Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Nel mese dei fiori...
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NEL MESE DEI FIORI UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DELLA BEATA VERGINE

Decimo giorno Ad imitazione di Maria, di ogni bene che possiedi devi darne gloria a Dio

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Decimo giorno

Ad imitazione di Maria, di ogni bene

che possiedi devi darne gloria a Dio

Se tu separerai il prezioso dal vile, sarai come la bocca mia.

Geremia 1526

  1. [68]Chi dice la verità è un santo. I fanciulli ingenui non sanno che sia la bugia, epperò di quelli discorrendo il divin Salvatore diceva: "Essi sono come gli angeli del Signore".

Quanto tu abbia bisogno di un favore importante e che per ottenerlo faccia capo ad un personaggio pio, egli ne ascolta ogni parola del tuo discorso, e se scorge che sul tuo labbro è il fiore del vero, allora si compiace di riconoscerti e adopera poi ogni industria per esaudirti. Ami anche tu di dir sempre il vero?

  Considera Maria benedetta. Elisabetta finalmente viene <a> dire a Maria: "Chi sono io mai da meritare che la madre del mio Signore venga <a> visitarmi?". E la Vergine allora [69]esclama: "Magnificat anima mea Dominum"27, e continua <a> proferire il più bel cantico di quanti risuonassero fino allora sulle labbra di patriarca fervido o di profeta inspirato. Maria all'encomio che ne riceve dalla cugina sembra turbarsi e poi, per divertirne lodi maggiori, si affretta ella a donare a Dio la gloria più alta che fino allora gli sia mai pervenuta. La bocca di Maria in proferire questo cantico era divenuta quasi voce dell'Altissimo.

  Ah, se anche tu sapessi separare il prezioso dal vile! Tutto ciò che è prezioso in te vien da Dio. Tutto quello che in te è vile viene dalla miseria e dalla malignità tua. Ma tu delle cose buone te ne glorii, delle biasimevoli poi te ne scusi con dire

- 955 -che la legge del Signore è troppo severa, che la tua fragilità è sì grande, e simili.

  2. Il ciel ti guardi che altresì in te non sia altra malignità pessima. Tu senti che il tale è denarioso, che questi è riverito da tutti e che è temuto per le sue sagacie. Tu vanerello gli credi e in cuor tuo pensi: "Come sono beati costoro che hanno tanta bella roba di sostanze e tanti inchini gentili di onore!". [70]Ma sciocco te! Questi dunque tu li invidii? Ricordalo una volta per sempre che beati non sono costoro, ma quelli solo che hanno per tesoro del proprio cuore la grazia del Signore Iddio.

  Non troverai in eterno che Maria ed Elisabetta dessero nei loro discorsi altro affetto a queste vanità mondane, allo infuori di un senso di pietà e di compassione profonda. Trovo nella vita di cristiani illustri che spesse volte sentendo certi discorsi di sciocchezze rabbrividivano, e che vedendo certi tripudii di comparse e di banchetti piangevano dirottamente. E tu che pensi? Te lo raccomando: falla in te questa separazione del prezioso che è la divina grazia dal vile che è il peccato, e poi troverai subito un angelo benedetto che reca il tuo discorso in alto, per paragonare quello che dici alla parola del Signore.

  3. In un altro senso tu puoi essere come la bocca di Dio, ed è quando col discorso delle tue predicazioni, ovvero con gli affetti vivi del tuo cuore, tu puoi separare un peccatore dal lezzo della sua colpa e condurlo sovra un trono di grazia e di carità. Quest'opera che tu vieni a compiere [71]è la più grande che possa eseguire. Questa tua è come un'opera divina. Il Signore fece opera grande quando dal nulla creò questo mondo che tu abiti. Ma tu quando cavi un peccatore dall'abisso della iniquità e che lo trasporti nel cielo sereno della divina grazia, tu cooperi per compiere un'impresa di gran lunga superiore. La creazion del mondo è per l'ordine naturale quaggiù; la giustificazione dell'empio è per l'ordine sovran<n>aturale della vita eterna.

  Maria, che più di tutte le creature anche in questo senso è stata quasi bocca del Signore, oh quante anime ha salvate colla parola, quante n'ha liberate collo esempio! Quante n'ha

- 956 -ricompre col fervor dell'orazione santa! Basta ricordare quel che ne dicono i santi Padri, che cioè tutti quelli che si salvano giungono al paradiso per mezzo di Maria, che del cielo ne è come la porta.

  Or tu, per crescere a tanta fortuna di merito, vivi con l'affetto vicino a Maria. Pregala tanto con dirle: "Dolce Cuore di Maria, siate voi la salvezza mia", e tosto tosto per piacerle adoperati perché un [72]fratello tuo, fra i molti peccatori, eviti almeno un peccato e salvi l'anima sua.

esempio

  Filippo Neri prese per tempo ad amare Maria santissima.

Quando poi fu consecrato sacerdote, allora affidò a Maria santissima tutto sé e l'opera sua nel ministero di salvar le anime. Intanto o conversasse in casa ovvero discorresse in chiesa, raccomandava a tutti di esser divoti a Maria. Spesse volte convertì un peccator fradicio con imporgli non altra fatica che la recitazione della Salve Regina. Quante anime ebbe salvato Filippo con la divozione alla Vergine santa!

  E questa gliene seppe grado. Perché, venuto Filippo in fin di vita, udivasi ripetere: "Madre, Madre, che degnazione è questa vostra! Voi comparire a me meschino, voi che siete la regina del cielo e della terra!". E sfogando i suoi affetti così, Filippo spirò nelle braccia di Maria. Che preziosa morte! È la morte benedetta che tocca a tutti quelli che, valendosi di Maria per ottener meglio e più presto, procacciano [73]per la santificazione propria e per l'altrui.

orazione

  Che nobile esempio mi porgete ancora in oggi, o Vergine santa! Voi, bocca di Dio in dare al Signore tutto il prezioso della perfezione che è in voi. Bocca di Dio foste in separare il prezioso della divina grazia dal vile delle umane vanità. Voi,

- 957 -bocca di Dio in strappare tante anime dalla via di perdizione per metterle sulla strada della salute.

  Vergine santa, siate la voce del Signore anche per me, con ottenere che io pure impari a discernere per me e in pro altrui il prezioso della virtù dal vile del vizio.

Riflessi

  1. Bocca del Signore è chi sa discernere per sé il tesoro prezioso della virtù dal vile abbominevole del vizio.

  2. Bocca del Signore è chi sa stimare la grazia divina come si deve e che come [74]si deve abborre le sciocchezze mondane.

  3. E lo è bocca di Dio quella voce pietosa di discorso o di preghiera che sa cavare un misero dallo abisso di colpa per rimetterlo sovra a un trono di grazia.

  4. A questo intento si giunge con invocare, a mo' di Filippo, la mediazione di Maria santissima.





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26 Ger 15, 19.



27 Lc 1,43-46.



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