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VIII.
Carissimo è il giorno di festa. Forse, e senza forse, esso è il più bel dì della vita nostra. Nel giorno di festa ci apparì Gesù risorto da morte, ci apparì in tutto lo splendore della gloria che lo circonda. Il giorno di festa è per noi cristiani
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[25]un giorno di caparra della festa che un giorno faremo in paradiso. L'allegrezza di quaggiù è figura ed è principio della festa eterna che dai beati si fa in cielo. In giorno di festa la gioia è molta ed è varia nella casa di Dio nostro Padre. Affrettiamoci come dabben figli alla casa del Signore, al tempio santo. Il santuario è coperto dai drappi festivi, ardono cento cerei luminosi al santo altare. Il popolo attende ansioso. Ecco l'apparizione dei ministri che si dispongono ai misteri di solennità festosa.
Ma anche qui un passo addietro. Ben volentieri vi accompagnerei a gustare della maestà e del senso dei riti sacri. Vorrei potermi con voi trasportare dalla chiesa terrestre, tempio di Gesù nel Santissimo Sacramento, alla Chiesa celeste, tempio aperto alla maestà dell'Altissimo. Però in questo momento non posso accompagnarvi là. Un passo addietro. Alla sagrestia e da [26]questa al santuario massimo, ma sol per tener dietro a quei ministri inferiori, piccoli allievi del santuario che sono chiamati per servire all'altare santo nei giorni più solenni dell'anno. Teniamo sovrat<t>utto l'occhio intanto a questi che nel linguaggio ecclesiastico si dicono accoliti.
1. Sono specialmente in numero di cinque. Due di essi recano i candelieri, due servono all'altare, il quinto impugna il turibolo con la navicella. In quella che il turiferario dispone il fuoco, che due accendono i proprii candelabri, gli ultimi aiutano i sacri ministri a pararsi. Prendono poi l'uno il secchietto dell'acqua lustrale con l'aspersorio, il secondo la pianeta ed i manipoli piegati sul braccio sinistro. Ad un cenno del cerimoniere si inchinano tutti alla croce, procedono a destra i candelabri, e gli accoliti due a due8, il turiferario avanti al cerimoniere si muovono con portamento grave e divoto.
2. I candelieri si portano alquanto [27]discosti dal petto. Si impugna il gruppo del candeliere con la mano che è la più distante dal compagno. In tenere il candeliere il braccio segna un semiarco.
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3. Pervenuti al presbiter<i>o, gli accoliti si schierano dai due lati a lasciar passare il celebrante con il diacono ed il soddiacono, e fanno poi la genuflessione con quelli. Dopo ciò depongono i due candelieri sulla credenza.
<4.> L'accolito a destra porge l'aspersorio. Dopo che dal celebrante è detta l'ultima orazione, due accoliti consegnano a baciarsi il manipolo e lo legano al braccio sinistro dei sacri ministri. Altro accolito porge il manipolo e sovra impone la pianeta al celebrante.
5. A principio della Messa si inginocchiano due accoliti, l'uno a destra e l'altro a sinistra dell'altare, rispondono e si inchinano come i sacri ministri. Quando questi salgono l'altare, gli accoliti stanno ritti in piedi.
6. Il turiferario ad un cenno del cerimoniere presenta il turibolo con la navicella.[28] Al Gloria in excelsis siedono quando sono seduti i sacri ministri, e si inchinano come quelli alle voci "Adoramus etc". Al Vangelo due si accostano con i candelieri parte a parte fra il messale9 che è rivolto al diacono.
7. Cantatosi il Vangelo ed intuonato dal celebrante il Credo, i due candelieri si riportano alla credenza. Gli accoliti genuflettono all'Incarnatus est.
8. All'offertorio un accolito sovrimpone il velo omerale al soddiacono, altro accolito alla destra l'accompagna alla credenza a levare il calice, all'altare tosto dispone la sottocoppa con le ampolline del vino e dell'acqua.
9. Presentate le ampolle ai sacri ministri, le riporta alla credenza. Il cerimoniere intanto dispone per la incensazione. L'accolito accompagna il diacono nell'incensare ai sacerdoti del coro. Altro accolito porge l'ampolla dell'acqua per il Lavabo.
10. Al Sanctus si suona con tre tocchi [29]il campanello e si inginocchiano ai due lati dell'altare.
11. All'elevazione si inchinano profondamente. Terminata questa, il turiferario genuflette in piano e ritorna alla sagrestia.
12. Verso la fine del Pater noster un accolito leva il velo omerale dalle spalle del soddiacono.
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13. All'Agnus Dei altro accolito accompagna il soddiacono che dona ai sacerdoti in coro il segno di pace. Alla Comunione un accolito presenta a suo tempo le ampolline e l'altro poco di poi riceve dalle mani del soddiacono il calice, che poi riporta alla sagrestia.
14. Assistono genuflessi e si fanno il segno di croce alla benedizione. Levano i candelabri dalla credenza e si dispongono per genuflettere nel mezzo tutti gli accoliti con i sacri ministri. Precedono i candelabri, i due accoliti e gli altri verso la sagrestia. Qui gli stessi accoliti aiutano diacono e soddiacono a svestirsi, e fanno poi loro inchino semplice.
Ufficio del turiferario
1. [30]Dispone il turibolo nella sagrestia, lo agita leggermente. Ad un cenno del ceremoniere lo porge al celebrante perché vi versi l'incenso. Il turibolo lo tiene con la destra. Con la sinistra raccoglie la navicella presso al petto. In presentarlo offre la navicella al ceremoniere. Il turibolo lo eleva con la destra, con la sinistra impugna la catenella a metà, e così lo presenta in modo facile. Posto l'incenso dal celebrante, lo riceve e si dispone ad avviarsi al presbiter<i>o.
2. Qui pervenuto, il turiferario si pone al fianco dell'Evangelo a distanza dai gradini dell'altare, sì che tutti abbiano agio a starvi. Genuflette poi con il celebrante e con gli altri.
3. Ad un cenno del cerimoniere porge il turibolo per la incensazione. Il turiferario eseguisce genuflessione semplice [31]anche quando è esposto il Santissimo Sacramento.
4. Quando il celebrante è per leggere il Vangelo, il turiferario si presenta perché riversi l'incenso. Rinchiude il turibolo, discende in piano e lo porge a suo tempo al diacono. Lo riceve e lo riconsegna quando lo stesso diacono incensa il celebrante.
5. All'offertorio presenta il turibolo ad un cenno del ceremoniere. Intanto che seguono le incensazioni, il turiferario sta con gli altri accoliti. In ultimo delle incensazioni fatte dal diacono ai sacerdoti, il turiferario incensa al popolo. Gli fa inchino
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profondo prima e dopo. Incensa con tre tratti all'ostia santa ed al calice benedetto, accompagnando il triplice suono del campanello, ambedue nella elevazione dell'ostia e del calice.
6. Dopo questa incensazione il turiferario fa inchino profondo, genuflette in piano nel mezzo del presbiter<i>o e ritorna alla sagrestia. [32]Con questo hanno termine i riti con cui gli accoliti accompagnano il sacrificio solenne della santa Messa.
Rallegratevi, vergini e fanciulli che avete servito al santo Sacrificio. Avete compiuto ufficio più nobile che non sia quello dei principi i quali amministrano le plebi, dei sovrani che governano i popoli. Mostratevi degni sempre dell'alto ufficio che compiete. Gli occhi del popolo con pio fervore sono rivolti a voi. Siatelo sempre angeli di buon esempio. Annunziatelo a tutti che il giorno di festa è giorno solenne su questa terra. È il dì fortunato nel quale il Signore chiama a sé le plebi del suo popolo per benedirle. In questo giorno il nostro buon Padre salvatore Gesù Cristo dispone intorno a sé i figli perché si incamminino alla volta del paradiso beato.
Pensieri per accompagnare con divozione
il santo sacrificio della Messa
Avanti il santo Sacrificio
[35]Benedetta la vostra bontà, o Signore. Mi avete suggerito alla mente un pensiero pio. Mi avete porto aiuto per compiere un'azione sublime. Ho potuto staccarmi dal deserto arido del mondo per entrare presso a voi in questo giardino di spirituali dolcezze. Oh come si sta bene nella casa del Signore!
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Voi mi comparite innanzi, o Gesù. Il sacerdote vi rappresenta nel mestissimo atteggiamento di vostra passione. [36]Io vi adoro, o divin Salvatore, pietosissimo Redentore mio! Parmi vedervi agonizzante nell'orto, a motivo di tante mie freddezze. Oh, se io potessi tergervi quelle goccie di sudore di sangue! Un angelo di paradiso seppe farlo, ma quanto a me, ahi!, misero che non valgo se non che ad affliggervi.
Cuore santissimo del mio Gesù, mostratevi a fine che un miserello vi possa amare. Cuor di Maria immacolata, parlate per me a Gesù salvatore. Santi del paradiso, diletti miei fratelli in onore dei quali l'Agnello immacolato si immola con allegrezza al santo altare, accompagnatemi voi al mio Salvatore.
Al Vangelo
Io voglio essere tutto di Gesù. Gesù, voi siete la via, la verità e la vita10 agli uomini che si incamminano quaggiù.[37] Mi conforterò io sempre e dirollo poi a tutti: "Andiamo a Gesù, andiamo a Gesù, andiamo a Gesù". Chi segue le massime dell'Evangelo del divin Salvatore non si muove fra le tenebre di notte, ma si affretta alla luce di giorno pieno11.
All'offertorio
Ho intesa la vostra voce, o Signore. Rinnegare le voglie capricciose, questo è il dover del cristiano, perché l'uomo dalle
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passioni tristi è tirato al male. Mortificarsi perché siamo peccatori, questo è l'obbligo nostro. O Signore, quando ci vedrete con una corona di tribolazione sul capo, con un peso di croce sulle spalle, con gli occhi umidi di lagrime, ma con il cuore desideroso di patire, allora, o Signore, guardateci pietoso. Togliete il degradamento che ha operato in noi il male della colpa e restituiteci all'onore della vostra grazia.
Al prefazio
[38]Vogliatemi bene, o Signore. Quanto agli uomini del mondo che intendono a censurar chi opera un po' di bene, di questi io non prenderò timore. Voglio pregare che tutti conoscano il comun Padre che è nel cielo, che amino voi, Gesù, vero Figlio dell'Altissimo, mandato dall'Eterno quaggiù per la comune salvezza.
Al Sanctus
Buon Gesù, ecco il suon di tromba che annunzia alla terra il più grande avvenimento. Il Salvator del mondo si abbraccia alla croce e si incammina al Calvario. Quanti stenti, o Gesù mio! Quante agonie! Ma voi vi affrettate. Chi potrebbe misurare l'affetto del cuor vostro?... Non uomo, no, né un angelo può intendervi. Sol vi intende Iddio eterno. Voi siete il Padre ed il Salvatore che vi incamminate per salvare i figli della terra.
All'elevazione
[39]Cielo! Il Verbo incarnato venuto per cercare i fratelli perduti ha compiuto sì gran viaggio dal cielo in terra. Ha valicato monti, ha sorpassato colli, ha superato dirupi. Ha chiamato alto con la voce per salvar tutti. Or eccolo sopra il più alto vertice di monte. È salito sopra un tronco di croce
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e di brama di patimento immenso. Di là grida con gemiti pietosissimi: "Venite tutti, o fratelli. Io vo' condurvi tutti salvi al cielo".
Alle altre orazioni fino alla Comunione
Dice Gesù: "Venite tutti. La via a tenersi è questa: soffrire su pei sentieri del Calvario, camminare anche quando i fratelli cattivi vi distolgano. Tutti gli uomini quaggiù sono miseri, tutti hanno a salvarsi. I maggiori fratelli aiutino i minori, e chi è sano porga la destra a chi si giace infermo". Continua Gesù: "Dolce è il sostegno della madre.[40] Vi affido ad una madre pia. Maria è vostra madre. Io sono l'Agnello di Dio che si immola a fine di cancellare i peccati del mondo. Maria è la madre della misericordia, il rifugio dei peccatori miseri".
Alla Comunione
Buon Gesù! le vostre parole istituiscono discorsi che danno la vita eterna. Io non ne sono meritevole, ma come vi degnate <di> parlarmi con tanta bontà, fate che il mio cuore gusti una dolcezza alla Mensa che disponete pei poveri figli vostri. Il Corpo del Signor mio Gesù Cristo custodisca la mia povera persona per la vita del paradiso. Buon Salvatore! Siate sempre benedetto. Vi lodino tutti. È un meschinello figliuol vostro che desidera amarvi con tutto il cuore per essere tutto vostro. Lo sia io un vostro fervido seguace, che vuol morire al mondo per vivere a voi solo. Sia sempre lodato Gesù Cristo salvatore.
[41]Eccolo il Salvator mio! Non è più in atto di chi soffre, ma è in atto di chi gode. Gesù Cristo è risorto! Quanta bellezza! Il suo volto irradia di celeste splendore. Gli occhi
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vedono a tutti i luoghi, la voce parla. Gesù è risorto, non rimuore mai più. La persona adorabile del Salvatore è gloriosa ed è tutta nel medesimo tempo in quei luoghi e con quelle persone alle quali gode manifestarsi. Rallegrati, cuor mio. Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, è tuttodì in cielo e nel Santissimo Sacramento. Da quel trono di amore ti augura ogni bene. Ci benedica il Signore che tutto può. Ci benedica il Padre che ci ha creati, il Figlio che ci ha redenti, lo Spirito Santo che ci santifica.
Iddio sia benedetto perché mi ha partecipato il dono della sua grazia. [42]Benedetto il nome del Signore che tutto può. Benedetto Gesù, vero Dio e vero uomo. Benedetto Gesù, che fattosi fratel mio diletto mi ha ricondotto al Padre. Benedetta voi, Madre immacolata del Verbo salvatore. Benedetti voi, santi che dal cielo mi guardaste pietosi. Benedetti voi, angeli che mi accompagnaste benevoli.
Gesù mio, misericordia! Io parto da questo santuario di salute. Ritorno al mondo, campo del mio combattimento. Gesù, misericordia di me. Voglio lavorare per l'onor della vostra gloria. Datemi in questo dì il pane del corpo per faticare, datemi il pane dell'anima per venire a voi. Oh, quando mi darete il pane del vostro paradiso? O Signore che tutto potete, abbiate pietà di me e dei poveri peccatori miei fratelli. Gesù mio, misericordia! Gesù mio, misericordia!
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Pensieri per accostarsi fruttuosamente
alla sacramentale Confessione
Avanti confessarsi
[43]Mi avete fatto intendere il suono pietoso della vostra voce, ed io sono venuto. Misero, che ho fatto io mai? La mente è assordata dai clamori del mondo, clamori che io abbomino ma che intanto mi ronzano intorno con eco fastidiosissimo. Povero me! Pongo la destra al cuore, e non mi pare trovarlo. Mi è forse sfuggito, il misero, o me l'hanno strappato assassini crudi? Dio, Dio, che è l'uomo senza di voi?... Eppure io alzava il capo e pretendeva dirigermi a modo mio e contraddire ai voleri dell'Altissimo. [44]Misero me! Misero me! Perché un vento non mi ha schiantato da questa terra prima che vi offendessi? Perché un fulmine del cielo non mi ha incenerito prima?... Buon Padre! Ma voi avete atteso perché io avessi da ammirare la pietà del vostro cuore. Iddio mio, voi siete l'Altissimo, ed io una creatura di creta. Oh, si infranga questo vaso del corpo. Potessi io dare la vita per voi, o Gesù mio! E questo mio cuore, che è esso che non si strugge in amorevolezza? Oh, potessi io morire nel mare delle mie lagrime! Misericordia, Gesù mio, misericordia! Voi mi chiamaste con infinita bontà ed io sono qui. Volete castigarmi?... Lo merito, lo merito. Fate pur scintillar sul mio capo una di quelle spade che avvolsero nella cenere Davide peccatore. Ma poi perdonatemi. Perdonatemi come perdonaste a quel re dolente. Perdonatemi come perdonaste al prodigo. [45]Mi avete chiamato. Buon Padre! Io sono qui. Oh, se potessi sentire un suon di parola che dica: "Io ti perdono! Io ti perdono".
Dopo la sacramentale Confessione
Io sono salvo! Io sono salvo! L'abisso si è chiuso sotto ai miei piedi. Il demonio si partì come leone ruggente12. Sono
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salvo! Sono salvo. Un angelo benedetto scese a rivestirmi di bianca stola. Bellissima veste! È quella della battesimale innocenza. Sono salvo! Sono salvo! Il tesoro dei miei beni adunati con tanto stento nel corso di molti anni mi è restituito. Era infermo ed or sono guarito omai. I miei occhi vedono fino al paradiso ed a Dio. Bellezza ineffabile! Il mio cuore sente di poter ascendere fin là.
Oh, quando intesi quelle voci: "Io ti assolvo! Io ti assolvo!", sono ritornato lieto come il cieco guarito, come il paralitico curato dal divin Salvatore, come [46]lo storpio radrizzato da Pietro alla porta del tempio. Viva Iddio altissimo! Gli sia lode perpetua. Vergine santa, Madre mia, mi avete aiutato per portarmi a Gesù, aiutatemi per ringraziarlo. Santi del paradiso, siatemi d'accanto sempre. Vi sono ritornato fratello, non vo' altra volta esservi avversario. Mai più avversario vostro, no, mai più nemico a Dio. Angeli del cielo, assistetemi. Io vo' presto ascendere in alto. Io vo' quaggiù manifestar senza posa la pietà di Dio che perdona, ma io non ne posso più da venire in paradiso per lodare la misericordia di Gesù che salva.
Pensieri per accostarsi divotamente
alla santissima Comunione
Avanti comunicarsi
[47]Io mi accosto con rispetto al libro delle vostre Scritture Sante. In esso ci avete indirizzate tante lettere di amorevolezza paterna. Avete detto: "Io amo colui che ama. Chi è nel cuor mio ed io nel cuor di lui, quanti sacri frutti di benedizione!" 13. Fatemi segno, o Signore, che io possa aver
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valore di merito e copia della grazia vostra. Provo in me sentimenti di gioia unica. Avete detto, o Signore: "Io amo chi mi ama". Or io vi amo. Chi amerò io, se non amo voi, bontà infinita? Fortuna mia! Iddio buono ha sparso un raggio di bontà [48]sulle creature insensate che mi circondano, e per questo io le amo.
Iddio buono ha riformato il cuor dei cristiani giusti a somiglianza del cuore santissimo del Redentore, e per questo io gioisco presso al buon affetto del giusto del Signore e dico: "Se stare con un santo quaggiù è sì lieta cosa, quanto più lieto godimento è starsi con Dio". E voi ce l'avete detto, Signore Iddio nostro: "La mia gioia è stare coi figli degli uomini"14. Il Padre non può star lungi dai figliuoli diletti. Molto più a quelli che son miseri. Ai meschini porge invito amorevolissimo con dire: "Voi tutti che siete angustiati ed oppressi venite che io vi ristorerò15. Io vo' farvi sedere ad una mensa di cui gustando non avrete più fame in eterno16. Il pane che vi porgo è la carne del corpo mio, il vino è il sangue del mio cuore, quello stesso Corpo, quello stesso Sangue che si dà in remissione dei peccati17. Venite, venite. Accostatevi e non morite più mai. [49]Chi mangia il mio Corpo e beve il mio Sangue avrà la vita eterna ed io lo risusciterò all'ultimo dei dì"18.
Io ascolto attonito il suon della vostra voce e scorgo che parlate il vero. Guardo alla persona adorabile che vi circonda e trovo che voi moltiplicate i pani, che fate guarire i malati, che fate risuscitare i morti, che perdonate i peccati del mondo. Gesù, io vi adoro. Siete il vero Figlio di Dio, siete l'Onnipotente, siete Redentore misericordioso. V'adoro glorioso nel Santissimo Sacramento dell'altare. Un dì vi scorsero gli uomini attraverso un corpo dapprima sofferente, paziente, e poi al fine glorioso. In questo momento io vi scorgo glorioso - 250 -attraverso le specie sacramentali del pane e del vino. Voi lo dite ed io mi accosto. Ma chi son io e chi siete voi? Io vengo con gioia. Agnello di Dio che cancellate i peccati del mondo19, abbiate pietà di me! Io non oso, ma perché voi me ne [50]replicate l'invito, io mi affretto. Signore, io non son degno che voi entriate nella casa del mio cuore, ma dite una parola e l'anima mia sarà salva20. Mi trovo al cospetto dell'Altissimo. Maria, vergine immacolata, porgetemi la mano vostra. Ricevo Gesù nel mio cuore come se voi, o Vergine, me lo porgeste infante tra le braccia. Venite, o Gesù mio, venite. Il Corpo del mio Signor Gesù Cristo custodisca l'anima mia per la vita eterna.
Vivo io, o Signore, ma non sono io che vivo, siete voi che vivete in me21. Anima santissima di Gesù mio salvatore, purificate l'anima mia. Cuore adorabile di Gesù, mondate il cuor mio. Corpo santissimo del mio Redentore, regolate il corpo mio. Non sono io che vivo, è Cristo Gesù che vive in me22. [51]Angeli del cielo, che dite voi? Accorrete, ve ne supplico, ammirate mistero d'amore. Santi del paradiso venite a me, che il Signore che vi ha creato e santificato è sceso nella povera casa del cuor mio.
Io guardo attonito alla terra nella quale vivo e dico: che è questo luogo in cui abito? Il Signore è con me. Vero, vero: questo luogo è santo ed è la anticamera dell'Altissimo23. Chiamate qui tutti, o Signore; qui sono i pontefici eminenti, qui i sacerdoti fervidi, qui i cristiani fedeli. Chiamate anche tutti i poveri peccatori. Fate entrare gli scismatici, gli eretici. Elevate alta la voce. Accorreranno per benedirvi ancor le nazioni più
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remote dei turchi, dei pagani, degli infedeli. Siete il Padre di tutte le creature, deh, fate che tutti sieno salvi col Figlio Gesù che avete mandato. Buon Dio! Volgete l'occhio amorevole anche alle anime del purgatorio. È sì grave trovarsi [52]lungi dal vostro volto paterno. Che cruccio si hanno in avervi offeso e non aver riparato come si conveniva! Unite <a>i loro tormenti le preci ed i patimenti miei, e liberatele quelle anime dilette. Al paradiso tutti, o Signore! Quando ci chiamerete al vostro cospetto? Misero di me che già troppo fui quaggiù! Al paradiso, anima mia, al paradiso per sempre!
Risposte a recitarsi dal chierico che serve
la santa Messa secondo il rito romano
Al principio
Sacerdote [53]In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen. Introibo ad altare Dei.
Chierico Ad Deum qui laetificat juventutem meam.
Sac. Judica me, Deus, et discerne causam meam de gente non sancta: ab homine iniquo et doloso erue me.
Ch. Quia tu es, Deus, fortitudo mea: quare me repulisti et quare tristis incedo, dum affligit me inimicus?
Sac. Emitte lucem tuam et veritatem tuam, ipsa me deduxerunt, et adduxerunt in montem sanctum tuum, et in tabernacula tua.
Ch. Introibo ad altare Dei: ad Deum qui laetificat juventutem meam.
Sac. [54]Confitebor tibi in cythara Deus, Deus meus, quare tristis es anima mea, et quare conturbas me?
Ch. Spera in Deo, quoniam adhuc confitebor illi: salutare vultus mei, et Deus meus.
Sac. Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.
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Ch. Sicut erat in principio, et nunc, et semper: et in saecula saeculorum. Amen.
Ch. Ad Deum qui laetificat juventutem meam.
Sac. Adiutorium nostrum in nomine Domini.
Ch. Qui fecit coelum et terram.
Sac. Confiteor Deo omnipotenti etc.
Ch. Misereatur tui omnipotens Deus, et, dimissis peccatis tuis, perducat te ad vitam aeternam.
Ch. Confiteor Deo omnipotenti, beatae Mariae semper virgini, beato Michaeli archangelo, beato Joanni Baptistae,[55] sanctis apostolis Petro et Paulo, omnibus sanctis, et tibi, pater: quia peccavi nimis cogitatione, verbo et opere: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Ideo precor beatam Mariam semper virginem, beatum Michaelem archangelum, beatum Joannem Baptistam, sanctos apostolos Petrum et Paulum, omnes sanctos et te, pater, orare pro me ad Dominum Deum nostrum.
Sac. Misereatur vestri omnipotens Deus, et, dimissis peccatis vestris, perducat vos ad vitam aeternam.
Sac. Indulgentiam, absolutionem, et remissionem peccatorum
nostrorum tribuat nobis omnipotens et misericors Dominus.
Sac. Deus tu conversus vivificabis nos.
Ch. Et plebs tua laetabitur in te.
Sac. Ostende nobis, Domine, misericordiam tuam.
Ch. Et salutare tuum da nobis.
Sac. [56]Domine, exaudi orationem meam.
Ch. Et clamor meus ad te veniat.
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Ch. Kyrie, eleison. Christe, eleison. Christe, eleison. Kyrie, eleison.
Prima del Vangelo
Sac. Sequentia o Initium sancti Evangelii secundum N.
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Ch. Suscipiat Dominus sacrificium de manibus tuis ad laudem et gloriam nominis sui, ad utilitatem quoque nostram, totiusque Ecclesiae suae sanctae.
Al prefazio
Sac. Per omnia saecula saeculorum.
Sac. Gratias agamus Domino Deo nostro.
Avanti il Pater noster
Sac. Per omnia saecula saeculorum.
Sac. [58]Et ne nos inducas in tentationem.
Poco dopo
Sac. Per omnia saecula saeculorum.
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Sac. Pax Domini sit semper vobiscum.
Sac. Ite, Missa est o Benedicamus Domino.
Alla benedizione
Sac. Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.
Sac. Initium o Sequentia sancti Evangelii secundum N.
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Al principio
Sac. In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen. Introibo ad altare Dei.
Ch. Ad Deum qui laetificat juventutem meam.
Sac. Adiutorum nostrum in nomine Domini.
Ch. Qui fecit coelum et terram.
Sac. Confiteor Deo omnipotenti, etc.
Alla fine invece dell'Ite, Missa est
Sac. [60]Requiescant in pace.
(La benedizione si tralascia)
Sac. Initium sancti Evangelii secundum Joannem.
Risposte a recitarsi dal chierico che serve
la santa Messa secondo il rito ambrosiano
Al principio
Sac. [61]In nomine Patris etc. Introibo ad altare Dei.
Ch. Ad Deum qui laetificat juventutem meam.
Sac. Confitemini Domino quoniam bonus.
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Ch. Quoniam in saeculum misericordia eius.
Ch. Deo gratias. Misereatur tui omnipotens Deus, et, dimissis omnibus peccatis tuis, perducat te ad vitam aeternam.
Confiteor Deo omnipotenti, beatae Mariae semper virgini, beato Michaeli [62]archangelo, beato Joanni Baptistae, sanctis apostolis Petro et Paulo, beato Ambrosio confessori, omnibus sanctis, et tibi, pater: quia peccavi nimis cogitatione, verbo et opere: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Ideo precor beatam Mariam semper virginem, beatum Michaelem archangelum, beatum Joannem Baptistam, sanctos apostolos Petrum et Paulum, beatum Ambrosium confessorem, omnes sanctos, et te, pater, orare pro me ad Dominum Deum nostrum.
Sac. Deo gratias. Misereatur vestri etc.
Sac. Indulgentiam, absolutionem, etc.
Sac. Adiutorium nostrum in nomine Domini.
Ch. Qui fecit coelum et terram.
Sac. Sit nomen Domini benedictum
Ch. Ex hoc nunc et usque in saeculum.
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Avanti l'Epistola
Al Vangelo
Sac. Lectio sancti Evangelii etc.
Ch. Et cum spiritu tuo. Kyrie, eleison. Kyrie, eleison. Kyrie, eleison.
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Sac. Credo etc. Dominus vobiscum.
Sac. Gratias agamus Domino Deo nostro.
Avanti il Pater noster
Sac. Per infinita saecula saeculorum.
Sac. Et ne nos inducas in tentationem.
Sac. Per omnia saecula saeculorum.
Sac. Pax et communicatio Domini nostri Jesu Christi sit semper vobiscum.
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Ch. Et cum spiritu tuo. Kyrie, eleison. Kyrie, eleison. Kyrie, eleison.
Sac. Benedicat et exaudiat nos Deus.
Sac. Procedamus cum pace.
Sac. Benedicat vos omnipotens Deus, etc.
Sac. Initium sancti Evangelii etc.
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[67]Al Cum spiritu tuo non si aggiunge il Kyrie, eleison e nel fine della Messa, in vece del Benedicat et exaudiat nos Deus, il sacerdote dice:
Sac. Requiem aeternam dona eis, Domine.
Ch. Et lux perpetua luceat eis.