Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Nel mese dei fiori...
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NEL MESE DEI FIORI UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DELLA BEATA VERGINE

Ottavo giorno Dallo esempio della b<eata> V<ergine> che visita la cugina Elisabetta si ricava che il cristiano anche è santo quando ha la carità verso al prossimo suo

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Ottavo giorno

Dallo esempio della b<eata> V<ergine> che visita la cugina Elisabetta si ricava che il cristiano anche è santo quando ha la carità verso al prossimo suo

Tutti conosceranno che siete miei discepoli in questo, se avrete dilezione l'un per l'altro.

San Giov<anni> 1318

  1. [54]Figurati che un angelo venga <a> dirti: "Tu sei eternamente salvo, il segnale di tua beata predestinazione è questo... che sì bene possiedi". Ti pare che a questo annunzio faresti molta festa? Ma esultane pure se il cuor ti dice che tu

- 946 -ami davvero i fratelli del tuo prossimo! Non solo un angelo, ma il Creatore degli angeli è per dire a te come ad ogni altro: "Voi siete miei discepoli diletti se vi amate di cuore a vicenda".

  Osserva in ciò Maria benedetta. Ella già aveva con sé l'autore della grazia, epperciò della carità. Godeva in sentire le inspirazioni di Dio come può godere un beato [55]che si trova a vista dello Altissimo. Ma appunto la voce del Signore le parla che si affretti in aiuto alla cugina Elisabetta, la quale poteva aver molto bene da una visita di lei. Ed eccola Maria levarsi su e affrettarsi. Non cura disagio di viaggi, non sollecitudini di famiglia. Ella si incammina e coll'ali della carità presto si trova a vista di Ebron e della casa di Elisabetta sua cugina.

  2. Oh come batteva nel suo petto il cuore a Maria benedetta! E così dev'essere parimenti fervido l'amor tuo. Per far bene al tuo prossimo devi come Paolo sclamare: "Gesù mi ha amato tanto, or come posso io vivere senza far almeno altrui tutto quel bene che mi è possibile?"19. Devi, come i martiri del Signore, regalare con generosità, per piacere più vivamente a Dio. Oh come devi desiderare di porgere aita a tanti poverelli!

  A quanti ne porse soccorso Vincenzo de' Paoli, a quanti Raimondo da Pennafort, ovvero a quanti Carlo Borromeo ed altri cristiani illustri cosiffatti? Il tuo cuore dovrebbe aspirare come il Saverio a dire: "Io vo' compiere il giro [56]intorno alla terra per ridurre alla croce del Salvatore tutte le anime dei pagani e degl'infedeli". Ecco com'esser deve la tua carità per esser segnale infallibile di salute. Amarsi sol per convenienza o per genio naturale, questo lo fanno anche i nemici del Crocefisso. Amarsi in tutto e sempre, questo è sol proprio dei cristiani santi.

  3. Nel 1855 quando nella Crimea si combatteva quella guerra che lasciò poi sui campi di battaglia tanti feriti e tanti

- 947 -morti, allora come angeli di carità si vedevano le Sorelle di san Vincenzo de' Paoli presenti a tutti i disastri, sollecite alle grida di ogni soldato ferito. Erano vere sorelle cristiane, perché recavano in cuore la fiamma della carità di Gesù Cristo, come ne portavano le divise esterne nell'abito.

  Allora si trovarono più damigelle inglesi che in Londra, udendo la fama di queste eroine, sentironsi piccate ad imitarle. Ma le sfortunate vennero con il capo coronato di rose, portate da navi dorate. Le meschinelle erano protestanti e si avvidero quando, arrivate sul luogo del combattimento, presto presto lasciaronsi tirare ad altri amori che a quello purissimo della [57]carità di Gesù Cristo. Ripetevano poi per iscusarsene che esporre la propria persona per bene altrui è peccato che condanna allo inferno. Mettersi poi spontaneamente a pericolo di morire per salvare la vita altrui è impossibile cosa alla umana fragilità.

  Ma così non erano del parere le Sorelle cattoliche. Vedevano in ispirito Gesù che moriva in croce per salvare i peccatori. Pareva loro sentir l'eco delle voci dei pagani che, vedendo i cristiani assisterli in tempo di peste e far bene a tutti benché avversari, ripetevano: "Vedete come ci amano i cristiani, vedete come ci amano i cristiani". "Perciò -- ripetevano le forti -- saremo noi sorelle degeneri da quei nostri padri illustri? Saremo figlie che abborrono dalla carità del Salvatore? Tolgalo il cielo!".

  E tu non odi tuttodì ancor dagli increduli e dai nemici della fede ripetere: "Costui è dabbene, perché usa beneficenza a tutti"? E la tua che nutri in petto, che carità è dessa? Procura che sia tale che tutti abbiano ragion di parlarne di te in benedizione.

  4. Ritorna alla visita di Maria ad Elisabetta. Appena si incontrarono, abbracciaronsi [58]quelle sante creature. I loro cuori si incontrarono. Quel che pensava Maria, quello imitò Elisabetta. E quello che Maria volle, ciò desideravasi dalla cugina. Intanto nei tre mesi nei quali dimorarono assieme erano comuni le cose della casa, cordialissime le esibizioni della mensa.

  Questo costume imitarono poi i primi cristiani, dei quali è

- 948 -scritto che erano cor unum et anima una e che habebant omnia communia20. Egual pensare, egual volere, mensa uguale: ecco un vincolo triplicato che difficilmente si rompe21; appunto perché i cristiani uniti sono una potenza formidabile, perciò il demonio si sforza tanto di spargere in questo campo le dissensioni. Ma tu non sarai quello sciagurato che vuol cedere alle diaboliche suggestioni. Oh quanto è meglio che ami a somiglianza di Maria e con parità de' cristiani tuoi padri!

  5. Ma un male io temo sia in te. Troppo gran paura ho che tu non ami come devi Gesù Cristo, che è padre di tutti. Che se tu non ami lui che pur è buono cotanto, com'è possibile che ami i suoi figli che pure son così meschinelli?

  Maria amava [59]Gesù Cristo con tutte le forze dell'animo suo immacolato. Per questo ottenne che nella casa di Elisabetta entrasse ogni sorta di benedizione. Il bambino che recava Elisabetta e che fu poi chiamato Giovanni è santificato prima che nascesse. Zaccaria, lo sposo di lei, che era sordo e muto, in un momento acquista il beneficio di poter udire, il favore di poter parlare22. E insieme lo spirito di Elisabetta giocondò come in un mare di ineffabile dolcezza.

  Piaccia a Dio che, avendo molto amore al tuo signore Gesù Cristo, possa anche tu procacciare altrui benefici salutari. Pregane Maria con dirle: "Dolce Cuore di Maria, siate voi la salvezza mia". E per darle un pegno di affetto, oggi esercita almeno tre atti di carità, vuoi corporale, vuoi spirituale, a pro del prossimo tuo.

esempio

  Il beato Raimondo da Pennafort pensava spesso alla sciagura dei molti cristiani che, tratti in dura schiavitù dai saraceni, venivano strascinati nei luoghi di Barberia con tanto pericolo- 949 - non solo dei corpi, ma [60]delle anime loro. Raimondo dolevasene altamente e pregavane Maria, quando di notte tempo gli compare in mezzo a celeste splendore la Regina del paradiso e gli addita gli schiavi che desidera sieno salvati. La stessa Madre celeste porge al suo servo e la divisa e le regole di una società che si intitola dal nome benedetto di Maria della Mercede. Allora Raimondo aduna navi cariche d'oro, impone a quelle il nome di Maria e vola in salute dei miseri.

Per mezzo della Vergine poi salvò fino all'ultimo tutti quegli sciagurati. In presente l'opera dei religiosi della b<eata> V<ergine> della Mercede, detta altrimenti dei mercedari23, è tutta volta a salvare le altre anime non poco bisognevoli dei fanciulli chinesi, alle quali mal poteva bastare l'Opera che si dice della santa Infanzia del Salvatore.

orazione

  Vergine santa, voi siete benedetta perché avete saputobene amare. Beato ancora me se saprò amare daddovero!

  Madre mia, aiutatemi voi per essere d'un [61]cuor solo, di un pensier solo colle anime dilette della cristiana carità. O Maria, perché non posso anch'io amare Gesù come voi l'amaste tanto?

Riflessi

  1. Il cristiano che ama è cristiano per il paradiso.

  2. Basta sol che ami di cuore.

  3. Quanti cristiani ha ancor adesso che danno di sé esempio purissimo!

  4. I cristiani amanti sono di un cuor solo e di un pensar solo, procurano perfino di aver comune la mensa.

- 950 -5. Per amarsi siffattamente è necessario aver vivo l'amore al comune salvatore e padre Gesù Cristo.

  6.  Raimondo da Pennafort ti precede con nobile esempio.





p. 945
18 Gv 13, 35.



p. 946
19 Cfr. Ef 5, 2.



p. 948
20 At 4, 32.



21 Cfr. Qo 4, 12.



22 Nell'originale: ascoltare.



p. 949
23 Nell'originale: trinitari.



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