Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Nel mese dei fiori...
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NEL MESE DEI FIORI UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DELLA BEATA VERGINE

Vigesimo settimo giorno Come Maria così tu devi riputarlo ad onore seguire Gesù fino ai piedi della croce

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Vigesimo settimo giorno

Come Maria così tu devi riputarlo ad onore

seguire Gesù fino ai piedi della croce

Gesù a fine di santificare per mezzo del sangue suo il popolo patì fuori la porta. Adunque andiamo noi pure fuori gli accampamenti, portando l'improperio di lui.

San Paolo agli Ebrei 1355

  1. [190]Una madre ama il figliuol suo. Il meschinello se ricada ammalato, la pia genitrice gli è sempre intorno. Se l'infelice ammali fuor via, la madre accorre più sollecita e ne conta del figlio tutti i gemiti e in volto a lui legge tutti i sintomi del male.

  Povera madre Maria! Ella, quando scorse in ispirito Gesù a sudar sangue nell'orto e di poi che lo vide infermo per tanti orribili maltrattamenti degli ebrei, Maria gli fu d'accanto. Quando poi vide Gesù uscire dalle porte, allora gli corse dietro. Scorgilo qui il vero Figlio di Dio e di Maria. Si incammina fuori la città e quegli [191]abitanti imprecano a' suoi passi con motteggi di amarissimo scherno. Gesù è già carico del pesante legno di croce, eppur gli serrano le catene intorno e al passaggio scagliano, i maligni, sassi e sozzure per farlo inciampare. Gesù è maledetto da un popolo, eppure egli esce da città e viene sur un colle a vista di tutti, per dire che, se ha a morire, vuol spirare in luogo dal quale tutti possano vedere.

  Gesù Cristo ha già toccato il vertice del monte. Egli si è lasciato inchiodare sulle travi di croce. Miralo pendente da quel legno! Egli vi sta per salvarti, ma se tu, più crudo che un giudeo, lo schernisci, ricordalo che il castigo ti verrà ancor più severo da quel luogo santo. Maria santissima è arrivata per

 - 1023 -tempo , ora è ai piedi della croce. Guarda a Maria benedetta e poi lascia di piangere se puoi.

  2. Maria santissima ascoltava per sé tutti gli improperii che si facevano a Gesù in croce. "Va -- gli gridavano i giudei -- va che tu sei un impostore... Hai salvato tant'altri, ché non salvi te medesimo? E [192]il tuo Padre Dio che è nei cieli, che fa egli desso?". E movendo il capo seguivano <a> schernirlo con insulto altissimo.

  Queste ignominie le buttano in volto ai cristiani ancora i giudei del tempo nostro: "Tu sei un divoto di Gesù, va che sei un impostore; sei povero... e che fa che non t'aiuta Gesù tuo signore?... Sei figlio di Dio, ma come è che tutti ti spregiano?". Tu, allora che ti insultano così, prega: "Perdonate, o Signore, perché non sanno quello che si facciano".

  Maria benedetta nella sua mente aveva un pensiero solo: il dovere di seguitare fino all'ultimo Gesù Cristo. Nel suo cuore era un affetto solo: quello di compatire vivamente alle pene del suo figlio e salvatore.

  Così fa tu, e lascia che il mondo s'arrabbii. Se tu scorgessi un fratello od un amico diletto, il quale sia ridotto56 a' mali termini di Gesù sul Calvario, dimmi, ti basterebbe il cuore di vedere e passar oltre? Oh come ti salirebbe il sangue alla fronte! Oh come impugneresti forte il braccio! E tu senti le beffe contro al tuo Salvatore e taci? E tu odi gli improperii contro alla tua fede e poi ti nascondi? E [193]tu senti avvilirti nel più vivo delle tue convinzioni, nel più sacro dell'anima tua e poi non ti scuoti? Levati su da generoso, abbraccia la bandiera del tuo Salvatore, reca in fronte il segno sacrosanto della croce e poi percorri franco la terra e sclama con vivo affetto: "Eccolo, eccolo l'improperio del mio divin Salvatore. Mi glorio di portare l'improperio del mio salvatore Gesù Cristo".

  3. Oh come sublime innalzò Maria questa bandiera! La Vergine benedetta trasse a sé, per seguitare Gesù, soldati validissimi. Sollevò la bandiera per quelli che sentironsi disposti a lasciare il mondo e seguire Gesù sotto una regola più severa

 - 1024 -di religione. Di questi ne adunò un esercito sterminato. Sollevò la bandiera per quelli che sentironsi di predicare il nome santo di Gesù Cristo e trovò innumerevoli che per pubblicare le glorie di quel nome sacrosanto non curarono stenti, non si lasciarono lusingare dal sangue. Si trovò subito di quelli che per confessare il santo nome di Gesù Cristo non temerono le carceri e sopportarono di buon animo le condanne. [194]Poi novera quelli che per ossequio a Gesù Cristo mantengono mortificati i propri sensi. Novera tutti quelli che per amore a Gesù Cristo vivono e respirano all'unico intento di procacciargli gloria in tutto. Questi sono in folla troppo fitta per poterli numerare.

  Sicché ti pare che sia onorevole seguire lo stuolo di questi illustri? Maria ti è sempre dinanzi, e sul vertice del Calvario è Gesù che ti attende. Come si conforterà il suo cuore agonizzante in vederti giungere a lui! Incamminati, incamminati. E quando ti sia posto in via, affrettati infino a che tu giunga al suo cospetto. Prega Maria che ti accompagni. Intanto salutala con dire: "Dolce Cuore di Maria, siate voi la salvezza mia". Di poi affrettati pure in questo a seguire Gesù per quella via o di mortificazione o di buon esempio o di discorso savio, come ti è tracciata.

esempio

  Viveva in Parigi un pio sacerdote che tutto era intento a sollevare i carcerati nelle proprie sofferenze. Quando poi uno era condannato all'estremo supplizio, allora [195]il buon ministro raddoppiava le sollecitudini per disporre lo sciagurato a quel gran passo. Si chiamava da tutti con il titolo di Bernardo il povero prete.

  Quando il ministro di Stato si offerì per concedergli qualsiasi favore, Bernardo domandò un di quei conforti che si ponno per ultimo concedere ai condannati. Fra questi si abbatté Bernardo in uno sgraziato, il quale era già alla vigilia di essere suppliziato eppure che seguiva <a> bestemmiare come un demonio. Non è a dire quanto il povero prete si adoperasse

 - 1025 -per salvar quell'anima. Finalmente, postosi ginocchioni, pregò colla pietà di un angelo. Levossi poi su e con un atto come di chi è certamente inspirato disse: "Una delle due: o recita quest'orazione che è stampata in questa pagina, o tu ne mangerai la carta". E come quegli si rifiutava, Bernardo già provavasi a ricacciargliela fra' denti. L'altro, per togliersi un'importunità dapprima e poi per una viva consolazione che gli scese in cuore, ripeté più volte quella preghiera di san Bernardo che comincia: "Ricordatevi, o pietosa Vergine...". Continuò a replicarla finché, sciogliendosi in pianto dirotto, diè saggio non dubbio [196]di voler morire rassegnato, ma congiunto alla croce di Gesù57.

orazione

  O Vergine santa, voi me lo rappresentate il vostro Gesù appeso al legno della croce. Desolata Madre, voi me lo additate per dirmi se anch'io voglio associarmi per portare la croce, che è l'improperio di Gesù Cristo. Madre mia santissima, fate che io accorra. Voglio seguir Gesù con mortificarmi. Voglio seguirlo con predicare alte le glorie della sua croce. Voglio seguirlo sovrat<t>utto con vincere sempre il rispetto umano. Vergine santa, ricevete questi propositi e presentateli a Gesù.

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Riflessi

  1. Gesù esce da Gerusalemme con la croce in sulle spalle, e tu come lo segui?

  2. Seguilo a costo di sentirti rimproverare con ogni improperio.

  3. Seguilo in tutte quelle vie che ti sono tracciate di mortificazione, di preghiera, di discorso pio.

  4. Sia fervoroso in ciò come Bernardo il povero prete.





p. 1022
55 Eb 13, 12s.



p. 1023
56 Nell'originale: sedotto.



p. 1025
57 L'A. può aver ripreso questo episodio dall'opera del gesuita François Xavier Schouppe (1823-1904) Instruction religieuse en exemples suivant l'ordre des leçons du cathéchisme (1883), dove è riferito al sacerdote francese Claude Bernard (1588-1641). Questo testo doveva già esser diffuso nell'ambiente ecclesiastico comasco, poiché il sacerdote Antonio Buzzetti, parente dell'A., ne curò la traduzione italiana in tre volumi (Torino 1886-1887); l'episodio citato è ivi riferito alle pp. 70-71 del secondo volume.



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