturale della pura ragione e così ne avrà gloria Iddio e tu vantaggio, perché in vedere a guisa di Maria emergerai sopra tutti gli altri.

  4. Raccomandati poi alla Vergine, che torneratti utile come udisti che fu vantaggioso a Carlo Borromeo.

 





p. 925
6 Lc 10, 21.



p. 926
7 Cfr. Mt 15, 14.



p. 927
8 Nell'originale: tardo.



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