Lezione terza

Il cristiano per giungere al paradiso deve

camminare guardando a Dio. Intanto bisogna

che attenda l'aiuto da alto e che si sfoghi

in atti di amore verso il celeste Padre, di

dolore per averlo offeso

  1. [12]Figurati il figliuol di un sovrano magnifico, legato con ceppi in oscura carcere. Con quanto affetto il meschinello pensa al padre suo, con quale ansia da una finestruccia guarda

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al regno del genitore! Tu sei quel desso. Sospiri dicendo: "Il Padre mio celeste quando lo vedrò?" 2. E intanto, cogli occhi della fede, dalla prigione del tuo corpo rivolgi lo sguardo al regno del celeste genitore.

  2. Se operi così, attendi pure da Dio Padre ogni bene per te. Il figliuoletto che con amore sospira e tende le braccioline verso al real genitore che siede in trono, finalmente ottiene di sedergli accanto.

  3. [13]Allora il contento più lieto è sclamare: "Padre! Padre!" e stringersi con espansion di gioia al seno di lui.

  4. Ricordandosi poi di avere altra volta cagionata afflizione al genitore, adesso ripete: "Pazzo che fui quand'io vi offesi! Padre, perdonatemi, perdonatemi perché io vi amo".