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ANDIAMO AL PARADISO BREVI ESORTAZIONI IN MASSIME ED IN ESEMPII CHE ACCOMPAGNANO CIASCUNA RISPOSTA DEL CATECHISMO Parte prima IL CREDO È IL VESSILLO DEGLI APOSTOLI DEL SIGNORE Lezione decimaterza Al paradiso! Al paradiso! |
1. Quando il Signore ebbe formato una statua di fango, vi soffiò entro e quella movendosi fu convertita in Adamo. Quel soffio divino è l'anima nell'uomo, la quale vive della vita di Dio epperciò ella è immortale come è immortale il Signore.
2. Tu sei qui servo del Signore perché operi il bene. Sei figlio dell'Altissimo che devi eseguire i voleri del Padre celeste. Però dopo questa vita a te è disposto un luogo di eterno godimento se avrai fatto il bene, ovvero di eterno castigo se avrai operato il male.
3. Fissa lo sguardo al paradiso, desso è la città dei santi dove la pace è piena, l'amor fratellevole fervidissimo. Si entra
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per le porte che sono d'oro purissimo, i palagi sono di pietre preziose e nel mezzo che rischiara è la luce dell'Agnello immacolato.[104] Qui non è più fame o sete o noia di sorta. Il Signore, che è beatitudine per essenza, sclama: "Io vi consolo tutti".
4. Tu allora fissando lo sguardo in Dio dirai: "Sono contento e lo sarò per sempre, quale beatitudine!". E godrai nello scorgere che i beffardi tristi, i bestemmiatori, i crocefissori di Gesù sono precipitati allo inferno, dove i tormenti sono senza misura e le strida di disperazione altissime. Il fuoco e il gelo, turbini e procelle piovono sul capo agli scellerati, perché è giusto che sia maledetto da Dio chi ripudiò le celesti benedizioni.
5. Nel Testamento Antico si dice: "Come al giumento si deve paglia per vivere, un peso sulle spalle e bastonate, così il tuo corpo"60. Nel Testamento Nuovo tu leggi: "Chi vuol andare dietro a Gesù prenda la sua croce e poi lo segua"61. Ciò è sì necessario come è necessario salvarsi l'anima.
6. Si dà qui cristiani che dicono: "Un cantuccio di paradiso per me è anche troppo". Ed altri che soggiungono disperatamente: "Se devo dannarmi è meglio che almeno mi scapricci fino all'ultimo". Stoltissimo discorso! Ignazio diceva: "Per un grado di gloria di più in paradiso io [105]starei in agonia sino alla fin del mondo". L'Epulone dannato alle fiamme d'inferno supplicava con grande istanza che fosse refrigerata la sua arsura almeno con una goccia d'acqua. Sappilo dunque: il Signore è giusto ed egli retribuisce ciascuno secondo il merito od il demerito suo.
7. Tutto ciò che udisti fin qui è la verità del Signore. Or passerano cielo e terra, ma non verrà meno la parola di Dio: è impossibile che fino in sempiterno veruno arrivi a cancellare la punta di un iota delle promesse o delle minaccie del Signore62. Intuona dunque con trasporto di gioia:
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"Amen! Amen!", e in dirlo accompagnati in ispirito al cantico degli angeli che in lodar Dio sclamano incessantemente: "Amen! Amen!".