Luigi Guanella: Opere edite e inedite
Luigi Guanella
Nel mese dei fiori...
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NEL MESE DEI FIORI UNA MASSIMA SCRITTURALE ESPOSTA IN OGNI DÌ NELLA VITA DELLA BEATA VERGINE

Vigesimo nono giorno Come Maria così tu devi aspirare di continuo al paradiso

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Vigesimo nono giorno

Come Maria così tu devi aspirare

di continuo al paradiso

Non abbiamo qui città permanente, ma attendiamo alla futura.

San Paolo agli Ebrei60

  1. [205]Il navigante che dopo una notte burrascosissima vede spuntar l'alba serena di un bellissimo , oh come si allieta! Così rallegraronsi gli apostoli e i discepoli del divin Sal

 - 1031 -vatore in sapere che, allo spuntare del terzo , Gesù già era risorto da morte. L'anima santissima del Salvatore, come una luce luminosa, era entrata ad informarne il corpo. Allora Gesù Cristo risorse trionfante. Un angelo con legger tremuoto scosse il monte, le guardie del sepolcro caddero come morte a terra. Un angelo bianco vestito <si> venne a posare sulla pietra rovesciata del monumento. Alle pie donne poi ed agli altri che arrivavano si faceva quello spirito angelico a dire: "Gesù è risorto, non è più qui, ecco il luogo nel quale lo collocarono". Apparve poi Gesù Cristo alla Maddalena, apparve più volte ai discepoli suoi, perché [206]questi sovrat<t>utto dovevano poi testificare della sua risurrezione.

  Ma non si legge che in particolare apparisse a Maria benedetta. Questa con il corpo dimorava in terra, ma con lo spirito era di continuo presso a Dio e nel paradiso de' santi. Gli angeli che la scorgevano <si> meravigliavano perché la Madre del Salvatore non fosse subito assunta al cielo. E Maria, la più nobile pellegrina che abbia percorso su questa terra, consolavasi in ricordare: "Non abbiamo qui una città permanente, ma attendiamo a quella lassù che sarà per toccarci". Ah, se tu guardi a Maria ed al paradiso, possibile che ti incresca staccarti da questa misera terra?

  2. Un pellegrino l'hai veduto tu a correre come un pazzo dietro ad una farfalla, a smarrire la strada e poi a perdersi in una macchia? Sciocco pellegrino! E quel di ieri che si addormentò incauto nella selva, nol sai già che il misero fu divorato in tanti bocconi da un leone affamato?

  Maria non si lasciava cogliere in eterno dal desiderio di dimorare quaggiù. La madre del Salvatore anelava di continuo [207]al paradiso. Tutte le mattine dice la tradizione che Maria riceveva Gesù nella santissima Comunione dalle mani di san Giovanni evangelista. Oh come il cuore le consumava lentamente nel petto a Maria! Allora più che un cherubino d'amore la Vergine sclamava: "Quando vi vedrò, o mio Gesù, nel cielo? Quando? Ahimè, che la abitazione mia quaggiù è già troppo prolungata!"61.

 - 1032 -  3. Intanto nella sua mente io non te lo so dire quanti pensieri e quanto santi ravvolgesse! E gli affetti del suo cuore oh come alimentavano di continuo una conversazione amorevolissima con Dio! Della terra ella prendeva sol quanto bastava per vivere. Nel resto la sua conversazione era col paradiso.

  A te se piace una similitudine, eccotela pratica. Un giovinetto del tuo paese, tenerissimo al padre ed alla madre sua, amorevole ai fratelli, ha dovuto staccarsi dalla famiglia diletta, ed ora eccolo su quel vertice delle Alpi. Chi gli tien dietro davvicino, assicura che il buon fanciullo non pensa che al padre ed alla madre sua. Non discorre che dei fratelli e delle gioie della famiglia. Mesto sempre nel [208]viso, quando appressa un boccon di pane alla bocca, prima l'ammollisce con le sue lagrime. Meschinello, quanto sei degno di compatimento! Anche tu, se pensi al tuo celeste Padre, se così aneli alla tua celeste Madre e se con pari affetto desideri la compagnia de' tuoi fratelli, i santi del paradiso, tu rallegrerai gli angeli del cielo. Il paradiso si aprirà presto per riceverti, perché non deve penare a lungo il cuore di un cristiano cotanto pietoso.

  Ricorri anche qui a Maria benedetta e dille con effusion di affetto: "Dolce Cuore di Maria, siate voi la salvezza mia". Dipoi in questo esercitati in sospiri amorevoli verso a Dio ed unisciti all'amore del tuo Gesù per mezzo della santa Comunione sacramentale ovvero con quella che è detta di desiderio, come più ti è possibile.

esempio

  Francesco Borgia per la intercessione della Vergine ottenne di staccare il cuor suo da questa terra e di pensare alla <patria> celeste. Ora Francesco raccoglievasi in ogni [209]in attenta considerazione della città santa del paradiso. In discorrere per quella abitazione santa, Francesco provava tanto diletto che gli pareva fin troppo e diceva: "Che merito posso io acquistarmi in fare il bene, mentre a guardar ne ho sì alta soddisfazione?". Talvolta rimaneva per lungo tempo assorto in

 - 1033 -estasi di ammirazione. Quando poi ridestavasi, allora sclamava come un attonito: "Gli uomini pensano ancora ad innalzare palagi ovvero ad estendere possessioni quaggiù?". E sentendo che sì, allora giungeva le mani e poi pregava con dire: "Ditelo a tutti che pensino al paradiso... provvedete a che tutti pensino a quella celeste patria!".

orazione

  Vergine santa, ed io che faccio mai su questa terra? La città di mia abitazione è il paradiso. Il paradiso è tanto più decorosa abitazione, come è tanto più onorata stanza quella di un sovrano al confronto di quella del contadino rustico. Pure io mi attacco così vilmente alle cose di questa terra. Vergine santa! Sollevatela più alta [210]voi la mia mente e il cuor mio infiammatelo voi di più puro affetto. Ah, possa io senza misura sclamare sino alla fine: "Paradiso, santa città, quando ti vedrò? Deh, che presto ti possegga!".

Riflessi

  1. La città del paradiso è migliore abitazione che quella di questa terra.

  2. Però che fai tu che non ti diporti da vero pellegrino quaggiù?

  3. Sospira con più vivo affetto al paradiso.

  4. Ché non imiti almeno l'ardore di Francesco?

 





p. 1030
60 Eb 13, 14.



p. 1031
61 Sal 120(119(, 5.



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