Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Nel mese dei fiori...
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NEL MESE DEI FIORI UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DELLA BEATA VERGINE

Settimo giorno Maria perché fu umile diventò la madre del Signore

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Settimo giorno

Maria perché fu umile diventò

la madre del Signore

La umiliazione tua è nel mezzo di te.

Michea 614

  1. [48]Se uno insuperbisce contro di te, fosse pur egli costituito in alto grado di dignità, tu te ne duoli. Gli angeli nel cielo si ribellarono con superbia contro allo Altissimo ed egli li precipitò giù lontani lontani da sé. Se uno insuperbisce contro di te e che costui sia un cencioso vile, tu ne provi mestizia. Il Signore non per senso di fragilità, che in Dio non può darsi in eterno, ma per zelo della giustizia castigò anche Adamo ed Eva, prevaricatori superbi. Ma quando finalmente vide sorgere una creatura che di tutto cuore disse: "Quello che ho e ciò che io sono è vostro dono, o Signore", allora Iddio si compiacque altamente e scelse colei perché fosse la madre del Salvatore del mondo.

  [49]Meraviglia se adesso non impari anche tu ad amare sovrat<t>utto la umiltà santa! Ma che hai a fare per convincerti che non sei più che un miserabile? Non hai che a guardare entro a te, perché la umiliazione tua è nel mezzo di te medesimo. Domandalo al tuo cuore: chi fosti tu? Chi sei in presente? Che sarai più tardi?

  2. Quanto al peccato, se hai tanto poco da vantarti, come si ha niente il figlio di un ribelle, di un fallito, di un prevaricator superbo! Che fosti tu appena nato? Verissimo che Iddio ti salvò nel santo Battesimo, ma se ti ha liberato, non fu per tutta sua grazia anziché per tuo merito alcuno? In presente poi sei una canna mobile che si lascia raggirare da ogni vento. Chi sa che sarai per essere in avvenire? Forse un peccatore

- 943 -più miserabile. Chi t'assicura che andrai certamente salvo dal baratro infernale? Sicché umiliati e temi.

  Maria santissima non aveva per sé verun di quei mali che son sì gravi in te, eppure si umiliava cotanto. Fu perciò che Dio entrò a vivere della vita di lei. [50]Maria vergine e madre poteva dire: "Non sono io che vivo, ma è Gesù che vive in me"15. Ed alla sua volta Gesù, per l'intimo congiungimento della unione ipostatica, diceva: "Io vivo, ma no che non sono io che vivo, è la mia madre che vive per me". Ineffabile unione! Appena si trova che per alcuni istanti le altre creature possono imitare questo linguaggio. Avviene quando partono dalla santa Comunione. Oh che preziosi momenti infino a tanto che Gesù sotto le specie sacramentali dimora nel cuor tuo! Ma tu, come è che ti umilii tu in scorgere che l'Altissimo è entrato a visitare la casa del cuor tuo?

  3. E che fa intanto il Signore venendo in te? Certamente inserisce nel tuo cuore tanta grazia, come un abile pittore che su di una tela descrive una immagine reputatissima. Se tu sei come un ruvido legno, Iddio taglia quello che in te è vizioso e ti abbellisce e ti trasforma in statua ricercata come quella dello scultore egregio. Il Signore fa questo ed altro d'assai, ma quando scorga che i doni conferiti tu li riconosca per suoi. In caso contrario ei ti abbandona.

  Maria ogni altezza di dignità sua la [51]riferì sempre all'alto16. Non ne parlò poi mai con altri con <superbo> senso di sé e serbò intiero il segreto del mistero nel cuor suo. In far questo diceva: "Il Signore ha voluto aver pietà di una creatura meschina"17.

  4. Uomini ciechi, sordi, muti ed anche indiavolati venivano a Gesù per supplicarlo ed egli guarivali tutti. Che ingrati se costoro avessero subito detto di poi: "La salute è venuta per ingegno nostro"! Il Signore verso a te ha usato beneficii anche maggiori, ma che superbo saresti in dire adesso: "Se ho qualche cosa di bene, l'ho da me"! Persuaditi che non puoi

- 944 -aver bene che da Dio e di ciò devi esser così convinto che <di> nulla meglio. Oh come di questa verità era penetrata Maria santissima! Ma tu appena vi pensi una volta.

  5. Più facilmente tu biasimi i difetti altrui piuttosto che i tuoi, ma che ti dice qui il Signore? Ti dice che cerchi la umiliazione tua. Questa, questa è nel mezzo tuo. Raccomandati per questo vivamente a Maria e pregala: "Dolce Cuore di Maria, siate voi la salvezza mia". Poi poniti a profittare in questo almeno di una circostanza, o di più altre nelle quali tu possa [52]esercitare qualche particolare atto di confusione per te stesso. Infine confortati nel modello dei divoti a Maria.

esempio

  Tenerissima alla Vergine si mostrò sempre la madre di Giovanni Nepomuceno. Ma sovrat<t>utto ebbe ricorso vivo all'atto della nascita di questo suo figlio. Lo offerì dunque alla Vergine santa con immensa gioia. Il fanciullo ne fu riconoscente di poi. Rinnovò egli stesso quella consecrazione. La Vergine alla sua volta benedisse a lui finché divenne sacerdote, e di poi finché esercitasse con edificazione lo zelo del suo pastorale ministero.

  Venne un momento che Giovanni fu tentato dal sovrano suo a rivelare il segreto della sacramentale Confessione. Giovanni non faceva che ripetere: "Non posso, non posso!", e intanto raccomandossi alla sua celeste benefattrice. Ricominciò un pellegrinaggio ad un santuario di Maria e, ritornato la sera, Maria gli mostrò la corona del martirio che gli avrebbe presto cinto il capo. Giovanni ne mosse una viva festa e giubilante poco di poi volò al paradiso, tenendo nella destra la palma del martire del Signore.

orazione

  [53]Vergine santa, se io conoscessi quello che io sono, miseria e peccato, sarei certo meno cattivo cristiano. Ma io riprovo il male che vedo in altri e non abbomino le cattiverie

- 945 -mie. Ingratissimo cristiano! Quel di bene che Dio mi non lo riconosco per dono celeste, quei molti difetti poi che in me sono li scuso e li nascondo. Fino a quando sarò io cieco e stolto a sì alta misura?

Riflessi

  1. Per umiliarti guarda nel mezzo del cuor tuo.

  2. Che fosti tu? Che sei? Che sarai?

  3. O se hai un bene in te, chi te l'ha dato?

  4. Pénsavi e ti persuadi.

  5. Non pensa<re> agli altri, pensa a<i> tuoi mali che son tanti.

  6.  E in raccomandarti per aiuto in ciò, raccomandati a Mariavivamente come fece il sacerdote Giovanni Nepomuceno.





p. 942
14 Mi 6, 14.



p. 943
15 Gal 2, 20.



16 Nell'originale: la riverì sempre da alto.



17 Cfr. Lc 1, 48.



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